I primi quattro episodi di DanDaDan, il nuovo anime Netflix che vede l’animazione curata da Science SARU, ha dimostrato quali e quante possano essere le abilità nel riuscire a ottenere un prodotto assolutamente meritevole in così poco tempo e, allo stesso tempo, la scommessa del servizio di streaming è stata assolutamente riuscita, considerando il successo dell’anime e del manga da cui è tratto. Giunti al quinto episodio di DanDaDan, si arriva ad uno dei primi turning point della prima stagione, con la puntata Dove sono le tue palle?, che riporta l’azione ad na dimensione di quotidianità. Ma con quale risultato? Per comprenderlo, si considera di seguito la recensione del quinto episodio di DanDaDan.
La trama di DanDaDan 1×05: Dove sono le tue palle?
Prima di procedere con la recensione del quinto episodio di DanDaDan, come di consueto si prosegue con la sua trama; la puntata in questione, distribuita sulla piattaforma di streaming Netflix come il resto della stagione animata da Science SARU, racconta dei momenti successivi alla sconfitta di Turbo Nonna, quando per Momo-Ayase e Okarun è il momento di tornare a scuola: inizialmente imbarazzati, i due continuano a parlare anche nel nuovo contesto dopo aver legato, fino al momento in cui – a disagio poiché sembra che si siano baciati durante l’intervallo – litigano; dopo aver chiarito, Okarun fa una confessione alla ragazza: ha recuperato il “randello”, ma il suo organo genitale non è del tutto completo. La nonna di Momo-Ayase si rende conto che questa mancanza deriva da un problema per Okarun, che è ancora posseduto da Turbo Nonna, la quale, prima di morire definitivamente, si introduce nel corpo del ragazzo: dopo essere stata scacciata da un ventaglio in un piccolo Maneki neko, Turbo Nonna spiega di aver lasciato andare i testicoli di Okarun, ma non sa dove.
La recensione del quinto episodio di DanDaDan
Dopo aver particolarmente lodato i primi quattro episodi di DanDaDan, si andava alla ricerca – un po’ per sfida, un po’ per curiosità – di quello che sarebbe stato il primo momento in cui l’azione si sarebbe definitivamente arrestata, lasciando spazio al più classico dei filler che, nel mondo degli anime, appaiono quasi un elemento assolutamente naturale. Al quinto episodio di DanDaDan si giunge, purtroppo o per fortuna, a questa condizione, con una puntata naturalmente inferiore rispetto a tutte le altre e minore nel contesto della serie. Quella che si osserva, nei 20 minuti complessivi dell’episodio su piccolo schermo, è una narrazione assolutamente compassata e convenzionale, che riporta i due protagonisti dell’anime in una dimensione di quotidianità. Nulla di eccessivamente negativo, sia chiaro, rispetto ad un prodotto che ha comunque bisogno di prendersi i suoi tempi per non saturare di azione e di esagerazione lo spettatore, a seguito di quanto osservato nei precedenti episodi: spazio allora all’approfondimento caratteriale di Momo-Ayase e di Okarun, soprattutto per quanto riguarda la condizione disagevole dell’ambiente scolastico.
Nell’osservare Dove sono le tue palle e attendendo una possibile distorsione cromatica ed estetica dell’episodio (che, tranne in un brevissimo momento, in effetti non arriva), sembra quasi venire in mente il caso di Doki Doki, quel videogioco che ha sconvolto tutti presentandosi come prodotto legato alle visual stories giapponesi ma che, proprio con distorsioni ed elementi cromatici, si è velocemente trasformato in inquietante e disturbante horror; in effetti, DanDaDan ha le medesime funzionalità di oscillare tra futile e giocosa ironia e narrazione più seriosa – con l’elemento di ragazze uccise violentemente che alimenta la storia di Turbo Nonna -, arricchendo il tutto con un’estetica pronta a guizzi e in grado di modificare il focus dell’attenzione da un secondo all’altro. Per questo motivo, pur in una sua cornice sicuramente molto superficiale, il quinto episodio di DanDaDan non è da dirsi assolutamente negativo: offre, anzi, il destro per immaginare un futuro in cui gli elementi osservati in tutte queste puntate possono coesistere correttamente, creando degli episodi in grado di accontentare ogni spettatore ma non sacrificando mai la qualità complessiva del prodotto. Allo stato attuale, non c’è altro da dire a proposito di un episodio 1×05 che – in effetti – non vuole essere altro che una veloce transizione verso un (lo si immagina e spera) felicissimo futuro per l’anime.
