Perchè Our Flag Means Death non è mai arrivata in Italia?

La serie serie di David Jenkins, disponibile solo all’estero su HBO Max, non è mai arrivata in Italia. Perchè è stata fatta questa scelta?
Perchè Our Flag Means Death non è arrivata in Italia

Articolo pubblicato il 27 Dicembre 2023 da Emanuela Di Pinto

Il panorama della serialità in Italia è sempre stato un po’ più arretrato rispetto al resto del mondo. Guardando i prodotti che vengono realizzati nel nostro paese è chiaro come non si sia ancora ben capito di cosa il pubblico ha bisogno e, molto spesso, si decida di aggrapparsi ad un modo di fare serie tv vecchio quasi di 30 anni. La natura conservatrice (soprattutto dal punto di vista sociale) dell’Italia non sostiene, però, neanche una adeguata distribuzione di prodotti che, nel resto del mondo, sono riusciti a conquistarsi la loro fetta di notorietà. Questo è il caso di Our Flag Means Death, serie creata da David Jenkins che, negli ultimi  tre anni, è diventata tra le più viste e apprezzate su HBO Max, senza mai arrivare in Italia. Il maggiore distributore di prodotti HBO nel nostro paese è Sky che, non è ancora chiaro per quale motivo, non ha deciso di acquistare i diritti di riproduzione della serie lasciandola nel dimenticatoio. Con la One Piece mania degli ultimi mesi, avere in catalogo una serie che affronta la vita dei pirati in mare come lo fa Our Flag Means Death potrebbe essere un enorme guadagno ma, a quanto pare, nessuno sembra averlo capito.

Our Flag Means Death, pirati con crisi di mezza età

La serie, è ambientata nel 1800, e racconta la storia di Stede Bonnet, storicamente conosciuto come il Pirata Gentiluomo, che a causa di una crisi di mezza età mascherata in “voglia di ritrovare se stesso”, lascia la moglie e i due figli per vivere la vita in mare e fondare una propria ciurma. A differenza dei pirati più tradizionali, Stede ha una sensibilità particolare che lo porta a voler stringere un rapporto con i propri compagni con l’obiettivo di creare un’atmosfera familiare e sicura molto diversa rispetto a quello a cui il gruppo è abituato. Ciò compensa una sua totale incapacità di vivere come un pirata, troppo condizionato dalla sua passione per gli oggetti materiali e dalla cultura aristocratica in cui è cresciuto. La sua strada si incrocia, quasi immediatamente, con quella di uno dei pirati più famosi della storia: Edward Teach aka Barbanera. In una crisi di pre-invecchiamento speculare a quella di Stede, il capitano si trova in un periodo di stallo in cui non trova più motivazioni nella propria vita. L’altro, con le sue stranezze e il suo modo “diverso” di concepire il ruolo di pirata, sarà un cambio di rotta necessario ma, soprattutto, un modo per crescere emotivamente e comprendere, finalmente, il piacere dei rapporti umani e del conoscere se stessi.

 

Nonostante le basi serie che vanno dall’analisi di se stessi all’affrontare le proprie debolezze, Our Flag Means Death è una commedia nel modo più anticonvenzionale possibile. A differenza delle comedy a cui il pubblico è abituato, la sua comicità si basa sul no sense più spinto e sulle assurde situazioni in cui protagonisti si trovano invischiati. La serie, con protagonisti Rhys Darby e Taika Waititi rispettivamente nei panni di Stede e di Ed, riesce ad affrontare il tema dell’amore con leggerezza e di come, due persone con semplicità e naturalezza capiscano di essere indispensabili l’una per l’altra, proponendo un modello di relazione sano e fondato sul costante arricchimento reciproco

Perchè Our Flag Means Death non è mai arrivata in Italia

Our Flag Means Death, poco budget e poca distribuzione

Our Flag Means Death è arrivato su HBO Max quasi tre anni fa, e con la seconda stagione attualmente in corso, non è ben chiaro se il pubblico italiano avrà mai la possibilità di innamorarsi del folle mondo creato da David Jenkins. Se si vogliono cercare delle motivazioni sul perché non sia mai stata considerata la possibilità di portare la serie in Italia, bisogna scavare in profondità, non solo delle tematiche che tratta ma anche di tutto il comparto produttivo del prodotto. A differenza delle altre serie HBO, Our Flag Means Death è stata girata con un budget ridotto all’osso, dimezzato nel corso della produzione della seconda stagione. Addirittura pare che, senza il coinvolgimento diretto di Taika Waititi anche come produttore esecutivo, difficilmente la serie sarebbe potuta andare in onda. Insomma, parliamo di una realtà molto “piccola” ma che è riuscita a conquistare senza alcuna difficoltà il consenso del pubblico.

 

La scelta di non allargare il bacino di utenza anche in Italia, probabilmente, sta nel dubbio che una serie di questo tipo nel nostro paese possa essere un flop annunciato. L’assenza di un cast di richiamo (tranne Taika Waititi che in Italia è più conosciuto come regista che come attore) e costituito da volti sconosciuti fuori dagli USA, potrebbe inficiare sulla buona riuscita di una operazione di questo tipo. A ciò si aggiungono anche il tipo di umorismo e le tematiche che vengono trattate all’interno degli episodi di Our Flag Means Death. In particolare la comicità, non è minimamente allineata al modo di concepire il divertimento in Italia. Nonostante nel corso degli anni il pubblico si sia abituato al mondo della sitcom americana, OFMS è qualcosa di ancora diverso. La maggior parte delle battute e dei siparietti comici attingono dall’improvvisazione e, soprattutto, dal grande bagaglio da comici e dialoghisti di Taika Waititi e Rhys Darby. E’ una comicità basata sui contrasti e, molto spesso, anche su del black humor a cui in Italia non siamo ancor abituati.

Perchè Our Flag Means Death non è arrivato in Italia

In Italia siamo pronti ad una serie così progressista?

Ultimo elemento che potrebbe essere una croce nera su una futura messa in onda della serie nel nostro paese, sta proprio nei temi che tratta. Nonostante i grandissimi passi avanti fatti dalla società italiana nella rappresentazione del mondo LGBTQ+, prodotti di questo tipo fanno ancora tanta fatica ad arrivare in Italia. Il cuore di Our Flag Means Death sta nella relazione tra Ed e Stede e come, gradualmente, il loro incontro li porti a capire se stessi e ad innamorarsi. E’ una commedia romantica a tema LGBTQ+ sul mondo dei pirati e, solo a leggerlo, farebbe accapponare la pelle a tantissimi conservatori. Oltre a trattare esplicitamente il tema dell’omosessualità, senza proclami o gesti plateali (come la tv ci ha inculcato negli ultimi anni), affronta più sfumature dalla comunità rappresentando personaggi gender-fluid e trattando, con grande ironia, anche il tema del poliamore attraverso il personaggio di Jackie La Spagnola, una delle “villain” (se così vogliamo chiamarla) della serie, e i suoi 19 mariti.


 In un paese come il nostro, che dal punto di vista della rappresentazione LGBTQ+ è ancora indietro rispetto al resto del mondo (nonostante si vedano dei timidi passi avanti), portare una serie del genere sarebbe un rischio. Tutti questi motivi, però, stanno privando il pubblico italiano di uno dei prodotti più divertenti e meglio realizzati (guardando anche al budget limitatissimo) degli ultimi anni. La speranza è quella che un giorno, forse a serie finita, si riesca a capire la grande opportunità persa decidendo, finalmente, di dare una opportunità ad Our Flag Means Death anche in Italia.