Pioggia di ricordi: come finisce? La spiegazione del finale del film di Isao Takahata

Il finale di Pioggia di ricordi è memorabile: ma qual è il suo significato?
Spiegazione finale Pioggia di ricordi (1991)

Articolo pubblicato il 5 Luglio 2024 da Christian D’Avanzo

Pioggia di ricordi è un film memorabile scritto e diretto dal geniale regista giapponese Isao Takahata. Si tratta di una delle vette assolute nell’animazione, nonché nell’ambito dello Studio Ghibli, e proprio per questo è fondamentale seguire le tappe della protagonista di nome Taeko per comprendere al meglio l’evoluzione. A tal proposito: come finisce Pioggia di ricordi? Di seguito la spiegazione del finale del film d’animazione del 1991, distribuito nuovamente nei cinema italiani dal 4 al 10 luglio 2024.

Come finisce Pioggia di ricordi?

Pioggia di ricordi finisce con la 27enne Taeko che, dopo aver passato l’estate in campagna nella fattoria di alcuni parenti decide di prendere il treno per tornare a Tokyo. Tuttavia, mentre è a bordo sale un anziano signore di corsa per dirigersi nella famosa città giapponese, e dopo poco che la protagonista sta guardando fuori dal finestrino compaiono, in una sequenza ovviamente onirica che però si mescola alla realtà, la Taeko di 10 anni e i suoi compagni di scuola.

Ciò induce la 27enne a scendere di corsa dal treno alla prima fermata per salire su un nuovo trasporto che però la riporterà indietro. Un gesto inaspettato compiuto mentre scorrono i titoli di coda e che porta all’incontro atteso tra lei e Toshio, coppia che per tutto il film si avvicina emotivamente a piccoli passi. Taeko nel finale di Pioggia di ricordi ha dunque deciso di restare in campagna per sposarsi con Toshio e per vivere al meglio la sua vita ora che ha finalmente compreso le sue ambizioni e desideri.

Pioggia di ricordi: la spiegazione del finale

Il vecchietto che sale sul treno nel finale di Pioggia di ricordi lascia presagire cosa attende Taeko al suo rientro: Tokyo è una realtà urbana moderna e caratterizzata dalla fretta e da ritmi costantemente forsennati, ma è davvero questa la vita che vuole vivere la protagonista? La risposta è no, e di fatto quando lei si accorge del gesto dell’anziano, accaldato e già stanco, ansioso, si lascia assalire dai ricordi come una vera e propria pioggia e finalmente evolve maturando una decisione che la renderà felice e soddisfatta.

Taeko desidera una vita tranquilla, semplice e autentica, ragion per cui come suggerisce il titolo del film sono i ricordi a portarla gradualmente, come gocce di pioggia, alla scoperta di sé. L’infanzia ha quindi influenzato il presente della giovane donna e nel finale ha preso il sopravvento per un risvolto positivo, ovvero quello del raggiungimento di una sintonia mai provata prima che mette fine al viaggio interiore – al processo di crescita – di Taeko.