Hunger Games è una trilogia di romanzi scritta dai Suzanne Collins, la quale ha anche pubblicato di recente un quarto capitolo prequel dal titolo Hunger Games: la ballata dell’usignolo e del serpente. Uno dei personaggi più emblematici all’interno della matrice letteraria e nella trasposizione cinematografica, è senza dubbio il villain Coriolanus Snow. Quest’ultimo è il presidente totalitario di Panem e risiede a Capitol City, la capitale. Si tratta nello specifico di un mondo distopico al cui controllo c’è proprio il sopracitato antagonista, che incarna la tirannia politica e sociale organizzata nei confronti dei Distretti. Ma chi è davvero il noto oppressore Coriolanus Snow?
Le origini e il ruolo di Coriolanus Snow nella trilogia letteraria di Hunger Games
Nei libri di Hunger Games, Coriolanus Snow nasce in una famiglia piuttosto influente per la società sorta durante e in seguito alla ribellione. Infatti, il personaggio eredita dai genitori – in particolar modo dal padre – non soltanto il buon nome ma anche la mentalità cinica e tendente al dominio altrui. Gli Snow devono il loro successo alle origini produttive e commerciali, giacché sono stati coinvolti nell’industria delle rose, fiore simbolo del lusso e in netto contrasto con la povertà diffusa nel resto della popolazione.
Cresciuto con dei vantaggi non di poco peso, Coriolanus sviluppa nel tempo una sua personalissima visione della realtà, chiaramente distorta e pericolosa in quanto il villain fa di tutto per ottenere ciò che desidera. Il potere raggiunto come presidente totalitario di Panem gli consente di dar luogo al famoso evento degli Hunger Games, una spietata punizione per i 12 Distretti che hanno dato vita alla ribellione. Infatti, vengono scelti due ragazzi per ciascun territorio, i quali sono costretti a uccidersi l’un l’altro per ottenere la vittoria e, di conseguenza, per garantirsi la sopravvivenza. Dunque, Snow non è altro che un politico abile nei veicolare le sue idee dittatoriali basate sulla brutalità, la distruzione e la paura, oltre che sull’oppressione.
L’evoluzione del personaggio
Nel corso della trilogia letteraria di Hunger Games, il personaggio di Coriolanus Snow denota una certa complessità che si tramuta ben presto in un’evoluzione interessante. Ciò che emerge dal conflittuale rapporto generatosi tra lui e la protagonista, Katniss Everdeen, sono le sue meschine abilità nel manipolare la popolazione di Capitol City, ribaltando le varie vicende a suo piacimento e nascondendo o deformando la verità. Si tratta a tutti gli effetti di uno stratega pronto a tutto pur di preservare il suo potere ed il ruolo acquisito.
Nel secondo libro si viene a conoscenza della sua malattia derivata dalla dipendenza che ha sviluppato per l’assunzione di una rosa velenosa, e ciò è stato un pretesto per Suzanne Collins, poiché la scrittrice ha dato maggiore profondità alla personalissima storia di Coriolanus. Da questa esplorazione, il lettore viene informato del rapporto complicato tra Snow e sua sorella, nonché la presenza di una madre abusiva. Dettagli del genere hanno la finalità di far risaltare le origini e l’evoluzione progressiva di un’antagonista che ha subito vari traumi, ai quali ha risposto con altrettante crudeltà.
La trasposizione cinematografica di Coriolanus Snow
Al cinema ci sono stati 4 capitoli di Hunger Games, che hanno trasposto abbastanza fedelmente la trilogia di romanzi. Per il ruolo di Coriolanus Snow è stato scelto l’attore Donald Sutherland, impeccabile nel trasmettere ambigua malvagità, così come risulta sempre credibile nella resa estetica dell’antagonista. Freddo il necessario, spietato nei continui giochi mentali messi in atto con Katniss Everdeen, Sutherland ha reso giustizia alle caratteristiche del presidente di Panem, enfatizzandone la minaccia e sottolineandone le doti da stratega. Infatti, dietro la sua facciata fintamente civile si nasconde una perfidia senza pari. Alcuni dettagli hanno fatto la differenza da questo punto di vista, poiché al cinema ci si ricorda facilmente della rosa bianca indossata da Snow e il legame che ha con essa, tra veleno (cinismo e oppressione) e determinazione.
Il simbolismo del personaggio
Come anticipato, il simbolismo del personaggio di Coriolanus Snow rivelano alcuni importanti dettagli circa la sua personalità. Ciò implica una trasmissione, all’interno della narrazione, della sua imponente figura: per il popolo di Panem è un innocuo e brillante politico, e le rose servono proprio a restituire quest’idea. Ma la rosa ha le spine e Snow, celandosi dietro l’immagine di un bravo e parsimonioso presidente, riesce a governare con malvagità e oppressione, dettando lui il controllo secondo le sue regole.
Dunque, la rosa si erge a simbolo della corruzione, la quale ha permeato il governo dell’antagonista. Infatti, la costante organizzazione degli Hunger Games risultano essere un riuscito e alienante tentativo di offrire un contenuto mediatico alla popolazione, ma è in realtà una forma aggressiva di controllo utile per lui a conservare la visione che ha della società. Il mondo generato da Snow è contraddistinto dall’ingiustizia e dall’oppressione, e la sua paura di perdere tutto quanto viene assorbita dai tributi, verso i quali il presidente sfoga il suo odio.
Coriolanus Snow nel prequel Hunger Games: la ballata dell’usignolo e del serpente
Nell’ultima trasposizione cinematografica della saga, ovvero il prequel Hunger Games: la ballata dell’usignolo e del serpente, Coriolanus Snow è il protagonista che gradualmente si trasforma in antagonista. Il romanzo è stato scritto a seguito del successo dei film, e da qui il nuovo capitolo cinematografico trae spunto, riproponendo grossomodo battute e situazioni presenti nel libro. Il giovane Snow qui vive la sua primissima avventura politica con Lucy Gray, tributo del Distretto 12 alla quale deve fare da mentore. Inizialmente la figura del noto villain sembra assumere i connotati del martire, di colui che risulta un reietto perché fatto fuori dalla società dopo la morte del padre.
Preservando il rinomato nome, ciò che conta ora per Coriolanus è la presa di potere per restituire nuova linfa alla sua famiglia. Sia nel libro che nel film in questione, Snow viene approfondito per far comprendere ai lettori i motivi nascosti dalla sua versione anziana, i perché della sua terribile ascesa e della sua personalissima e distorta visione del mondo. La rabbia, l’odio e la paura sono sentimenti insiti in lui successivamente alla delusione amorosa legata a Lucy Gray, ragion per cui egli giustifica la malvagità delle sue azioni e l’esistenza – a suo parere corretta – degli Hunger Games.