Recensione – The Impossible: Bayona mostra l’orrore della realtà

La recensione di The Impossible, film del 2012 con Naomi Watts

Articolo pubblicato il 23 Luglio 2023 da Christian D'Avanzo

The Impossible è un film del 2012 diretto da Juan Antonio Bayona e basato sulla vera storia di una famiglia durante lo tsunami del 2004 in Thailandia. Il film è stato distribuito in Italia il 31 gennaio 2013, e nonostante un cast di attori statunitensi, in realtà la prevalenza della produzione è spagnola, e il film è stato premiato ai Goya (equivalente dei David di Donatello in Spagna). Candidatura agli Oscar per Naomi Watts, nel difficile ruolo della protagonista. Il resto del cast è composto da Ewan McGregor, Geraldine Chaplin, Marta Etura e Tom Holland. La durata del film è di 112 minuti circa. Di seguito la trama e la recensione di The Impossibile, diretto da Juan Antonio Bayona.

La trama di The Impossible, diretto da Juan Antonio Bayona

Di seguito la trama di The Impossible, film del 2012 diretto da Juan Antonio Bayona: 

 

“Basato sugli eventi realmente avvenuti il 26 dicembre 2004, quando un devastante tsunami si abbatté sulle spiagge della Thailandia. Henry (Ewan McGregor) e Maria (Naomi Watts) sono una coppia sposata con tre figli, Lucas (Tom Holland), Thomas e Simon. Durante il periodo di Natale decidono di trascorrere le vacanze in un resort thailandese. Quando la mattina del 26 dicembre la violenza dello tsunami travolge l’intero villaggio in cui soggiornano, le loro esistenze prenderanno direzioni diverse. Maria riemerge, gravemente ferita al torace e alla gamba, ritrovandosi sola con il figlio maggiore Lucas aggrappati a un albero, sul quale ha trovato rifugio anche un bambino, Daniel, sopravvissuto alla furia delle acque.

 

I tre vengono soccorsi e trasportati all’ospedale, dove Maria viene ricoverata a causa delle sue gravi condizioni fisiche. Nel frattempo Maria e Lucas ignorano che Henry, Thomas e Simon non sono morti ma sono riusciti a salvarsi in una stanza dell’albergo risparmiata dallo tsunami. Henry non si dà per vinto e dopo aver mandato Thomas e Simon al sicuro sulle montagne, va alla disperata ricerca della moglie e del figlio maggiore. In una battaglia per la sopravvivenza, solo l’amore gli darà la forza per riuscire a riunirsi di nuovo.”

La recensione di The Impossible

La recensione di The Impossible: una tragedia raccontata con intimità, tra il realismo e l’horror

The Impossible è un film nel quale si è voluto raccontare un terribile evento quale lo tsunami del 2004 in Thailandia, e per farlo la produzione ha ascoltato l’esperienza di una famiglia americana in vacanza. Bayona ha scelto di non rivelare la nazionalità dei protagonisti agli spettatori, con l’intento di favorirne il processo di immedesimazione in una realtà orrorifica. L’enorme e violenta onda iniziale è stata “ricostruita” e ridimensionata sul set, in una stanza d’acqua in cui gli attori hollywoodiani hanno recitato. Per tale motivo, l’incipit è visivamente impattante e il realismo delle prime scene immerge sin da subito il pubblico nella storia rappresentata. Il regista spagnolo aveva già esordito al cinema con il suo The Orphanage (2007), film che traccia il confine tra l’horror e il dramma, e il tema della famiglia rigettata in una situazione a suo modo claustrofobica, ricca di tensione e soprattutto pericolosa, viene qui ripreso. Infatti, The Impossible si presenta come un melodramma piuttosto crudo nell’estetica, rendendo forse fin troppo concrete le lesioni e il sensazionalismo che ne deriva. Si tratta di una scelta volta all’eccesso per tentare in modo anche truffaldino di attirare l’attenzione degli spettatori anche più distratti, i quali non potranno fare a meno di distogliere lo sguardo dal dramma in cui un’isola tahilandese è incappata.

 

Tuttavia, il respiro è certamente più intimo per la volontà del regista di seguire i passi di una singola famiglia composta da 5 persone, e le inquadrature si aggrappano alle interpretazioni attoriali di queste ultime come i loro personaggi si aggrappano alla vita. Il terrore e la devastazione emotiva vengono brillantemente evidenziati dalle doti di una sontuosa Naomi Watts e dal talentuoso esordio di Tom Holland, ma anche Ewan McGregor riesce a trasmettere le difficoltà che il suo personaggio deve affrontare. A tal proposito, il montaggio alterna una lunga sequenza esclusivamente incentrata su Maria e Lucas, mostrando le tragiche conseguenze dello tsunami. Inizialmente l’incontro con il piccolo Daniel intenerisce e permette agli spettatori di rifiatare da quanto osservato fino a quel momento, ma sono le scene in ospedale ad avere quell’impronta legata all’horror-splatter, forse fin troppo − e gratuitamente − audace; basti pensare al doppio vomito tra Maria e la donna accanto al suo letto. Toccante, invece, la scena in cui Lucas si dà da fare alla ricerca dei familiari dispersi, girovagando e urlando nomi di persone provenienti da tutto il mondo. Nel secondo blocco di The Impossible, il protagonista diventa il padre di famiglia, ma tolta la compassionevole telefonata tra lui e il suocero, c’è davvero poco da segnalare. Ecco perché il minutaggio sembra leggermente allungato in favore di un’atmosfera reiterata e melensa, seppur a suo modo coinvolgente per l’attesa di un incontro che avverrà a momenti.

 

In tal senso, ci sono 10 minuti buoni durante cui i personaggi sono tutti e per la prima volta nel medesimo luogo, ma la messa in scena risulta abbastanza piatta e scarna di idee, cercando qualunque appiglio (la pipì di Simon; la palla rossa) pur di arrivare al nocciolo. Nonostante ciò, la riunione della famiglia serve per restituire comunque un’impressione: la tragedia appena avvenuta non potrà mai essere dimenticata, e gli spettri di un dolore inspiegabile seguiranno costantemente chi ha vissuto tale esperienza. The Impossible è un film godibile nel suo impianto melodrammatico e dai tratti estetici realistici e horror, anche se talvolta scade in qualche banale espediente narrativo pur di intenerire. Tra i pregi si registra la sequenza dove Maria, ovvero Naomi Watts, resta vittima dello tsunami per qualche istante che in realtà sembra durare parecchio, data la sofferenza fisica a cui è sottoposta. In particolare, si pone la maternità come istinto salvifico, e questo personaggio riesce a veicolare una costante determinazione, la quale viene meno solo per un attimo in presenza di tutta la sua famiglia in ospedale, come se Maria si fosse sentita libera e sicura vedendo i loro volti.

Perché recuperare The Impossible prima di Venezia 80?

Si consiglia il recupero di The Impossible prima di Venezia 80 poiché l’ultimo film di Juan Antonio Bayona, dal titolo La sociedad de la nieve, chiuderà la nuova edizione della Mostra Internazionale del cinema. Il nuovo film di Bayona sarà presentato fuori concorso, e racconterà, come in The Impossible, una storia vera. Infatti, La sociedad de la nieve è incentrato sull’aereo uruguagio precipitato nelle Ande nel 1972. A bordo del veicolo furono registrati 45 passeggeri, di cui 29 sopravvissero all’impatto. Dunque, per chi volesse un assaggio dell’approccio di Bayona a film di questa tipologia, può recuperare The Impossible, attualmente disponibile in streaming su Amazon Prime Video.

Voto:
3/5
Andrea Boggione
3/5
Riccardo Marchese
3/5
Alessio Minorenti
3/5
Paola Perri
3.5/5
Giovanni Urgnani
3/5
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