5 Film da vedere su Amazon Prime Video a Giugno 2023

5 film consigliati direttamente da Amazon Prime Video per il mese di giugno 2023.
Burning, un film di Lee Chang-dong

Articolo pubblicato il 4 Gennaio 2024 da Gabriele Maccauro

Nuovo appuntamento con l’approfondimento sulle piattaforme streaming, una rubrica che ha l’obiettivo di consigliare, non recensire, 5 film a prescindere dal loro genere, dalla loro durata o dall’anno di uscita con un nuovo articolo ogni settimana, ciascuno inerente una diversa piattaforma. Questa settimana è il turno di Amazon Prime Video. Di seguito, ecco i 5 titoli di giugno 2023.

The Elephant Man – David Lynch (1980)

Tratto da The Elephant Man and Other Reminiscences di Frederick Treves e The Elephant Man: A Study in Human Dignity di Ashley Montagu, The Elephant Man è l’opera seconda di David Lynch che, alla 53esima edizione degli Academy Awards, ottenne ben 8 candidature, senza però vincere nessun Oscar. Dopo un film rivoluzionario ma ben poco compreso come Eraserhead, Lynch viene catapultato ad Hollywood e si ritrova a realizzare un Biopic. Nonostante non si tratti dell’opera che più di tutte riesce ad esprimere la poetica del regista – basti pensare allo stesso Eraserhead, ma anche a Strade Perdute o Mulholland Drive – in The Elephant Man ci sono tutti gli elementi cari al regista di Missoula, dalla paura per il diverso alla condizione umana e David Lynch mette in scena un film a dir poco eccezionale e con un grandissimo John Hurt come protagonista. 

 

Si tratta inoltre di uno spartiacque nella carriera di David Lynch visto che, di lì a poco, rifiuterà di dirigere Star Wars: Il Ritorno dello Jedi per realizzare Dune. Nonostante il grande successo alla sua uscita, oggi sembra essere un film dimenticato dai più giovani e dunque, anche per questo motivo, la visione è caldamente consigliata.

The Elephant Man, un film di David Lynch

Primo Amore – Matteo Garrone (2004)

Liberamente ispirato al romanzo autobiografico di Marco Mariolini, Il Cacciatore di Anoressiche, Primo Amore è uno dei più grandi e sottovalutati film italiani degli ultimi decenni, nonostante porti la firma di un grandissimo del cinema come Matteo Garrone. Nonostante venga ricordato principalmente per opere come Gomorra e Dogman, Primo Amore resta uno dei punti più alti della sua intera carriera ed un’opera che trova la propria forza in primis nel soggetto di partenza, perché a fare la differenza sono sempre le idee e le scelte che si prendono: la storia di questo orafo che, con un appuntamento al buio, conosce una giovane donna con la quale inizia a frequentarsi ed a progettare un futuro insieme. Vittorio però è ossessionato dalla donne anoressiche e ben presto la relazione si trasforma in un incubo. Un film eccezionale, con cui Garrone riesce ad esprimere la sua estetica ed il suo stile come poche altre volte è davvero riuscito a fare. Trattandosi di un film poco considerato, la sua presenza nel catalogo di Amazon Prime Video diventa una scusa perfetta per recuperarlo.

Primo Amore, un film di Matteo Garrone

Il Collezionista di Carte – Paul Schrader (2021)

Presentato in anteprima alla 78esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Il Collezionista di Carte è l’ultimo film di Paul Schrader distribuito in Italia – in attesa di Master Gardener – e rappresenta, insieme anche a First Reformed, un trittico ed una vera e propria rinascita artistica per l’autore di Grand Rapids, regista e sceneggiatore meraviglioso che, però, dai primi anni 2000 sembrava aver perso un po’ la bussola. Dopo First Reformed, che aveva rappresentato una ripresa e ripartenza stupenda per la sua carriera, con Il Collezionista di Carte arriva una conferma dell’eccezionale stato di forma artistico di Schrader. Nonostante questo, il pubblico più giovane sembra non essere a conoscenza della grandezza non solo dello sceneggiatore di svariati film di Martin Scorsese come Taxi Driver, ma anche del regista di opere come American Gigolò ed Hardcore e questo film, grazie anche alla presenza di due attori molto apprezzati da pubblico e critica come Oscar Isaac e Willem Dafoe, potrebbe addirittura rappresentare un ottimo Entry Point per chiunque volesse avvicinarsi a questo autore, cosa ovviamente consigliatissima.

Il Collezionista di Carte, un film di Paul Schrader

Che Dio ci Perdoni – Rodrigo Sorogoyen (2016)

Candidato a 6 premi Goya – il premio più importante del cinema spagnolo – e vincitore con Roberto Alamo nella categoria Miglior Attore Protagonista, Che Dio ci Perdoni e l’ennesimo grande film di Rodrigo Sorogoyen, autore che cresce di film in film, da Il Regno a Madre fino ad As Bestas, opera uscita quest’anno di livello assoluto. Questo film, del 2016, è un poliziesco ed un thriller allo stesso tempo, una corsa contro il tempo alla caccia di un Killer che uccide solamente donne anziane e che avviene con la crisi economica ed il noto Movimento 15-M di sfondo, in una Madrid che, inoltre, attende la visita di Papa Benedetto XVI. Sorogoyen si conferma un regista favoloso, capace di gestire i ritmi e la tensione in maniera pazzesca e con idee di regia freschissime, nonostante butti sempre un occhio al cinema classico. Che Dio ci Perdoni è un film da non perdere ed un’opera davvero per tutti, il classico film che si può leggere su più strati ed adatto a persone di ogni età. Da recuperare.

Che Dio ci Perdoni, un film di Rodrigo Sorogoyen

Burning – Lee Chang-dong (2018)

Presentato in anteprima alla 71esima edizione del Festival di Cannes e basato sul racconto breve Granai Incendiati di Haruki Murakami – presente nella raccolta L’elefante Scomparso e altri RaccontiBurning è l’ultimo film di Lee Chang-dong, uno dei più grandi registi nella storia del cinema coreano e, perché no, mondiale, autore di opere come Oasis e Poetry. Questo Burning non è altro che l’ennesima conferma del talento e della poetica di un uomo che, negli ultimi 26 anni, ha diretto solamente 6 film ed ora più che mai avremmo bisogno che torni dietro la macchina da presa. Difficile condensare in poche righe la meraviglia di quest’opera e dell’intera poetica di Lee Chang-dong, visto che si tratta di un film che eccelle sotto diversi punti di vista, dai tecnicismi alle meravigliose interpretazioni di Yoo Ah-in, Jeon Jong-seo e Steven Yeun, attore che si è affermato grazie alla serie tv The Walking Dead ma che, negli anni, ha ampiamente dimostrato di essere un grande attore e che sa perfettamente scegliere i progetti a cui prendere parte.

 

Burning è un film lento, che dilata e plasma il tempo a cui da un ampio respiro, proprio come fosse un’opera letteraria, con un racconto che pare raccontarci di una gioventù condannata, quasi come si trovasse in un limbo, ma che è anche critica sociale. Insomma, si tratta di un film da non perdere assolutamente e da cui, magari riscoprire uno degli autori più importanti degli ultimi decenni.

Burning, un film di Lee Chang-dong