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I film su pittori da recuperare se si è amanti dell’arte

I film su pittori da recuperare se si è amanti dell'arte

Fin dall’inizio della sua storia, la pittura è sempre stata una forma d’arte oggetto di grande attenzione; in un primo momento, rispetto all’architettura e alla scultura, era definita minore mentre, nel corso dei secoli, ha acquisito un’importanza sempre più rilevante. Ad oggi, la pittura è sicuramente oggetto della maggiore attenzione da parte di studenti e tutti coloro che vogliono approcciare all’arte che, grazie alla pittura, riescono ad appassionarsi in maniera molto più semplice a movimenti, artisti e opere eccezionali, che hanno inevitabilmente cambiato la storia dell’arte. 

I film sui pittori da recuperare 

Anche il cinema, per definizione la forma d’arte più interdisciplinare che possa essere considerata, si è sempre appassionato al fattore artistico e alla pittura in generale; per questo motivo, è spesso stato possibile osservare film su pittori e artisti che hanno raccontato, nella formula del biopic più o meno convenzionale, la nascita di opere d’arte, la realizzazione di stilemi e movimenti artistici, oltre che la vita e la carriera di alcuni pittori eccezionali. Di seguito, dunque, viene indicata una lista dei film sui pittori da recuperare, soprattutto se si è amanti dell’arte: naturalmente, la selezione non incontra soltanto canoni qualitativi, ma anche semplicemente delle trattazioni che gli amanti della pittura troveranno utili, indipendentemente dalla qualità complessiva del prodotto. 

Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità (Julian Schnabel)

La lista dei film su pittori da recuperare se si è amanti dell’arte inizia con Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità, di Julian Schnabel. Il film in questione è velocemente diventato un vero e proprio cult per tutti gli appassionati dell’arte, che ritrovano in Vincent Van Gogh un riferimento importantissimo, sia per opere d’arte che per caratterizzazione umana e sociale. 

 

Il film, di Julian Schnabel, si avvale dell’interpretazione di Willem Dafoe, che ha ottenuto anche una candidatura nel contesto dei Premi Oscar 2019, nel ruolo di miglior attore protagonista, dopo aver vinto la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile per lo stesso motivo. 

Turner (Mike Leigh)

Di quattro anni prima, rispetto a Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità, è Turner, film del 2014 diretto da Mile Leigh e con Timothy Spall nei panni del protagonista. L’attore, fortemente apprezzato per un ruolo sicuramente non semplice, è stato premiato nel contesto di Cannes 67 con la migliore interpretazione maschile. 

 

Grazie al racconto degli ultimi 25 anni di vita di William Turner, è possibile ricostruire molto della vita e della carriera del pittore britannico che, per le sue opere e per il suo incredibile valore artistico, è stato alla base della cultura artistica romantica, impressionista e astrattista, con il noto ricorso al paesaggismo che ispirerà correnti artistiche successive: assolutamente consigliato, anche solo per questi elementi, tra i film sui pittori. 

Volevo nascondermi (Giorgio Diritti)

Si gioca in casa con Volevo nascondermi, film del 2020 diretto da Giorgio Diritti, con l’nterpretazione di Elio Germano nei panni del protagonista. Il ruolo in questione è stato tutt’altro che banale nella carriera dell’attore, che ha vinto l’Orso d’argento al Festival di Berlino 2020, poi bissato dalla vittoria come miglior attore protagonista ai David di Donatello. 

 

Il racconto effettuato è quello del pittore e scultore Antonio Ligabue, uno dei volti più importanti di sempre nel contesto artistico italiano: attraverso il contesto della povertà raccontata, a seguito della fuga dalla Svizzera, da cui è stato espulso, Volevo nascondermi permette di individuare la genesi di quella condotta artistica che ha portato Antonio Ligabue ad essere alla base della futura corrente espressionista, resa possibile attraverso la trasmissione della sua emotività in pittura. 

Frida (Julie Taymor)

Uno dei film su pittori sicuramente più celebri e simbolici che possano essere presi in esame, quando si tratta di recuperare un prodotto per amanti dell’arte, è sicuramente Frida del 2002. Il film in questione è diventato noto per l’interpretazione di Salma Hayek, nel ruolo di protagonista: l’attrice messicana è stata candidata ai Premi Oscar 2003 per il suo ruolo, con il film che ha ottenuto anche i premi per il miglior trucco e la migliore colonna sonora curata da Elliot Goldenthal. 

 

La narrazione della vita di Frida Khalo segue il libro Frida. Una biografia di Frida Khalo, realizzato da Heyden Herrera, arricchendosi anche di riferimenti pittorici alle opere dell’artista messicana, che ritornano attraverso scene in stop motion (e non solo), che rappresentano l’adattamento, su grande schermo, del materiale di Frida Khalo. 

L’ombra di Caravaggio (Michele Placido)

Vincitore dei premi David giovani e miglior acconciature nel contesto dei David di Donatello 2023, L’ombra di Caravaggio è un altro film italiano su pittori che merita di essere recuperato, soprattutto da parte di quegli amanti dell’arte che hanno sempre potuto rimanere affascinati da un artista geniale ma sovversivo, come il Caravaggio interpretato da Riccardo Scamarcio all’interno del film. La trama racconta di quella difficile condotta morale da parte del pittore che, dopo aver ucciso un uomo, è alla ricerca della clemenza di Paolo V, il quale invia un inquisitore sulle tracce dell’artista. Ad oggi, Caravaggio è uno degli esempi più noti che possano essere realizzati a proposito del rapporto tra persona e artista: anche per questo motivo, il film è assolutamente da recuperare. 

Il tormento e l’estasi (Carol Reed)

Basato sull’omonimo romanzo di Irving Stone, Il tormento e l’estasi è sicuramente uno dei più importanti film su pittori da considerare e da recuperare se si è amanti dell’arte; il soggetto trattato è quello di Michelangelo, interpretato da Charlton Heston, per cui è importante effettuare una precisazione: nel corso della sua vita, il Buonarroti si è distinto come scultore in grado di fare la storia e, soprattutto, si introdurre uno stile artistico che ha rivoluzionato l’arte rinascimentale. La sfida più grande della sua carriera, però, è stata rappresentata dalla Cappella Sistina, che l’ha visto confrontarsi con l’affresco: grazie alla presenza di personaggi come Papa Giulio II, Donato Bramante e i De Medici, il film racconta proprio di questo momento estremamente delicato. 

Il mio piede sinistro (Jim Sheridan)

Il pittore di cui si tratta all’interno del film Il mio piede sinistro è sicuramente meno noto rispetto agli altri che sono presi in considerazione in questa lista; tuttavia, grazie alla regia di Jim Sheridan (Brothers) e, soprattutto, all’interpretazione di Daniel Day-Lewis, il film in questione merita di essere recuperato. Il racconto è quello di Christy Brown, pittore e scrittore irlandese che, a causa di un grave handicap, aveva nel suo piede sinistro l’unica zona del corpo in grado di funzionare. 

 

Sulla base di questo presupposto, il film si presenta sicuramente come molto struggente e, soprattutto, capace di funzionare perfettamente nel suo intento biografico: non a caso, con la sua interpretazione, Daniel Day-Lewis si è aggiudicato il Premio Oscar 1990 per essere stato il miglior attore protagonista, mentre Brenda Ficker ha vinto nella categoria di miglior attrice non protagonista. 

La ragazza con l’orecchino di perla (Peter Webber)

Tratto dall’omonimo romanzo di Tracy Chevalier, La ragazza con l’orecchino di perla si propone sicuramente tra i migliori film su pittori, sapendo ruotare perfettamente intorno alle vicende e alla vita di Johannes Vermeer, celebre pittore olandese, nonché uno due simboli del secolo d’oro dei Paesi Bassi. L’accento fondamentale viene posto, naturalmente, sulla realizzazione del dipinto La ragazza con l’orecchino di perla, che vede Griet (interpretata da Scarlett Johannson) essere il modello principale del pittore. 

 

Come la maggior parte dei film biografici presenti in questa lista, anche La ragazza con l’orecchino di perla ha avuto un grande impatto sull’Academy, che ha destinato al film tre candidature agli Oscar, nelle categorie di migliore scenografia, migliore fotografia e migliori costumi. 

Pollock (Ed Harris)

Diretto e interpretato da Ed Harris, Pollock è un film del 2000 che costituisce l’adattamento di Pollock: an American Saga di Steven Neifeh e Gregory White Smith. Il film in questione, presentato al Festival di Venezia del 2000, rappresenta uno dei titoli meglio accolti da parte della critica, nel contesto dei biopic e dei film sull’arte, per quanto sia arrivato nelle sale italiane soltanto nel 2003.

 

Naturalmente, la figura di Jackson Pollock richiedeva un grande lavoro in termini prettamente ideologici e produttivi, soprattutto nell’ambito di una rappresentazione molto complessa sotto tutti i punti di vista; il film racconta non soltanto della vita del pittore, ma anche della sua arte e dei suoi processi creativi, nell’ambito dello stile pittorico che l’ha sempre caratterizzato, passando per materiali, simulazioni di opere e tanto altro. 

L’ultimo inquisitore (Miloš Forman)

Ultimo tra i migliori film su pittori da recuperare, soprattutto se si è amanti dell’arte, è L’ultimo inquisitore di Miloš Forman, con Javier Bardem nei panni del protagonista, Stellan Skarsgard nel ruolo di Francisco Goya e Natalie Portman all’interno del cast. Racconto sicuramente molto particolare, tanto per la scelta di rinunciare all’impianto tradizionale del biopic, quanto per la posizione assunta dal regista nei confronti dell’Inquisizione, L’ultimo inquisitore racconta di quel celebre sonno della ragione di cui Goya ha spesso parlato, non soltanto nella sua opera più celebre, ma anche in numerose testimonianze sulla brutalità della guerra.