Recensione – Bang Bank: l’heist movie profondamente sbagliato de I Ditelo Voi

I Ditelo Voi tornano su Amazon Prime Video con una nuova commedia, un heist movie che perĂ² appare profondamente sbagliato sotto tutti i punti di vista.
Recensione - Bang Bank: l'heist movie profondamente sbagliato de I Ditelo Voi

Articolo pubblicato il 3 Gennaio 2024 da Bruno Santini

A seguito dell’ultima uscita al cinema nel 2023, I Ditelo Voi tornano con un nuovo film distribuito direttamente in streaming, su Amazon Prime Video, a partire dal 3 gennaio 2024. Bang Bank, questo il titolo del film che vede anche la regia del trio comico, costituisce un heist movie che si arricchisce della comicitĂ  dei tre, con un risultato che non puĂ² dirsi esattamente riuscito. Ma per quale motivo? Di seguito, si considerano la trama e la recensione di Bang Bank.

La trama di Bang Bank, la nuova commedia di I Ditelo Voi su Amazon Prime Video

Prima di considerare la recensione di Bang Bank, si cita innanzitutto la trama della commedia di I Ditelo Voi su Amazon Prime Video. Il contesto è quello della rapina come da heist movie, che vede coinvolti Domenico Manfredi, Raffaele Ferrante e Francesco Esposito nei tre ruoli di rapinatore, direttore della banca rapinata e persona che aveva tentato di chiedere un finanziamento di 500mila euro per la realizzazione di un suo sogno. La rapina, che si svolge in collaborazione con le diverse forze dell’ordine che tentano di salvare quanti piĂ¹ ostaggi possibile, finisce male a causa di un’esplosione che provoca la morte dei tre. Da questo momento in poi, inizia una seconda fase del film con il trio che si trova in un ideale limbo dopo la morte, ma con le proprie anime che non sembrano essere in grado di accettare il trapasso.

La recensione di Bang Bank: l’ipocrisia della finta-commedia napoletana in un film profondamente sbagliato

In una delle sue dichiarazioni piĂ¹ note, Peppino De Filippo accusava il popolo napoletano di ipocrisia, nella presentazione di un’allegria e di una falsa ironia che accompagnano la presentazione pubblica dei caratteri e delle personalitĂ  del popolo: un’ipocrisia che ha radici storiche e che deriva da quell’atteggiamento remissivo, da parte del napoletano, rispetto alla cultura del dominio da sempre subita, a partire dai Mori. Al giorno d’oggi, si è finalmente in grado di affermare che esiste una certa distanza tra la cultura napoletana e quelle forme stereotipanti che possono essere fatte idealmente risalire alla maschera di Pulcinella, nella rappresentazione di un popolo comico perchĂ© pigro, furbo, nullafacente e non in grado di vivere in nessun altro modo che non sia quello della truffa e del reato.

Quasi come con un tentativo di damnatio memoriae, I Ditelo Voi spazzano via decenni di appianamento di tali distanze con un film che inserisce – in un calderone profondamente sbagliato dal punto di vista morale – tutti quegli elementi di cui il popolo napoletano è sempre stato additato, tentando di restituire, allo spettatore, un’ironia che appare mai pervenuta e che, soprattutto, si basa con modi di procedere ormai (per fortuna) superati. Procedendo con ordine, si puĂ² partire con l’espediente assolutamente pigro – la liberazione degli ostaggi, tranne due – con cui il trio accetta di trovarsi all’interno dello stesso set per l’intera durata della pellicola; un pretesto scarso, che si accompagna a recitazioni ancor piĂ¹ blande da parte di tutti gli attori imoegnati nel cast, passando per effetti visivi che sono assolutamente orrorifici: che si tratti di semplici messaggi o di altri elementi (come gambe che si staccano o fulmini divini) fa rabbrividire la resa estetica di contenuti che, al giorno d’oggi, non hanno bisogno neanche di un sontuoso budget per essere resi, ma che possono essere ottenuti servendosi di un qualsivoglia programma di editing gratuito. Ăˆ la dimostrazione di un atteggiamento svogliato e arrendevole, che sembra appartenere a quel popolo descritto da Peppino De Filippo, oltre che ad un modo di fare cinema assolutamente sbagliato non soltanto per l’Italia e per lo spettatore, ma anche per gli addetti ai lavori stessi, che sembrano essere condannati ad un processo di produci-consuma-crepa di Ferrettiana memoria, sfornando piĂ¹ e piĂ¹ titoli talvolta nell’arco dello stesso anno.

Si viene, perĂ², al dunque e a quelli che sono i reali problemi del film, che sorgono specie nella seconda parte del lungometraggio: se la prima, che mantiene i caratteri dell’heist movie, riesce anche a scorrere pur con un’ironia becera e con soluzioni che sembrano appartenere allo sketch teatrale (ma sarebbero sbagliate anche per questo formato) e non al cinema, la seconda aggiunge anche dei disastri dal punto di vista etico; si parla di tradimento e omosessualitĂ  – tra gli altri temi – con la stessa leggerezza con cui si parla di tifo calcistico, con la pretesa di non prendersi troppo sul serio ma, allo stesso tempo, di presentare delle tematiche che possano assumere funzione pedagogica. Ăˆ un risultato scandaloso per il ridicolo che viene presentato per il piccolo schermo e per l’intelligenza dello spettatore, che viene ripetutamente offeso nel corso dei 95 minuti da un film che non puĂ² neanche dirsi davvero tale. Per il cinema italiano, si tratta davvero di un bruttissimo inizio di 2024.

1,0
Rated 1,0 out of 5
1,0 su 5 stelle (basato su 2 recensioni)
Bang Bank
Bang Bank

Bang Bank è il nuovo film con regia de I Ditelo Voi, che ha debuttato direttamente in streaming su Amazon Prime Video con risultati che, soprattutto in termini di concezione dell'ironia, appaiono assolutamente disturbanti

Voto del redattore:

1 / 10

Data di rilascio:

03/01/2024

Regia:

I Ditelo Voi

Cast:

Domenico Manfredi, Raffaele Ferrante, Francesco Esposito, Martina Stella, Antonella Morea, Mario Porfito, Pasqualina Sanna, Fabio Cocifoglia, Peppe Mastrocinque

Genere:

Commedia

PRO

Nessuno
Recitazioni pessime ed effetti visivi ridicoli
ComicitĂ  napoletana ancorata ad una concezione ormai superata di ironia
Morale assolutamente disturbante