Non è mai facile stabilire e stilare una classifica in cui posizionare in ordine preciso e definito quali sono i migliori o peggiori film di una categoria specifica. Le cose si complicano quando il campo di analisi si amplia notevolmente, trattandosi di dover proporre una selezione contenuta dei migliori film francesi di sempre che hanno segnato la storia del cinema nel corso dei decenni. Si è cercato dunque di avere bene in mente lo scopo della classifica e come punto di riferimento quello di offrire al lettore una guida chiara e accessibile per conoscere il cinema francese dai suoi esordi fino ai migliori film degli ultimi anni: ma quali sono i migliori film francesi di sempre?
Quali sono i migliori film francesi di sempre?
Prima di riportare la classifica dei migliori film francesi di sempre nella storia del cinema, occorre precisare che i titoli qui di seguito selezionati e citati sono stati scelti sì puramente su gusto soggettivo, ma che allo stesso tempo si è cercato di mantenere come obiettivo quello di ricoprire ogni decennio dalla nascita del cinema fino ai giorni d’oggi in modo da fornire una panoramica variegata e completa. Tuttavia, per ovvie ragioni legate all’immenso catalogo cinematografico offerto dalla produzione francese, alcuni titoli sono rimasti esclusi dalla seguente classifica, ma ci si è posto come scopo quello di fornire almeno un titolo per ciascun regista che ha segnato la storia del cinema francese. Di seguito i migliori film francesi di sempre della storia del cinema, partendo dagli esordi, passando per i decenni fino a oggi.
I migliori film francesi dagli esordi agli anni 20
Prima di passare ai migliori film francesi degli anni 20, trattandosi di una classifica dei migliori film francesi di sempre, non si può iniziare senza citare uno dei punti fondamentali da dove la storia del cinema francese ha avuto inizio. Si tratta di L’arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat (L’Arrivée d’un train en gare de La Ciotat), un cortometraggio di 50 secondi del 1896 girato dai celebri fratelli Louis e Auguste Lumière in cui si riprende per l’appunto come citato nel titolo l’arrivo di un treno alla stazione di un paesino vicino a Marsiglia, in cui i due registi hanno una residenza. Sempre rimanendo sulle pietre miliari che hanno permesso i primi passi del cinema francese troviamo il celebre Viaggio nella Luna (Le Voyage dans la Lune) del 1902 di Georges Méliès, un corto di circa 15 minuti ispirato da un romanzo di fantascienza di H. G. Wells e Jules Verne in cui si seguono le vicende dei protagonisti, un gruppo di astronauti che devono recarsi in spedizione sulla luna. Passando ai migliori film francesi degli anni 20, si segnalano due titoli che possono essere considerati gli antesignani dei moderni biopic: il visionario e mastondontico ritratto dell’ascesa del celebre personaggio politico in Napoleone di Abel Gance del 1927 e La passione di Giovanna d’Arco del 1928 di Carl Theodor Dreyer.
I migliori film francesi degli anni 30 e degli anni 40
Dopo aver visto i migliori film francesi degli anni 20, occorre riportare quali sono i migliori film francesi degli anni 30 e degli anni 40. Per quanto riguarda i migliori film francesi degli anni 30, citiamo la commedia romantica L’Atalante del 1934, di Jean Vigo, suo secondo nonché ultimo lavoro a causa della sua improvvisa scomparsa, è una storia d’amore dolce amara che si svolge su un insolito microcosmo, quello di una chiatta, o ancora la commedia drammatica La regola del gioco del 1939 diretta da Jean Renoir in cui gelosia, passione e tradimenti si fondono in un gioco amoroso. Passando ai migliori film francesi degli anni 40, invece, la coppia formata da Gli amanti perduti del 1945 di Marcel Carné in cui una donna si ritrova corteggiata da ben quattro amanti e la prima trasposizione live action della favola di La bella e la bestia del 1946 di Jean Cocteau si presentano come un connubio perfetto tra ricercatezza e perfezione estetica.
I migliori film francesi degli anni 50 e degli anni 60
Andando avanti nel tempo di un ventennio, passiamo ai migliori film francesi degli anni 50 e degli anni 60, che ricordiamo essere un periodo molto prolifico e variegato per il cinema francese in quanto vede la nascita del cosiddetto movimento della Nouvelle Vague che si proponeva per l’appunto di ergersi come una “nuova ondata” di freschezza e novità di metodi e sperimentazioni di linguaggi visivi e tecnici. Tra i primi da citare come migliori film francesi degli anni 50 troviamo Vite vendute del 1953 del regista Henri-Georges Clouzot, considerato fra i capolavori della storia del cinema, basato sull’omonimo romanzo di Georges Arnaud, con protagonista Yves Montand che si ritrova coinvolto in un’impresa ad alto rischio insieme ad altri uomini mettendo in pericolo la loro vita. Segnaliamo inoltre due titoli usciti nel medesimo anno del 1959: Hiroshima mon amour di Alain Resnais, un metafilm in cui i due concetti ossimorici di guerra e amore si ritrovano a dover convivere fino a riportare a galla i ricordi della donna protagonista e I 400 colpi di François Truffaut, opera prima nonché inizio del sodalizio con l’attore feticcio Jean-Pierre Léaud interprete del personaggio della linea narrativa di Antoine Doinel.
Dopo aver visto quali sono i migliori film francesi degli anni 50, passiamo ai migliori film francesi degli anni 60 di cui i primi due sono usciti proprio all’inizio del decennio: si tratta del perturbante horror Occhi senza volto di Georges Franju e Fino all’ultimo respiro ritenuto tra i più celebri del regista Jean-Luc Godard con protagonisti Jean-Paul Belmondo e Jean Seberg. Prima regista donna che entra nella classifica dei migliori film francesi di sempre troviamo Agnès Varda con Cléo dalle 5 alle 7 del 1962, il racconto delle due ore di una giornata di una donna che aspettando i risultati medici per sapere se ha un tumore, vaga per le strade di Parigi e fa un incontro inaspettato.
Tra le storie d’amore più strappalacrime e che fanno male al cuore, il vincitore del Grand Prix alle 17esima edizione di Cannes Gli ombrelli di Cherbourg del 1964 di Jacques Demy è un puro esempio di classico, nonché musical fonte d’ispirazione per i giorni d’oggi, così come la storia d’amore musicale con la sua colonna sonora indimenticabile di Un uomo, una donna del 1966 di Claude Lelouch o ancora dell’universalità dell’amore e della sofferenza in Au Hasard Balthazar del 1966 di Robert Bresson, riadattato nel 2022 in EO di Jerzy Skolimowski. Per concludere la selezione dei migliori film francesi degli anni 60 riportiamo due titoli di atmosfera e genere totalmente opposti ma che vale la pena essere visti per conoscere il panorama del cinema francese: Playtime, film del 1967 diretto dallo stravagante Jacques Tati in cui si seguono le mirabolanti avventure del personaggio di Monsieur Hulot o ancora L’armata degli eroi del 1969 di Jean-Pierre Melville, in cui si narrano le azioni di resistenza di un gruppo di francesi contro il nazismo.
I migliori film francesi degli anni 70 e degli anni 80
Passando al ventennio successivo, ossia dovendo trattare quali sono i migliori film francesi degli anni 70 e i migliori film francesi degli anni 80, per il primo gruppo citiamo sicuramente Il fascino discreto della borghesia del 1972 del regista messicano-spagnolo Luis Buñuel, una commedia surrealista in cui si rappresenta una situazione surreale in cui i protagonisti sono coinvolti in una cena a cui per sbaglio si ritrovano a partecipare. Vincitore del Grand Prix della Giuria alla 26esima edizione del Festival di Cannes, La maman et la putain è un film diretto da Jean Eustache del 1973 con protagonista l’iconico Jean-Pierre Léaud nei panni di un giovane inetto che si fa mantenere da una donna molto più matura di lui con cui inizia una relazione aperta, e nel mentre fa la conoscenza anche di un’altra donna infermiera.
Considerato come uno dei migliori 100 film di tutta la storia del cinema, Jeanne Dielman, 23, quai du commerce, 1080 Bruxelles, conosciuto più semplicemente come Jeanne Dielman, è un film del 1975 diretto dalla regista belga Chantal Akerman che racconta la quotidianità scandita da gesti semplici e rituali di una vedova. Sul versante più della commedia dell’assurdo troviamo invece Buffet freddo del 1979 di Bertrand Blier ambientato in una Parigi altamente criminale in cui un uomo disoccupato, l’assassino della moglie e l’agente di polizia che si occupa del caso si trovano insieme. Infine, tra i migliori film francesi degli anni 80 troviamo Il raggio verde, il quinto film che fa parte del ciclo Commedie e proverbi del regista Éric Rohmer che si fa espressione del cosiddetto cinema-verità in cui i due protagonisti si ritrovano ad assistere al fenomeno del “raggio verde” del titolo.
I migliori film francesi degli anni 90
Arrivando al decennio successivo, per quanto riguarda i migliori film francesi degli anni 90 citiamo l’assurdo e raccapricciante Delicatessen del 1991 diretto da Marc Caro e Jean-Pierre Jeunet (Il favoloso mondo di Amélie) in cui commedia e sci-fi si mescolano per rappresentare un futuro non così tanto distopico e lontano dai giorni nostri in cui il macellaio protagonista attira la sua clientela per ucciderla e usare la carne come prodotto del suo negozio fino a quando un nuovo inquilino mette i bastoni fra le ruote. Un tenero racconto di formazione quello presentato nel film del 1994 Léon di Luc Besson in cui si narra l’imprevedibile amicizia tra una bambina orfana (Natalie Portman) e un sicario (Jean Reno) grazie alla quale i due riusciranno insieme a sopravvivere in un mondo minacciato da violenza. Realizzata nel biennio tra il 1993 e il 1994, La Trilogia dei colori del regista polacco naturalizzato francese Krzysztof Kieslowski è una vera chicca cinematografica, di cui l’ultimo capitolo Tre colori: Film Rosso, conclude in maniera strabiliante la narrazione tirando le fila delle connessioni con quelli precedenti. Premiato per Miglior Regia al Festival di Cannes, L’Odio è un film interamente in bianco e nero del 1995 del regista Mathieu Kassovitz con protagonisti alcuni giovani della periferia parigina, tra cui un esordiente Vincent Cassel.
I migliori film francesi degli ultimi anni (degli anni 2000 – oggi)
Giungendo ai giorni nostri, i migliori film francesi degli ultimi anni, e quindi i migliori film francesi degli anni 2000, inseriamo l’immaginifico Il favoloso mondo di Amélie del 2001 di Jean-Pierre Jeunet, una favola moderna sull’amore, il vincitore del Premio César come Miglior Film Il profeta del 2009 di Jacques Audiard in cui un ragazzo arabo si ritrova a dover scontare anni di reclusione in carcere dove conosce un uomo che lo instrada alla criminalità. Passando alla commedia del 2011 di Quasi amici, il film diretto da Olivier Nakache ed Éric Toledano che narra l’imprevedibile amicizia tra due mondi apparentemente inconciliabili tra un ragazzo della periferia parigina che si ritrova a fare da assistente sanitario a un uomo ricco e benestante dell’alta società rimasto paraplegico in seguito a un incidente con un paracadute. Vincitore Oscar come Miglior Film Straniero, Amour è un film drammatico del 2012 di Michael Haneke con Jean-Louis Trintignant dove l’amore di una coppia anziana viene messo a dura prova dalla malattia della signora che porterà il marito a prendere una dura decisione. Tra i registi più prolifici e celebri del panorama francese troviamo Leos Carax, di cui citiamo il suo progetto più complesso e riuscito Holy Motors del 2012 con protagonista Monsieur Oscar, un uomo che ha la capacità di vivere più esistenze e viaggiare grazie alla sua limousine bianca.
Arrivando alla soglia degli anni 20 del 2000, troviamo il pluripremiato al Festival di Cannes tra cui Premio come Miglior Film I miserabili del 2019 di Ladj Ly in cui si rappresenta la lotta tra una squadra di anticrimine che cerca di contenere le azioni di sommossa e violenza di una banda che vorrebbe conquistarsi un quartiere parigino. Primo film d’animazione citato nella selezione dei migliori film francesi di sempre, Dov’è il mio corpo? del 2019 di Jérémy Claplin è la storia poetica di una mano che in fuga dal laboratorio di vivisezione nel tentativo di riconciliarsi con il suo corpo di origine, rammenta tutti i momenti vissuti della sua precedente esistenza.
Vincitore del Premio Miglior Sceneggiatura al Festival di Cannes, Ritratto della giovane in fiamme è un film del 2019 della regista Céline Sciamma in cui si narra la storia d’amore ambientata nel 1770 tra due donne, la figlia di una contessa francese e della pittrice che dovrà realizzare un suo ritratto. Vincitore della Palma d’Oro alla 76esima edizione del Festival di Cannes, nonché Miglior Sceneggiatura agli Oscar, il film Anatomia di una caduta del 2023 della regista Justine Triet è un vero uniqum nel suo genere per la sua capacità di creare tensione e instillare il dubbio circa la vicenda che vede coinvolta una donna accusata di aver ucciso suo marito. Premiato per la Migliore Regia alla 76esima edizione del Festival di Cannes, Il gusto delle cose del regista vietnamita naturalizzato francese Trần Anh Hùng è un gioiello da non perdere per la delicatezza e la sensibilità con cui si ritrae la storia d’amore tra un cuoco rinomato e la sua fedele assistente, costretti a dover affrontare insieme il dolore di saper di doversi separare a causa della malattia di lei.