Recensione – Agatha All Along 1×08 / 1×09: Seguimi Perché / La Madre È In Mezzo A Noi

La recensione dell’ottavo e del nono episodio di Agatha All Along, i quali rappresentano il finale della serie Marvel.
Agatha All Along: la recensione dell'ottavo e del nono episodio

Articolo pubblicato il 3 Novembre 2024 da Andrea Barone

Il terzultimo episodio di Agatha All Along è terminato con un grande colpo di scena che getta nuove luci sulla mitologia del Marvel Cinematic Universe. Con grande sorpresa, i Marvel Studios hanno deciso di rilasciare non uno, bensì due episodi per dare agli spettatori il finale di stagione durante la notte di Halloween. Ma le due puntate saranno riusciti ad essere la degna conclusione di una serie che è proseguita in crescendo? A seguire la recensione dell’ottavo, intitolato Seguimi Perché La Gloria Attende Te, e del nono episodio, intitolato La Madre È In Mezzo A Noi, che sono entrambi disponibili sulla piattaforma streaming Disney Plus.

La trama di Agatha All Along 1×08 e 1×09

L’ottavo episodio di Agatha All Along rappresenta il climax finale della Strada delle Streghe, mentre il nono episodio ripercorre definitivamente il passato della protagonista attraverso un lungo flashback. Le puntate della serie, la quale è uno spin-off di WandaVision, presentano infatti la seguente trama:

In seguito al sacrificio di Lilia, si scopre che Rio è la prima strega verde della storia, ovvero la Morte. Agatha si confronta con lei, la quale afferma di voler distruggere Billy, poiché quest’ultimo non ha seguito l’ordine naturale delle regole ed è riuscito a scappare. Agatha, che ha un conto in sospeso con Rio, decide di stringere un patto con lei: Billy le sarà consegnato se la Morte smetterà di tormentarla. Riuscirà quindi Agatha a superare l’ultima prova della Strada delle Streghe senza tirare fuori il suo lato più oscuro? Nel nono episodio inoltre viene finalmente data una risposta ad un’importante domanda: cosa è successo al figlio di Agatha?

Agatha All Along: la recensione del finale di stagione

La recensione dell’ottavo episodio di Agatha All Along

In questa puntata l’entrata in scena di Rio nella sua vera forma ribalta totalmente il significato della serie e crea delle connessioni molto importanti con il personaggio di Agatha. Per quale motivo infatti la Morte dovrebbe essere attratta da un essere umano e perché dovrebbe provare compassione nei confronti di esso, quando il suo obiettivo primario è fare in modo che il ciclo naturale si compi? Da qui si costruisce l’idea interessante su questo personaggio: Rio cerca l’amore di Agatha perché lei è la donna che per eccellenza odia la Morte. Agatha infatti è molto più vecchia di tutte le altre streghe perché è riuscita a mantenersi giovane sfuggendo a qualsiasi incantesimo mortale, divenendo potentissima. I sentimenti che Rio prova quindi sono molto contrastanti: da un lato è attratta da Agatha perché è l’unica persona che riesce a tenerle testa, dall’altro lato ride di lei perché è tanto arrogante da continuare a fuggire da lei dopo secoli, sfidando ogni equilibrio delle cose. Un altro elemento molto interessante è anche l’umanità che colpisce la Morte stessa: avendo passato tanto tempo con Agatha, non solo si è affezionata a lei, ma prova anche sconforto per aver preso suo figlio a causa della tragicità degli eventi, perché la Morte non è realmente cattiva e non è felice del portarsi via le sue vittime prematuramente, bensì segue soltanto ciò che è scritto. Di conseguenza Rio è uno degli antagonisti più abingui e affascinanti che la Marvel abbia sfornato negli ultimi anni, nonché uno dei migliori in assoluto che siano apparsi nelle serie TV tratte dai fumetti in generale.

Interessante il destino di Jill, il quale richiama a quello di Sarah in Labyrinth, però lascia a desiderare la messinscena che mostra la risoluzione del personaggio in modo troppo frettoloso. Inoltre la prova finale appare abbastanza piatta rispetto alle altre nonostante il tentativo di creare un’atmosfera claustrofobica, ma fortunatamente l’ottimo combattimento finale crea un buon climax, soprattutto nell’ultima scena che è davvero inaspettata e visivamente potente. Inoltre è molto efficace la caratterizzazione di Billy, ritratto come un adolescente fragile che ha paura di muovere i suoi nuovi passi dopo aver avuto piena consapevolezza della propria identità, soprattutto con la mancanza di chi non prova le sue stesse sensazioni ed ha difficoltà a comprenderlo, cosa che porta il ragazzo ad inseguire suo fratello Tommy finché gli è possibile. Da qui il rapporto tra Billy e Agatha assume una piega inaspettata: nonostante il personaggio percepisca l’enorme cattiveria della donna, vede in lei un grande vuoto esattamente come lui avverte la mancanza di suo fratello. Entrambi commettono grossi errori, così si aiutano a vicenda per affrontare una strada difficile, rendendo il loro legame bizzarro (hanno un carattere ed uno scopo completamente diversi) ma che mostra quanto due individui che hanno apparentemente così poco in comune possano ritrovarsi.

Agatha All Along: la recensione dell'ottavo episodio

La recensione del nono episodio di Agatha All Along

Nella nona puntata viene esplorato un punto importante del passato di Agatha ed è interessante notare come il personaggio sia cattivo e cinico sin dal principio. Una cosa che va dato credito alla serie è l’aver dato ad Agatha dei momenti umani ma di non averla trasformata in un’eroina come capitato a Loki nella sua ottima serie televisiva omonima, rendendo meno prevedibile e ripetitivo un prodotto mainstream in cui un villain diventa protagonista. Al contrario Agatha è spietata con tutti, fatta eccezione di suo figlio Nicholas, il quale appare finalmente nel flashback. Infatti, nonostante la spietatezza di Agatha che uccide altre streghe per accrescere il proprio potere, lui è nato gentile e puro anche se non tradisce mai la madre. Dopo la sua morte, la caratterizzazione di Agatha assume un senso maggiore: lei si isola da qualsiasi altra persona perché non conosce altro amore dal momento che il suo unico scopo ormai è quello di ribellarsi all’ordine naturale delle cose che le ha sottratto il suo bambino troppo presto. D’impatto infatti è il momento in cui Agatha assume una caratteristica amata da suo figlio per ingannare ed uccidere, come se lei si ricordasse ad ogni omicidio perché continua a sfuggire alla morte, anche se, paradossalmente, questo la allontana sempre di più da ciò che suo figlio cercava di vedere in lei (per lui c’era speranza per sua madre).

Anche per questo Agatha si affeziona a Billy, perché nella sua cattiveria c’è anche un senso materno mai colmato del tutto ed il ragazzo in qualche modo riesce a restituirle una sensazione che credeva di aver perso, l’unica cosa che la fa uscire temporaneamente dal suo egoismo. Inoltre è da lodare il colpo di scena legato allo stesso Billy, poiché non solo cancella diversi problemi di sceneggiatura riscontrati nei primi episodi grazie ad un’inaspettata spiegazione, ma fonde le atmosfere stregonesche con quelle di WandaVision, creando una miscela davvero stimolante. Inaspettato è anche il destino di Agatha, il quale ribalta il personaggio ed è sicuramente coraggioso rispetto ad altre risoluzioni che sono state applicate nell’universo condiviso, anche se una critica che va mossa è il fatto che in tutta la serie non si veda la strega protagonista applicare i suoi poteri in modo più creativo, soprattutto dopo le abilità che aveva dimostrato durante la sua prima apparizione. Partita con molti tentennamenti, Agatha All Along è migliorata con il passare degli episodi, non imboccando lo spettatore con scelte facili e raccontando la storia di una villain del Marvel Cinematic Universe servendosi di un’impostazione originale ed atmosfere suggestive. Peccato che diversi grandi momenti si alternano con carenze di ritmo e con una messinscena che in larga parte è abbastanza povera, nonostante le ambizioni di voler fare qualcosa di diverso, cosa che però traspare comunque e rende il risultato finale unico nella saga creata da Kevin Feige.

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Recensione - Agatha All Along 1x08 1x09
Agatha All Along
Agatha All Along

Agatha ha perso i poteri e per recuperarli ha bisogno di creare una congrega e percorrere la Strada delle Streghe mentre un ragazzo senza nome sembra conoscerla troppo bene.

Voto del redattore:

7.5 / 10

Data di rilascio:

18/09/2024

Regia:

Jac Schaeffer, Rachel Goldberg e Gandja Monteiro

Cast:

Kathryn Hahn, Joe Locke, Aubrey Plaza, Sasheer Zamata, Ali Ahn, Patti LuPone, Debra Jo Rupp, Maria Dizzia, Paul Adelstein e Miles Gutierrez-Riley

Genere:

Cinecomic, fantasy, thriller psicologico, commedia

PRO

Le atmosfere originali
I colpi di scena non banali
La caratterizzazione di Agatha e di Billy
La villain interessante
Le regie degli episodi in larga parte senza guizzi
Personaggi non sempre sviluppati bene
L’inutilità delle sette di Salem
Un pilot che poteva non esistere