Cerca
Close this search box.

Recensione – Never let go: a un passo dal male, il film horror diretto da Alexandre Aja con Halle Berry

In uscita nelle sale italiane a settembre 2024, Never let go – a un passo dal male è l’ultimo film horror del regista francese Alexandre Aja, con protagonista l’attrice premio Oscar Halle Berry. Ma com’è questo nuovo film di Aja?

Esce nelle sale italiane il 26 settembre 2024, distribuito da Notorious Picture, Never let go – a un passo dal male. Il film horror è l’ultima fatica del regista francese Alexandre Aja, componente di punta della new wave del cinema d’orrore di oltralpe che a inizio millennio ha portato alla luce diversi talenti che, con fortune alterne, hanno tentato di affermarsi anche nell’industria hollywoodiana. Aja si affermò presso il pubblico internazionale nel 2003 con Alta Tensione, uno dei due soli film che ha girato in Francia, mentre la sua ultima opera a essere sbarcata in sala è l’horror Crawl (2019), film con i coccodrilli che fece impazzire Quentin Tarantino. Nel frattempo Aja ha anche realizzato Oxygen, un thriller che vede la diva francese Mélanie Laurent rinchiusa in una cella nella quale l’ossigeno è agli sgoccioli. Questa è la prima collaborazione tra Halle Berry e Aja, con l’attrice statunitense che si cimenta con un ruolo per lei inedito. Da ricordare come la Berry sia l’unica attrice di colore ad aver mai vinto un Oscar come miglior attrice protagonista (Monster’s Ball, 2001).

A tal proposito: com’è Never let go: a un passo dal male? Di seguito la recensione del film.

La trama di Never let go – a un passo dal male, con Halle Berry

Never let go è l’ultima opera del regista francese Alexandre Aja, un horror che vede protagonista Halle Berry che interpreta una madre con profondi disturbi psicologici. Ma di cosa parla effettivamente il film? Segue la trama di Never let go – a un passo dal male:

“In questo nuovo thriller psicologico, mentre il male prende il sopravvento sul mondo, l’unica protezione per una madre, interpretata dal premio Oscar Halle Berry (attrice protagonista, 2001 – Monster’s Ball) e i suoi figli gemelli è la propria casa e il legame protettivo della loro famiglia. Avendo bisogno di rimanere connessi in ogni momento, legandosi con delle corde quando escono dall’abitazione, si aggrappano l’uno all’altro, esortandosi a vicenda a non lasciarsi mai andare. Ma quando uno dei ragazzi si chiede se il male sia reale, i legami che li uniscono vengono recisi, innescando una terrificante lotta per la sopravvivenza.”

La recensione di Never let go, diretto da Alexandre Aja

Il film con cui Aja si rese celebre, perlomeno agli occhi degli appassionati di film dell’orrore, fu Alta tensione. La pellicola vedeva due giovani ragazze francesi andare in villeggiatura in Provenza, tuttavia ben presto quello che doveva essere un piacevole weekend in compagnia si trasforma in un bagno di sangue. Il film conteneva un twist a posteriori piuttosto prevedibile, che poteva persino essere intuito dai primissimi minuti della pellicola prestando attenzione al voice-over della protagonista. Tuttavia cosa rendeva Alta tensione un buon film dell’orrore? La capacità del cineasta francese di creare continuamente scene horror convincenti, nel corso delle quali, nonostante si potesse immaginare l’identità del killer, non si poteva fare a meno di rimanere impressionati dalla quantità di violenza messa a schermo e dalla primordiale voglia di sopravvivere da parte delle due ragazze. Al contrario di Pascal Laugier, Aja non ha mai messo in mostra una vena autoriale particolarmente spiccata e i suoi film sono per lo più degli ottimi marchingegni cinematografici in cui le sue protagoniste devono combattere i loro demoni passati oppure cercare di liberarsi da un fardello presente e nel compiere questo processo saranno costrette a rinunciare a molte cose, talvolta persino alla vita stessa. Never let go – a un passo dal male non presenta nessun tipo di novità, se non la presenza preponderante di due bambini come protagonisti.

Tuttavia pur ricalcando una strada da lui già battuta, Aja mette in scena quella che è la sua pellicola più debole e senza dubbio meno briosa. I suoi altri film dell’orrore riuscivano quasi sempre a mantenere lo spettatore incollato allo schermo, nonostante la direzione che stavano prendendo fosse ovvia. In questo caso invece il meccanismo della tensione si rompe e specialmente nella seconda parte il film va a rotoli. Il film ricalca lo schema di innumerevoli pellicole del passato e persino del presente (questo stesso anno è uscito The Watchers, con cui la pellicola in questione condivide moltissimi aspetti), cosa che già in prima battuta lo fa risultare piuttosto anonimo. A non migliorare la situazione contribuisce anche la decisione di affidare una grossa fetta della pellicola ai due soli attori bambini che, per quanto si impegnino, si rivelano incapaci (anche per enormi limiti di scrittura) di trainare la pellicola sulle proprie spalle. La contrapposizione tra malattia mentale/elemento sovrannaturale è posta in modo estremamente didascalico e un qualsiasi appassionato di horror è in grado di prevedere il finale dell’opera a circa metà film, cosa che purtroppo disinnesca gran parte della già poca tensione che caratterizza la pellicola. Il ritmo è infatti scostante, a scene horror (quasi tutte uguali) si alternano interazioni tra i protagonisti, dei quali vengono accennati elementi del passato, senza che nessuno venga mai approfondito.

A far sprofondare il film tuttavia non è la sua prevedibilità, quanto la superficialità e la sciatteria con cui tutto viene messo in scena. Molto spesso vengono gettati degli spunti che poi non vengono più ripresi e questo a causa di una profonda contraddizione in termini di registro stilistico del film che avrebbe anche l’aspirazione di risultare drammaticamente complesso pur mantenendo viva la sua componente horror, finendo per fallire miseramente su entrambi i fronti. In tal senso è bene prendere in considerazione il finale di Alta tensione, nel quale (spoiler) si viene a scoprire che una delle due protagoniste era la killer della pellicola fin dall’inizio. Il problema di Never let go è che invece viene continuamente paventata la possibile presenza di un elemento paranormale, senza che tuttavia questo sia sostenuto da una mitologia e un approfondimento adeguati. Svelare l’identità di un assassino è un conto, mentre avere a che fare con il male assoluto è in termini cinematografici qualcosa che richiede una destrezza narrativa che ad Aja è mancata completamente.

0,0
Rated 0,0 out of 5
0,0 su 5 stelle (basato su 0 recensioni)
Never let go - a un passo dal male
Never let go – a un passo dal male

Una famiglia, intrappolata in una casa nel bosco, deve lottare contro un male incipiente che cerca di ucciderli continuamente. Tutto cambia quando uno dei due figli mette in dubbio che la minaccia che li perseguita possa essere reale.

Voto del redattore:

4.5 / 10

Data di rilascio:

26/09/2024

Regia:

Alexandre Aja

Cast:

Halle Berry, Percy Daggs IV, Anthony B. Jenkins, Matthew Kevin Anderson, Christin Park e Stephanie Lavigne

Genere:

Horror

PRO

Alcune scene horror ben gestite
I protagonisti bambini
La mancanza di tensione
Il finale prevedibile e insignificante