SCHEDA DEL FILM
Titolo della serie: Ahsoka
Genere: Sci-Fi, Fantasy
Anno: 2023
Durata media: 50′
Regia: Steph Green
Sceneggiatura: Dave Filoni
Cast: Rosario Dawson, Natasha Liu Bordizzo, Mary Elizabeth Winstead, David Tennant, Ray Stevenson, Ivanna Sakhn
Colonna Sonora: Kevin Kiner
Paese di produzione: Stati Uniti d’America
Basata sull’immenso universo cinematografico e televisivo creato da George Lucas, la miniserie con protagonista Ahsoka Tano (Rosario Dawson), l’ex-apprendista di Anakin Skywalker (Hayden Christensen), ambientata durante le avventure del Mandaloriano Din Djarin (Pedro Pascal) e dopo gli eventi narrati nella serie animata “Star Wars: Rebels” (2014-2018), torna sul piccolo schermo con un nuovo singolo episodio. Dopo due prime puntate, o parti come vengono denominate sula piattaforma streaming Disney+, “Ahsoka” supera un primo scoglio importante: se le prime due parti fungono da grande introduzione, questa volta si approfondiscono i rapporti tra i protagonisti, senza dimenticare o lasciare da parte lo sviluppo della storia. Di seguito la trama e la recensione della terza puntata della serie creata da Dave Filoni e Jon Favreau.
La trama di Ashoka 1×03
Prosegue la ricerca della mappa stellare da parte di Ahsoka Tano (Rosario Dawson) che, dopo aver scelto di riprendere sotto la sua guida Sabine Wren (Natasha Liu Bordizzo), ricomincia l’addestramento della sua allieva, in compagnia del droide Huyang (David Tennant). Nel frattempo Hera Syndulla (Mary Elizabeth Winstead) richiede l’autorizzazione per l’invio di forze repubblicane, ma Mon Mothma (Genevieve O’Reilly), Cancelliere della Nuova Repubblica, ed altri senatori le negano il permesso, nessuno di loro crede che il temibile Grand’ammiraglio Thrawn e l’eroico Ezra Bridger siano ancora vivi. Una volta giunti sul pianeta Seatos, Ahsoka e Sabine si imbattono in Shin Hati (Ivanna Sakhno), ma riescono a sfuggirle nascondendosi in una foresta, costringendo Baylan Skoll (Ray Stevenson) ad inviare i suoi sottoposti a dar loro la caccia.

La recensione del terzo episodio: “Tempo di Volare”
“Tempo di Volare” è così che si intitolata il terzo episodio della miniserie “Ahsoka”, una puntata che non fa altro che sviluppare una serie di approfondimenti che proseguono la storia presentata al pubblico nelle due parti precedenti, già disponibili su Disney+. Quello che accade tra i personaggi di Ahsoka e Sabine, la decisione di riallacciare un rapporto maestro – allievo, non fa altro che aggiungere materiale estremamente interessante al prodotto. Questo episodio colpisce nuovamente nel segno e la sua forza si cela nel suo poter essere apprezzata e compresa sia da quella parte di pubblico che ha visto ed amato la serie animata “Star Wars: Rebels”, ma anche da chi si appresta alla prima visione di un prodotto targato “Guerre Stellari”.
Proprio come nei primi due episodi, l’aspetto più importante continua ad essere la storia, un racconto affascinante e coinvolgente, al cui interno si sviluppano una serie di situazioni che hanno come protagonisti vari personaggi e diverse tematiche già conosciute e spesso trattate in tanti altri prodotti dello stesso universo. La questione su cui viene posta maggior attenzione in questa terza puntata è, ovviamente, quella legata alla Forza (una scelta che ripropone la visione proposta anni fa da Rian Johnson in “Star Wars: Gli Ultimi Jedi”, 2017) ed al suo utilizzo: Sabine sa di poterla controllare, ma deve prima affrontare un duro allenamento e non poteva avere un’insegnante migliore della oramai cresciuta Ahsoka, anche se lei, come finisce per ammettere, non ha mai terminato il suo addestramento da Jedi.

Collaborazione e Addestramento
A differenza delle precedenti produzione televisive, “Ahsoka”, almeno per il momento, sembra realizzata con una struttura più compatta: questo episodio rappresenta una prova importante, la speranza è che la nuova miniserie “Star Wars” riesca a proseguire per questa strada. Oltre all’avvincente narrazione, colpiscono particolarmente anche gli effetti visivi o speciali, uno degli aspetti spesso più controversi delle ultime produzioni del franchise e di altri prodotti targati Disney. Tornano, finalmente, quegli scontri ed inseguimenti tipici e presenti nei migliori film di “Guerre Stellari”. L’impressione è che Filoni questa volta, grazie anche all’amore che prova per il suo personaggio, stia dando il meglio di sé. E’ ancora presto per esprimere un giudizio completo sul prodotto, ma ad oggi “Ahsoka” ha sicuramente tutte le caratteristiche per essere considerata la migliore serie televisiva della nota saga fantascientifica.