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Van Helsing: 10 curiosità sul film con Hugh Jackman

Le 10 curiosità sul film di Stephen Sommers Van Helsing, titolo action-horror del 2004 con protagonista Hugh Jackman.
10 curiosità sul film con Hugh Jackman Van Helsing

Il settimo film scritto e diretto da Stephen Sommers è ormai un vero e proprio cult, sebbene non in termini strettamente positivi. Ad oltre 20 anni di distanza Van Helsing, con protagonisti Hugh Jackman e Kate Beckinsale, resta comunque un film molto chiacchierato, anche se non tutti potrebbero conoscere queste 10 curiosità sul film di Stephen Sommers.

Di cosa parla Van Helsing, il film fantasy-horror sul personaggio di Bram Stoker

Il film prodotto dalla Universal e dallo stesso Sommers, attraverso la sua stessa casa di produzione, è incentrato sul leggendario cacciatore di vampiri noto come Van Helsing. Una nuova veste d’azione per questo personaggio, che si stacca infatti dalla celebre descrizione all’interno del racconto Dracula di Bram Stoker, per un film ambientato nella Transilvania del 1888.

Qui il Conte Dracula sta mantenendo il suo regno del terrore, cercando un modo per poter dar vita ad una longeva stirpe di suoi simili per governare in lungo e in largo. Il Vaticano invia così il leggendario cacciatore Gabriel per sconfiggere il Conte, con Van Helsing che conoscerà anche la principessa Anna, colei che potrebbe cambiare le sorti in questo eterno scontro tra Bene e Male.

10 curiosità su Van Helsing con Hugh Jackman

Col passare degli anni, il film di Stephen Sommers è diventato sempre più un film di culto, raggiungendo i termini del c.d. guilty pleasure. Van Helsing del 2004 è infatti un titolo molto ambizioso, forse troppo, il quale ha ricevuto un tiepidissimo accoglimento al botteghino e molte stroncature in termini di critica. Il film che vede protagonisti Hugh Jackman e Kate Beckinsale, tuttavia, torna in un modo o nell’altro ad essere chiacchierato per un fascino (seppur d’intendi) quasi innegabile, sebbene non tutti potrebbero conoscere queste 10 curiosità su Van Helsing.

Van Helsing tra folklore e storia vera

Come indicato già dal titolo, il film di Sommers è basato sul personaggio di Van Helsing presentato nella celebre opera di Bram Stoker. Nel film, tuttavia, il personaggio protagonista non viene chiamato Abraham (come nell’opera), bensì Gabriel, concedendogli maggiore aderenza biblica come messaggero/angelo/eroe mandato dal Vaticano per combattere il Male di Dracula (considerando anche il plot twist presente nel film). Sebbene resti comunque un personaggio di finzione, quale cacciatore di vampiri (in generale del sovrannaturale) e naturale antitesi di Dracula, Van Helsing nasce comunque dal folklore e dalle leggende popolari, per le quali viene ricondotto a personaggi realmente esistiti.

Kate Beckinsale tra ripensamenti e conferme

Ad interpretare il ruolo protagonista del leggendario cacciatore di vampiri vi è Hugh Jackman, il quale aveva da poco debuttato sul grande schermo entrando nella saga degli X-Men di Bryan Singer nel ruolo di Wolverine. Se per l’attore australiano la scelta fu praticamente immediata, più complicato è stato arrivare a vedere Kate Beckinsale nel film.

Sebbene infatti il regista scelse quasi immediatamente l’attrice britannica nel ruolo di Anna, lo stesso Sommers fu preoccupato dalla troppa somiglianza del personaggio (tra caratteristiche ed ambientazione) con quello di Selene del franchise di Underworld che stava nascendo proprio in quel momento. Ruolo decisivo lo ebbe l’agente di lei, che persuase Sommers nel continuare a puntare su Beckinsale, la quale accettò di partecipare al film dopo averne letto la sceneggiatura.

Se si è in ballo bisogna ballare

Una delle scene più celebri del mito di Dracula resta quella del ballo in maschera, che Sommers volle ricreare anche nel suo film scegliendo una linea artisticamente dura. Il regista arrivò infatti ad essere quasi ossessionato dal realizzare quella precisa scena, la quale sarebbe dovuta essere senza difetti nella sua coreografia e messa in scena. Sommers spinse così i protagonisti, Richard Roxburgh e Kate Beckinsale, ad esercitarsi per molte ore al giorno affinché la scena fosse perfetta.

Incidenti sul set

Oltre alle sue venature horror, Van Helsing resta un film fantastico, d’avventura e soprattutto d’azione. Molte sono infatti le sequenze dinamiche per le quali gli interpreti principali si danno il cambio con le rispettive controfigure, coinvolgendo anche le numerose comparse. Proprio in una di queste scene, infatti, a Hugh Jackman capitò per caso di rompere la mano di una comparsa del film.

Un set di mostri leggendari

Già, incidenti sul set. In pochi tuttavia sanno che, per le riprese del Van Helsing di Sommers, venne sfruttato il Court of Miracles della Universal Studios. Prendendo il nome da Il Gobbo di Notre Dame, Court of Miracles è stato infatti una leggendaria location per il set dei Mostri Universal, in particolare del Frankenstein del 1931, del Dracula dello stesso anno e dell’Uomo Lupo del 1941. Vero è che i set presenti oggigiorno nel tour della Universal non sono quelli originali degli anni ’30 e ’40, andati distrutti in un incendio.

Mostri Universal…assemble!

Come già accennato, il personaggio di Van Helsing è l’antagonista principale del Conte Dracula, con il villain interpretato da Richard Roxburgh che non rappresenta l’unico “Mostro” all’interno del film. Fanno infatti le loro comparse i miti della Creatura del Dottor Frankenstein (Shuler Hensley), con tanto dell’Igor di Kevin J. O’Connor, e di quello dell’Uomo Lupo, con Will Kemp che interpreta Velkan il fratello di Anna Valerious. Oltre ai classici “mostri Universal”, a fare la sua comparsa nel film di Sommers è anche l’ambivalente figura del Dottor Jekyll/Mr. Hyde, con quest’ultima parte malvagia sconfitta dallo stesso Van Helsing alla Cattedrale di Notre-Dame.

Omaggi e riferimenti mostruosi

Al di là della rievocazione del set e dei personaggi mostrati, il Van Helsing di Stephen Sommers è sempre stato dichiaratamente un omaggio a due pellicole degli anni ’40. Si fa riferimento ai film Al di là del mistero (in originale The House of Frankenstein) – diretto nel 1944 da Erle C. Kenton e con Boris Karloff – e La casa degli orrori (in originale House of Dracula), opera dell’anno seguente diretta da Erle C. Kenton.

La maledizione di un Dark Universe mai nato

Prima ancora dell’MCU, l’idea di unire diversi personaggi famosi nella cultura pop e non solo all’interno di unici film partì già con Van Helsing. Già all’interno dell’opera di Sommers è infatti possibile vedere diversi di questi personaggi combattere fianco a fianco o l’uno contro l’altro, non considerando come il regista fosse anche l’autore dietro i film di La Mummia con Brendan Fraser. Con Van Helsing sarebbe dovuto nascere il celeberrimo Dark Universe, coinvolgendo così anche gli altri “mostri” come quello della Laguna Nera e l’Uomo Invisibile. Le pesanti stroncature arrivate non solo al film di Sommers, ma anche ad un’altra operazione simile come quella per La leggenda degli uomini straordinari di Stephen Norrington, troncò immediatamente il progetto, ripreso un decennio dopo con gli stessi nefasti risultati.

Insuccesso con qualche “nota” ben accolta

Con Van Helsing si tratta dunque di un film che non ha ottenuto il successo desiderato al botteghino e che ha ricevuto diverse stroncature dalla critica, finendo anche in molte classifiche tra i peggiori film di sempre. Un insuccesso totale che, tuttavia, ha saputo raccogliere una gioia durante la stagione dei premi, nella quale non ha comunque ottenuto particolari premi dispregiativi come ad esempio per i Razzie Awards. L’unico premio ottenuto da Van Helsing è infatti quello per la Migliore Colonna Sonora ai Saturn Awards, con il riconoscimento portato a casa da Alan Silvestri già compositore per Forrest Gump e Ritorno al futuro.

Un flop su tutti gli schermi

Nonostante la “nota” di colore del premio ottenuto da un veterano come Alan Silvestri, Van Helsing ha ottenuto insuccessi anche oltre i propri confini di opera cinematografica. Con il desiderio di sfruttare le speciali location e personaggi mostrati nel film di Sommers, particolarmente calzanti per un’esperienza videoludica d’azione, lo studio Saffire Corporation decise di sviluppare un nuovo titolo omonimo basato sul film. L’avventura di sparatutto in terza persona, dallo studio dietro altri titoli videoludici di successo come Oddworld: Abe’s Oddysee e Tom Clancy’s Rainbow Six, si è rivelata tuttavia un altro insuccesso soprattutto in termini di critica, dalla quale ricevette quasi tutte recensioni negative.