I migliori film con Joaquin Phoenix

Joaquin Phoenix è uno degli attori più eclettici di Hollywood ed ha preso parte a numerosi film di successo: ma quali sono i migliori con lui?
Joaquin Phoenix, i migliori film con l'attore

Articolo pubblicato il 11 Luglio 2024 da Christian D’Avanzo

Nato il 28 ottobre 1974 a Río Piedras (Porto Rico), Joaquin Phoenix – all’anagrafe Joaquin Rafel Bottom – è uno degli attori più importanti del panorama cinematografico statunitense ed internazionale. Fratello del compianto River Phoenix e compagno di Rooney Mara, Phoenix è stato candidato al premio Oscar 4 volte, vincendo nel 2020 grazie alla sua interpretazione in Joker, film che gli è valso anche un BAFTA sempre su 4 candidature ed un Golden Globe, il secondo dopo Il gladiatore e su 7 nomination. Attore eclettico e personaggio difficile da decifrare ed amato da pubblico e critica, egli ha preso parte ad un gran numero di opere, ma quali sono i migliori film con Joaquin Phoenix? A seguire, la classifica.

15) Da morire (1995), di Gus Van Sant

La classifica dei migliori film con Joaquin Phoenix si apre con un titolo purtroppo poco citato di un regista che ha diretto diversi film di grande successo di pubblico e critica, ma oggi apparentemente dimenticato, ovvero Gus Van Sant. In Da morire è Nicole Kidman la grande protagonista, ma Phoenix si ritaglia un ruolo di tutto rispetto nella prima grande opera della sua fortunata carriera. C’è tanto del suo personale nel personaggio di Jimmy Emmett e, per quanto sia attore non protagonista, qui l’attore statunitense mette da subito in chiaro le cose: di lui sentiremo parlare e, così come ci insegna la storia, non aveva torto.

14) A Beautiful Day – You were never really here (2017), di Lynne Ramsay

Glaciale in termini espressivi, Joaquin Phoenix in A Beautiful Day – You were never really here interpreta Joe, un veterano sull’onda del Travis di Taxi Driver. Tuttavia, l’attore si distanzia moltissimo dalla prova indimenticabile di Robert De Niro, anche perché avrebbe altrimenti attirato ingenerosi paragoni; addirittura Phoenix è l’opposto del De Niro nel film di Scorsese, quindi lavora soltanto con il fisico e con lo sguardo per mostrare il dolore e la rabbia repressa. Il protagonista è un antieroe con cui è facile entrato in contatto provando simpatia, e ciò è dato anche da Phoenix, abile nel bilanciare la brutale violenza con la vulnerabilità psicologica del suo personaggio.

13) Irrational Man (2015), di Woody Allen

Nel 2015 Joaquin Phoenix era già un attore affermato in tutto il mondo e, nonostante tutti i discorsi extra cinematografici che riguardavano e riguardano ancora oggi Woody Allen – e che non verranno di certo qui trattati – egli comprende perfettamente quanto recitare per lui non possa che essere un plus per la propria carriera. Accetta dunque di ricoprire il ruolo del professore di filosofia Abe Lucas in Irrational Man. Certo, non stiamo parlando di uno dei picchi nella pluridecennale carriera di Allen, ma guai a sottovalutare – come invece, purtroppo, si fa spesso – la sua storia post 2000. Irrational man non è dunque solo un buonissimo film in cui Phoenix recita alla perfezione, ma anche la prova che egli sa scegliere con grande gusto ed attenzione i ruoli da interpretare.

12) Signs (2002), di M. Night Shyamalan

Uno dei migliori film con Joaquin Phoenix è Signs, che nel ruolo di Merrill Hess, fratello del protagonista (Mel Gibson), soppesa l’atmosfera inquietante e drammatica con una dose di coraggio e di umorismo. L’attore premio Oscar riesce a rendere straordinariamente autentico il personaggio in questione catturando ciò che figura essenziale nella sua trasformazione da scettico a credente, specie nelle situazioni di maggior pathos.

11) The Village (2004), di M. Night Shyamalan

Performance perfettamente in linea con quelli che sono stati i suoi principali ruoli in carriera, Joaquin Phoenix interpreta Lucius Hunt in The Village, altro film di M. Night Shyamalan, seppur risulti molto differente rispetto a quello descritto in precedenza. A metà tra il sobrio e quel sano ma intenso squilibrio, Phoenix qui trasmette la volontà di Lucius di esplorare il mondo oltre i confini del villaggio, sottolineando quanto tale desiderio sia fuori controllo il più delle volte. Infatti, a guidare la performance dell’attore sono la determinazione e l’amore provato per Ivy (Bryce Dallas Howard), tant’è che il fascino emanato dal personaggio è scaturito dalla sensibilità e dal silente coraggio espresso da Phoenix col suo volto.

10) Il Gladiatore (2000), di Ridley Scott

Villain memorabile il Commodo di Joaquin Phoenix in Il Gladiatore di Ridley Scott, poiché nel suo essere subdolo questo personaggio trasuda intensità, inquietudine, gelosia e crudeltà, tutto causato perlopiù dal suo essere indifeso. Proprio perché in ballo c’è una vasta gamma di emozioni differenti, Phoenix non scade nel facile overacting ma risulta bilanciato, carismatico e fragile, generando così un ritratto umano e tragico di un tiranno mentalmente instabile e sublime in termini puramente cinematografici.

9) I fratelli Sisters (2018), di Jacques Audiard

Jacques Audiard è, senza il minimo dubbio, uno dei registi più importanti in attività ed un maestro assoluto della settima arte. Per il suo primo film fuori dalla Francia egli sceglie, insieme al mai abbastanza citato John C. Reilly, proprio Joaquin Phoenix. Un attestato di stima perfettamente ripagato da un Phoenix libero di esprimersi creativamente come preferisce, per uno dei pochi ruoli divertenti ed ironici della sua carriera. La chimica tra i due protagonisti e la maestria di Audiard porteranno I fratelli Sisters a vincere il Leone d’argento per la miglior regia alla 75esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

8) The Yards (2000), di James Gray

L’inizio del XXI secolo vede Joaquin Phoenix – che iniziava sì a farsi un nome, ma non era di certo la star che ad oggi tutti conosco – la nascita della collaborazione più importante di tutta la sua carriera, ovvero quella con James Gray, che nel 2000 dirige il suo secondo lungometraggio. Presentato in anteprima alla 53esima edizione del Festival di Cannes, The Yards lancia la carriera di Gray e tanto del suo successo è dovuto anche all’interpretazione di Phoenix, qui stupendo al fianco di Charlize Theron. Per il premio Oscar bisognerà aspettare qualche altro anno, ma la sua performance lo porta comunque a vincere un Broadcast Film Critics Association ed un National Board of Reviews.

7) I padroni della notte (2007), di James Gray

Nonostante il successo di pubblico e critica di The Yards, James Gray tornerà alla regia solamente 7 anni dopo. Nel 2007 però, debutta nelle sale cinematografiche I padroni della notte, anch’esso presentato in concorso al Festival di Cannes. Un passo in avanti per tutti: per Gray, che si attesta come uno dei nuovi registi americani più interessanti in circolazione, ma anche per un Phoenix che regala la solita grande interpretazione, ma dando l’idea ad ogni singola inquadratura, che intorno a lui ci sia un’aura magica, un qualcosa che si può percepire solamente quando entrano in scena i più grandi. Nel 2007, Joaquin Phoenix stava entrando di diritto nell’élite dei migliori.

6) Joker (2019), di Todd Phillips

Premiato con l’Oscar in quanto attore protagonista del Joker di Todd Phillips, Joaquin Phoenix delinea una parabola con meticoloso studio della matrice fumettistica dalla quale attinge, ibridando tali elementi con altri propri del cinema di Scorsese, su tutti quelli appartenenti agli iconici Rubert Pupkin di Re per una notte e Travis Bickle di Taxi Driver. Un mix esplosivo, suggestivo e disturbante caratterizzato sia dalla trasformazione fisica e dai movimenti realizzati con varie parti del corpo da Phoenix stesso, che dal tono impiegato e dalla risata creata ad hoc. Il Joker qui viene reso un malato mentale che vive una tragedia straziante in totale isolamento, ecco perché appare semplice empatizzare con lui nonostante le sue azioni violente.

5) Vizio di forma (2014), di Paul Thomas Anderson

Protagonista di un noir sublime quale è Vizio di forma di Paul Thomas Anderson, Phoenix interpreta Doc Sportello, investigatore privato hippie che si ritrova coinvolto in un caso più complesso di quanto sembri inizialmente. L’attore rende questo personaggio davvero memorabile perché non solo ci mette il giusto livello di carisma necessario affinché vengano catturate le simpatie degli spettatori, ma in alcuni frangenti inserisce dei modi di fare umoristici per evidenziare il caos interiore del bizzarro detective. Autentico, magnetico e affascinante, Joaquin Phoenix in questo film sembra scandire in autonomia il ritmo “allucinato” della narrazione.

4) Quando l’amore brucia l’anima – Walk the Line (2005), di James Mangold

Uno dei migliori film con Joaquin Phoenix è Quando l’amore brucia l’anima – Walk the Line, dove interpreta il cantante simbolo del country Johnny Cash. Si tratta di una performance straordinaria, emozionante su più fronti, ammaliante per la complessità psicologica e sentimentale restituita dall’attore agli spettatori, il quale infatti cattura con impressionante fedeltà la personalità della leggenda qui rappresentata. Phoenix ha una presenza scenica energica, si dimostra abile sul piano vocale e per certi versi risulta crepuscolare dinanzi l’emblematica figura di Cash: rende omaggio sia alla sua musica che alla sua turbolenta vita.

3) Two lovers (2008), di James Gray

Un anno dopo I padroni della notte, Joaquin Phoenix collabora per la terza volta con James Gray per quello che possiamo tranquillamente ritenere il suo miglior lungometraggio. Presentato in concorso al 61esimo Festival di Cannes, Two lovers è un film drammatico, una storia d’amore tra il Leonard Kraditor di Phoenix e la Michelle Rausch di Gwyneth Paltrow, al miglior ruolo in carriera insieme a I Tenenbaum di Wes Anderson. Da non dimenticare poi, il piccolo grande ruolo della meravigliosa Isabella Rossellini. Nonostante venisse di grande successo come Il gladiatore, è Two lovers il film che lo consacra definitivamente e che fa comprendere, a pubblico e critica ma anche allo stesso Phoenix, come egli sia davvero fatto di un’altra pasta e le opere cui prenderà parte da quel momento in poi verranno scelte con ancor più cura, per far sì che il suo nome venga legato solo a prodotti di alto valore artistico, filosofico e sociale. Il primo vero capolavoro della sua carriera d’attore.

2) The Master (2012), di Paul Thomas Anderson

Uno dei titoli più rinomati e per cui Joaquin Phoenix ha riscosso apprezzamenti all’unanimità è certamente The Master, dove interpreta Freddie Quell, un disturbato veterano della Seconda Guerra Mondiale che si unisce ad una sottospecie di “setta”, così definibile poiché si tratta di un movimento religioso a tutti gli effetti. Insomma, Phoenix qui è meraviglioso nel trasmettere agli spettatori ogni tratto della profonda e complessa psicologia del suo personaggio, il quale è tormentato e vive picchi emotivi quasi costanti e per certi versi agghiaccianti. L’attore premio Oscar lavora sia col fisico che con l’espressività e traccia un percorso doverosamente instabile dove sembra essere alla continua ricerca di senso, ragion per cui siamo di fronte una performance da incorniciare per coinvolgimento e comunicazione delle sfaccettature. Ciò che Freddie vive (o non vive) intimamente viene manifestato da Phoenix tramite gesti cadenzati e sguardi malinconici, quasi disperati.

1) Lei (2013), di Spike Jonze

Per quanto la sua sia una carriera piena di grandi progetti, nel momento in cui si arriva a decretare il miglior film con Joaquin Phoenix, la mente ed il cuore finiscono sempre là. Lei è infatti uno dei più grandi capolavori del XXI secolo ed il miglior lavoro nella carriera di Spike Jonze, che è proprio con questo progetto che elabora cinematograficamente la fine della sua relazione con Sofia Coppola, realizzando in un certo senso un dittico con Lost in Translation della stessa figlia di Francis Ford. Qui Phoenix tocca vette mai raggiunte prima, con una recitazione fatta di sguardi, di movimenti del corpo, di sottrazione e pregna di una malinconia straziante. Funziona semplicemente tutto e, nonostante qualcuno prima della sua uscita nel 2013 non riteneva che egli fosse la scelta più appropriata, l’attore di Río Piedras ha azzittito tutti con la migliore interpretazione della sua fenomenale carriera.