Il successo di “Terrifier 2” (di cui è uscita la recensione in anteprima) ha definitivamente consacrato l’antagonista Art il Clown come una delle icone dell’horror moderno. Ma cosa si nasconde dietro il volto del celebre assassino interpretato da David Howard Thornton? Dopo aver spiegato il finale del secondo capitolo legato al personaggio, cerchiamo di capire chi è davvero, ovviamente facendo anche forti spoiler dei film.
Chi è Art il Clown
In tutte le apparizioni cinematografiche di Art il Clown, quest’ultimo ci viene presentato come un essere umano che si traveste da pagliaccio. Piccoli momenti mostrano infatti che il costume non è legato alla sua pelle e che il trucco è semplice cerone. Il serial killer non utilizza delle magie per uccidere le sue vittime, anzi, utilizza normali attrezzi da cucina, da giardino o da falegnameria per trasformarli in inquietanti strumenti di tortura. Quando riceve dei colpi dalle sue stesse vittime che cercano di difendersi, si vede che il dolore lo sente ed atterra sul pavimento esattamente come un Ghostface. Non è apparentemente assente dalla realtà come Michael Myers o Jason Voorhees: per quanto non spiccichi mai parola, si vede che il killer è perfettamente cosciente del mondo che lo circonda, perché legge i giornali, ascolta i notiziari e risponde con precisione alle frasi delle persone (mimando), seppur sempre in maniera distorta e sadica. Tuttavia, per quanto tutti questi elementi lo colleghino ad un aspetto apparentemente umano, Art possiede delle abilità soprannaturali.
I poteri di Art Il Clown in Terrifier: è un essere umano?
Art il Clown ha dimostrato di avere dei poteri sovrannaturali alla fine del primo capitolo quando, braccato dai poliziotti, decide di prendere una pistola e di spararsi in bocca per non essere portato in galera. Quando il suo cadavere viene portato all’obitorio, il povero medico non fa in tempo ad identificarlo che il killer si risveglia e lo uccide. Questo dimostra che Art non può morire facilmente ed anzi, all’inizio del secondo capitolo si vede lui che strappa un occhio al paramedico e prende parte del suo cervello per sostituire le parti del suo corpo danneggiate. Art quindi non è solo un temibile serial killer, ma anche un parassita che può assorbire la vitalità delle sue vittime. Inoltre la sua influenza è anche fortemente psicologica, dal momento che Victoria, la vittima del primo capitolo, è diventata una servitrice di Art dopo essere stata sfigurata da lui, come se il contatto fisico con il personaggio l’abbia trasformata in un suo burattino. La connessione di Art può avvenire anche a distanza, dal momento che riesce ad apparire in un sogno della protagonista Sienna prima di incontrarla per trasformarla in un’altra sua vittima. Inoltre Art il Clown sembra immortale, dal momento che, alla fine del secondo film gli è stata tagliata la testa ma, nonostante ciò, riuscirà comunque a tornare in vita (come viene mostrato nella spiegazione della scena post credit).
La vera identità di Art il Clown
A questo punto ci si chiede: qual è la vera identità di Art il Clown? Al momento nessuno dei due film hanno rivelato chi si nasconde dietro la maschera, ma nel web, al momento, si discute su due teorie principali:
- Art è un’entità sovrannaturale appartenente ad una mitologia inventata nel film, con l’obiettivo di seminare male nel mondo cercando delle vittime che possano soddisfare il suo desiderio di sangue, oppure accrescere il suo potere con le loro anime intrappolate nella sua follia (come sembra nel caso di Victoria).
- Art è un serial killer umano che, in punto di morte o anche prima, ha fatto un patto con delle divinità maligne per poter ottenere la vita eterna e praticare il suo mestiere preferito all’infinito. C’è chi pensa anche che il serial killer fosse, in passato, una persona innocente che è stata contaminata da un incantesimo (la scena dell’abbraccio nel primo film potrebbe infatti significare l’affetto che non ha avuto nella sua vita precedente). Innocente o killer, entrambi i punti di vista vanno sull’idea che in passato il killer fosse completamente umano.
Chi è Art, il pagliaccio assassino di Terrifier
Le cose cambiano quando in Terrifier 3 viene rivelato che Art è accompagnato da una presenza demoniaca che si nutre delle vittime che il clown uccide, specialmente su individui speciali che il demone sceglie di utilizzare come gusci, motivo per cui Victoria diviene una killer. Non viene mai specificato se il clown e il demone sono la stessa persona, nemmeno nei momenti in cui il corpo di Victoria parla con la voce dell’entità che la sta guidando: in quei momenti l’entità si esprime sempre in prima persona quando menziona le azioni fatte da Art. Possibile che lo stesso Art sia una vittima che è stata uccisa e che da tanti anni è ormai divenuta il guscio preferito del demone? Tuttavia è strano che abbia una personalità così definita rispetto a quella di Victoria. Non è da escludere il fatto che il killer ed il demone siano fusi in un unico essere, rendendo la seconda teoria spiegata prima sempre più valida. Probabilmente le cose verranno approfondite ancora di più in Terrifier 4, il quale arriverà nei prossimi anni.