Articolo pubblicato il 28 Dicembre 2023 da Gabriele Maccauro
Nuovo appuntamento con l’approfondimento sulle piattaforme streaming, una rubrica che ha l’obiettivo di consigliare, non recensire, 5 film a prescindere dal loro genere, dalla loro durata o dall’anno di uscita con un nuovo articolo ogni settimana, ciascuno inerente una diversa piattaforma. Questa settimana è il turno di Amazon Prime Video. Di seguito, ecco i 5 titoli di ottobre 2023.
L’ultima Notte di Amore – Andrea Di Stefano (2023)
Presentato in anteprima alla 73esima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino nella sezione Berlinale Special Gala, L’ultima Notte di Amore è il terzo lungometraggio di Andrea Di Stefano dopo Escobar con Benicio Del Toro e The Informer con Rosamund Pike, Clive Owen e Ana De Armas. Il film – che vede come protagonista assoluto Pierfrancesco Favino – è un poliziesco come non se ne vedevano da tempo in Italia ma di cui, in passato, siamo stati maestri assoluti: Di Stefano questo lo sa bene e sono evidenti le influenze di grandi autori come Fernando Di Leo o Umberto Lenzi ma ci sono anche, soprattutto nell’uso della colonna sonora, influenze di Dario Argento. Un film che dunque cita sì tanto cinema italiano del passato ma che riesce ad avere una propria identità per quello che è, indubbiamente, uno dei migliori film nostrani del 2023.
Bones and All – Luca Guadagnino (2022)
Presentato in anteprima alla 79esima edizione della Mostra Internazionale D’arte Cinematografica di Venezia – dove si è aggiudicato il premio Marcello Mastroianni grazie all’interpretazione di Taylor Russell ed il Leone D’argento alla regia – e adattamento cinematografico del romanzo Fino all’osso di Camille DeAngelis, Bones and All – che vede nel cast anche Timothée Chalamet, il premio Oscar Mark Rylance, Michael Stuhlbarg, André Holland e Chloe Sevigny – è un film di pregevolissima fattura ma non esente da difetti.
Il motivo per cui si tratta dunque di un’opera importante è anche e soprattutto quello di ribadire lo status di Luca Guadagnino: stiamo infatti parlando di un regista che in Italia è stato fin troppo spesso trattato male e che, ad oggi, appare totalmente incompreso. Il regista siciliano ha però ormai trovato una propria dimensione negli Stati Uniti, dove si trova in un periodo estremamente prolifico, che lo porterà ad uscire con film attesissimi a livello mondiale già nel 2024, in primis Queer ed il secondo remake di Scarface. Bones and All è dunque importante per comprendere meglio il livello di questo regista che è inoltre, senza dubbi, uno dei registi più coraggiosi e talentuosi in attività.
Carrie – Brian De Palma (1976)
Candidato a due premi Oscar ai 49esimi Academy Awards, Carrie è un cult assoluto, un film che ha fatto scuola e che ha scritto e continua ancora oggi a scrivere pagine importanti nella storia del cinema. Primo adattamento di sempre di un’opera di Stephen King, Carrie di Brian De Palma è un’opera semplicemente grandiosa per messinscena, costruzione delle immagini e della tensione stessa – come sempre con De Palma, i richiami ad Alfred Hitchcock sono evidenti da questo punto di vista – e che regala a Sissy Spacek il ruolo di una carriera.
Il film ha inoltre portato ad un sequel nel 1999 – Carrie 2: La Furia di Katt Shea – e ben due remake omonimi rispettivamente nel 2002 e nel 2013 ma nessuno è stato minimamente in grado di avvicinarsi alla grandezza di questo capolavoro. Carrie di Brian De Palma è disponibile nel catalogo di Amazon Prime Video, dunque la visione è raccomandata a tutti.
Sundown – Michel Franco (2021)
Presentato in anteprima alla 78esima edizione della Mostra Internazionale D’arte Cinematografica di Venezia, Sundown è un film di Michel Franco con Tim Roth e Charlotte Gainsbourg protagonisti. Regista ormai abbonato al Festival di Venezia, dove ha trionfato sia con il precedente Nuevo Orden che con il suo ultimo lavoro – Memory, con Jessica Chastain e Peter Sarsgaard – ma che, paradossalmente, non è riuscito a vincere premi proprio con la migliore delle sue opere.
Sundown è un film molto particolare, ad una prima occhiata quasi amatoriale ma trova invece la sua forza in un lavoro di sottrazione perfettamente eseguito non solo da Michel Franco, ma soprattutto da un perfetto Tim Roth. Nonostante degli evidenti problemi di continuità e difetti generali, sembra dunque essere l’opera più a fuoco di un regista sempre interessante ma mai costante, dunque la visione è raccomandata anche per farsi una propria idea sull’autore messicano.
Licorice Pizza – Paul Thomas Anderson (2021)
Candidato a tre premi Oscar ai 94esimi Academy Awards – oltre ad un’infinità di altri premi americani meno noti – Licorice Pizza è l’ultimo film diretto da Paul Thomas Anderson, con Alana Haim, Cooper Hoffman e la loro storia d’amore come protagonisti assoluti. Gli anni passano ma le parole per descrivere il cinema di Paul Thomas Anderson iniziano a mancare: siamo di fronte ad un artista incredibile, uno dei più grandi registi in attività che, con il tempo, verrà certamente inserito nell’olimpo della settima arte.
Paul Thomas Anderson non ha infatti mai sbagliato un film ed anzi, basterebbe il precedente Il Filo Nascosto per far capire anche a chi non lo conosce di cosa stiamo parlando. Licorice Pizza – cui titolo iniziale era Soggy Bottom – è stato accusato da alcuni di non parlare di nulla, di essere vuoto. Mai lettura fu più sbagliata. Si tratta di un’opera che sì, in superficie potrebbe dare l’idea ad uno spettatore poco attento di non avere molti argomenti, ma che in realtà parla della vita stessa e dell’amore che sboccia tra i suoi protagonisti, il tutto inserito all’interno di una ricostruzione perfetta degli anni ’70. Se lo avete perso in sala, grazie alla sua presenza nel catalogo di Amazon Prime Video è ora d’obbligo recuperarlo.