Trap: come finisce? La spiegazione del finale del film di M. Night Shyamalan

Trap è il nuovo film del regista di culto M. Night Shyamalan, particolarmente noto per i suoi proverbiali colpi di scena. Ma come finisce il thriller con Josh Hartnett e qual è il suo significato?
Spiegazione del finale del film Trap

Articolo pubblicato il 15 Agosto 2024 da Gabriele Maccauro

Successivamente il suo ritorno al cinema lo scorso anno con Bussano alla porta, M. Night Shyamalan realizza con Trap il suo 16° film. Josh Hartnett è il protagonista di questo thriller a suo modo originale, dove i celeberrimi plot twist dell’autore sono sempre dietro l’angolo. Ma come finisce?

Come finisce Trap? Il finale del film con Josh Hartnett

Prima di continuare nella spiegazione del finale del nuovo film di M. Night Shyamalan, occorre indicare innanzitutto come finisce Trap. Ancora in fuga dall’FBI, Cooper deve prima risolvere la questione con sua moglie Rachel, anche per ottenere una definitiva chiusura del cerchio. Si scopre, infatti, come l’intera operazione delle forze dell’ordine di catturare il Macellaio sia proprio partita dalla donna che, con il forte sospetto di un probabile tradimento da parte del marito, aveva iniziato a pedinarlo.

La personale indagine di Rachel ha infatti portato a quello che Cooper utilizzava come suo covo per progettare i suoi crimini, completamente privo di arredo tanto da far accrescere il sinistro sospetto circa le condizioni psicologiche del marito, arrivando a rafforzare la convinzione fosse egli in realtà il Macellaio anche per via dello strano odore di disinfettante sui suoi vestiti. Fu infatti Rachel a lasciare traccia dei biglietti del concerto sul posto, facendo partire la massiccia operazione in anonimato. Alla scoperta, Cooper annuncia alla moglie quale sarà la sua prossima mossa, ovvero adottare la “consueta” pratica dell’omicidio-suicidio, avendo di fatto perso le speranze e la forza di continuare a fuggire. Con astuzia e senza essere stata notata Rachel riesce tuttavia a stordire il marito, il quale riceve un’apparizione del fantasma della madre, con la quale avrebbe un momento di contatto.

Ma la figura si rivelerà essere quella della dottoressa Josephine Grant, con le forze di polizia che riescono ad arrivare sul posto catturando finalmente il Macellaio. Mentre viene portato via in manette, a Cooper viene concesso di abbracciare la bicicletta di Riley, quale gesto d’affetto e d’addio verso una figlia che non rivedrà più. Quest’ultima arriva sul posto, la quale abbraccia per un breve lasso di tempo il padre per poi andare da Rachel, mentre Cooper viene portato via dal blindato. Durante il tragitto, tuttavia, il Macellaio estrae dalla manica uno dei raggi prelevati dalla ruota della bicicletta, con la quale il killer riesce a liberarsi dalle manette prima di cedere ad una risata liberatoria.

Trap: la spiegazione del finale del film di M. Night Shyamalan

Come quasi tutta la visione di Trap, anche il suo atto conclusivo presenta forzature di trama alimentate anche dall’altro grande plot twist del film, ovvero che la trappola fosse stata in realtà innescata dalle azioni di Rachel. Utilizzando lo stesso cloroformio che Cooper sfruttava per stordire le sue vittime, la donna riesce a rendere inoffensivo il marito, almeno fino alla definitiva azione delle forze dell’ordine. Il Macellaio viene così finalmente arrestato, la sua ultima vittima liberata da Lady Raven e Trap si concluderebbe qui, o almeno potrebbe.

Shyamalan, infatti, decide di inserire un’ultima scena, quella della rocambolesca liberazione di Cooper dalle manette, sebbene la sequenza in questione potrebbe essere semplicemente la proiezione mentale della personalità dello stesso Macellaio. Omaggiando esplicitamente la terrificante smorfia di Norman Bates nel finale di Psycho, anche il personaggio interpretato da Josh Hartnett è stato infatti catturato, senza che effettivamente possano esserci vie di fuga da quella situazione quando gli agenti apriranno lo sportello del blindato. Questo senza considerare il modo in cui, effettivamente, si sia portato via un raggio della bicicletta senza che nessuno se ne fosse accorto, facendo così quasi azzerare il concetto di sospensione dell’incredulità.

Al termine di Trap, quindi, Cooper potrebbe e sarebbe da ritenere ancora in manette catturato dall’FBI, sebbene la personalità del Macellaio nella sua mente abbia preso ormai il sopravvento e non riesca ad arrendersi al fatto che sia stato catturato. Una chiusura in qualche modo allegorica che verte sulle spezzate condizioni psicologiche del protagonista, che omaggia dichiaratamente un Classico intramontabile e che, se da intendere come quanto effettivamente visionato, potrebbe lasciare spazio a futuri sequel.