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Recensione – Last Action Hero, di John McTiernan con Arnold Schwarzenegger

John McTiernan e Arnold Schwarzenegger, un’accoppiata che aveva funzionato perfettamente nel caposaldo dell’azione fantascientifica anni 80: Predator. Dopo sei anni i due tornano a collaborare in un’action-comedy fracassona e di tanto spirito, un film cult degli anni 90 ma non privo di difetti. Ecco la recensione di Last Action Hero, diretto da John McTiernan nel 1993.

La trama di Last Action Hero

Danny Madigan (Austin O’Brien) è un dodicenne di New York appassionato di film d’azione, il suo eroe preferito è Jack Slater (Arnold Schwarzenegger), un poliziotto di Los Angeles dalla pistola facile e dal sarcasmo pungente. Danny, che vive con la madre rimasta vedova, è talmente appassionato di Slater e del franchise di cui è protagonista (chiamato come l’eroe, ovvero semplicemente “Jack Slater”) che immagina Jack in qualsiasi contesto, persino durante una barbosa lezione di storia sull’Amleto di Shakespeare.


L’unico amico “reale” di Danny è Nick (Robert Prosky), un vecchio proiezionista che propone al giovane di visionare, in anteprima assoluta, il nuovo capitolo delle avventure di Slater, ovvero Jack Slater IV. Nick, poco prima della proiezione, dona a Danny un biglietto magico, appartenuto nientemeno che al grande illusionista Harry Houdini in persona. Il ragazzo, con un briciolo di scetticismo ed eccitato per il nuovo film, accetta il regalo: il biglietto, tuttavia, funziona e Danny si ritrova catapultato all’interno della macchina di Slater entrando, a tutti gli effetti, all’interno del film.

La recensione di Last Action Hero

Dopo il flop di Mato Grosso, John McTiernan torna con il suo sesto film a dirigere il genere che più gli è congeniale e che gli ha portato più fortuna a livello cinematografico, l’azione. L’idea alla base di Last Action Hero, scritto da Shane Black, è tanto semplice quanto efficace, quanto sarebbe bello poter incontrare dal vivo il proprio eroe e poter passare del tempo con lui? Da questo punto di vista, McTiernan fa di nuovo centro con una action-comedy completamente folle tanto nella messa in scena quanto nel soggetto di partenza. Schwarzenegger, coadiuvato dal giovane O’Brien, se la cava egregiamente nell’incarnare il prototipo del macho tutto d’un pezzo tanto caro alla Quercia Austriaca, specialmente negli anni ’80.


Muscoli, battutacce, heavy metal (con esponenti del genere ad infarcire la colonna sonora, da Megadeth a Anthrax passando per AC/DC e Alice In Chains): Last Action Hero è un omaggio, nemmeno tanto velato, al genere ma al contempo riesce anche ad essere parodistico inserendo elementi di scherno (come il Terminator 2 interpretato da Sylvester Stallone), gag che giocano sui cliché del genere (pallottole infinite, nemici che sbucano a caso dal nulla), tanti camei da altri franchise (Sharon Stone direttamente da Basic Instinct e Robert Patrick nei panni del T-1000) e soprattutto, tanta azione girata con la solita maestria dal regista di Die Hard e Predator

 

Tuttavia non tutte le ciambelle escono col buco. Nonostante una messa in scena degna di nota e un’interpretazione attoriale di tutto rispetto da parte del cast, Last Action Hero ha un grande e grosso difetto: la continuità e il ritmo della narrazione. Il film parte a razzo e rimane su ritmi altissimi per tutto il primo atto, il problema più grande si presenta nella parte centrale dell’opera che risulta troppo lunga, troppo verbosa e soprattutto poco unita con il resto del film. Un difetto non da poco che mina la credibilità di una pellicola che per un’ora abbondante aveva mostrato i muscoli, mentre nella parte centrale mostra il fianco ad un montaggio poco ispirato. John McTiernan, anni dopo, ha ammesso che il film è uscito nelle sale praticamente così com’è stato girato, appena tre settimane dopo l’ultimo wrap. Nel tentativo di rincorrere il primato del blockbuster più visto dell’estate del ’93, la Columbia/Sony commette il madornale errore (per citare Jack Slater) di distribuire un workprint, una versione non definitiva di un film che comunque riesce a divertire nonostante un’inspiegabile sezione centrale completamente anonima e poco interessante.

Dove vedere Last Action Hero in streaming

Last Action Hero, visionabile nel catalogo di TimVision, è un il classico esempio di film che poteva essere ma non è stato. Da una parte troviamo un’idea innovativa, sfruttata alla grande da un McTiernan in stato di grazia che trasforma in realtà la brillante sceneggiatura di uno Shane Black sugli scudi.

Se a questo aggiungiamo la verve del roccioso Schwarzenegger, sempre a suo agio in ruoli autoironici (come già ampiamente dimostrato in prodotti come I Gemelli, Junior e True Lies), gli innumerevoli camei , le citazioni e gli stereotipi che la pellicola offre, allora Last Action Hero riesce ad essere uno degli action movie più importanti degli anni ’90. Dall’altra parte, purtroppo, la decisione scellerata da parte di Columbia/Sony di lanciare sul mercato un prodotto praticamente senza montaggio, con un secondo atto deludente ma con una terza parte al fulmicotone, si è rivelata un inevitabile flop commerciale: con l’altissimo budget (per l’epoca) di 85 milioni di dollari, il sesto film di John McTiernan ne incassò solamente 50 al botteghino americano, macinando milioni negli anni successivi grazie al passaparola e all’home video.


La major giapponese, inoltre, ha sulla coscienza anche la finestra di lancio del prodotto, mandato in pasto agli squali la settimana successiva l’uscita di Jurassic Park, uno dei film con gli incassi più alti non solo del 1993, ma di tutti i tempi.  Con gli anni Last Action Hero è stato rivalutato anche dal grande pubblico ed elevato allo stato di piccolo cult, nonostante i difetti il film con Arnold Schwarzenegger rimane uno dei più iconici del sette volte Mister Olympia e sicuramente uno dei più importanti della carriera di John McTiernan.

Voto:
3.5/5
Data di rilascio:
Regia:
Cast:
Genere:

PRO