Cerca
Close this search box.

L’Incredibile Hulk, recensione del secondo film dei Marvel Studios con Edward Norton

Il secondo film del Marvel Cinematic Universe ha rischiato di far affondare il progetto dell’universo condiviso messo in piedi dai Marvel Studios ancor prima che prendesse quota. Ecco la recensione de L’Incredibile Hulk, film del 2008 di Louis Leterrier con Edward Norton.

La trama de L’Incredibile Hulk

L’esposizione ai raggi gamma durante un esperimento in laboratorio ha trasformato il mite scienziato Bruce Banner (Edward Norton) in un devastante mostro verde di enorme dimensioni, accecato dalla rabbia e apparentemente senza coscienza. Cinque anni dopo l’incidente, Banner trova riparo in Brasile dove lavora in segreto ad una cura per tornare alla normalità e poter quindi riabbracciare la sua amata Betty (Liv Tyler), figlia del generale dell’esercito degli Stati Uniti Thaddeus “Thunderbolt” Ross (William Hurt).

 

Ross, nel tentativo di acciuffare lo scienziato latitante, sguinzaglia il soldato d’elite Emil Blonsky (Tim Roth), un esperto militare che rintraccia Banner nelle favelas brasiliane dove quest’ultimo si nasconde da tempo. Quello che i militari non sanno è che Bruce sta cercando disperatamente di  rientrare negli Stati Uniti per poter incontrare lo scienziato chiamato “Mr Blue”, un uomo conosciuto su internet che potrebbe aiutare Banner a cacciare via la sua controparte verde una volta per tutte.

La genesi del personaggio e la recensione de L’Incredibile Hulk

Creato nel 1962 da Stan Lee e Jack Kirby, Hulk è uno dei personaggi più longevi e storici dell’immensa linea editoriale della Marvel. Incarnando alla perfezione il concetto di Dottor Jekyll e Mister Hyde di Robert Louis Stevenson, le (dis)avventure di Bruce Banner in fuga perenne da se stesso e dalla sua rabbia interiore sono ben note tanto nei fumetti quanto in televisione e al cinema. Sul grande schermo il Gigante di Giada è stato trasposto nel 2003 in Hulk di Ang Lee, un film che abbracciava decisamente il punto di vista filosofico e psicologico del personaggio a discapito dell’azione pura e semplice (che è comunque presente), in una pellicola che era più una sorta di seduta terapeutica piuttosto che un cinecomic vagamente concreto. Sul piccolo schermo invece Hulk è stato riproposto dal 1978 al 1982 nell’omonima serie tv con Bill Bixby (ad interpretare Banner) e Lou Ferrigno (nei panni di Hulk), un prodotto rimasto nel cuore e nella mente degli spettatori di tutto il mondo non solo per la fedeltà al personaggio cartaceo ma anche per le tematiche sociali che venivano ben rappresentate.

 

L’Incredibile Hulk, secondo film dei Marvel Studios uscito nel 2008, riprende in gran parte il ritornello della vecchia serie tv proponendosi, nel contempo, come una sorta di reboot del personaggio cinematograficamente parlando. Il film girato da Louis Leterrier (Scontro tra Titani), narra le gesta di un Bruce Banner braccato e perennemente in fuga, non solo dai militari che cercano di acchiapparlo per sfruttare il suo DNA come arma, ma anche (e soprattutto) da se stesso nel tentativo di controllare le sue emozioni e non trasformarsi, evitando così grandi catastrofi generate dalla rabbia incontrollata di Hulk.
Un tema che tutto sommato potrebbe anche rivelarsi interessante, se non fosse che il  film con protagonista Edward Norton riesce ad essere tremendamente umorale, dividendosi di fatto in due specifici atti non propriamente legati in maniera coesa e coerente tra loro.

 

Nel primo atto, Bruce cerca di tornare ad una vita normale fuggendo e nascondendosi, riprendendo a tutti gli effetti il ritmo e la narrazione tanto cara alla serie tv di fine anni 70. Edward Norton pare che ci abbia messo del suo a livello di scrittura (anche se non accreditato) aiutando lo sceneggiatore Zak Penn ad uno sviluppo più intimo del personaggio di Banner. Il secondo atto vede l’azione più sfrenata prendere il sopravvento, in un confronto fisico e distruttivo contro Emil Blonsky prima in versione umana e poi trasformato in Abominio nelle fasi finali della pellicola. Una girandola di avvenimenti poco interessanti e poco accattivanti, frastagliati da una messa in scena a dir poco mediocre da parte di Leterrier, un regista che si è sempre dimostrato poco più di un onesto mestierante e che si conferma tale anche nella gestione dell’azione di questo prodotto, poco credibile sotto tutti i punti di vista.

 

A partire da una computer grafica che non esalta la fisicità di Hulk, con un verde spento e delle fasce muscolari fin troppo marcate, passando dalle scene puramente action gestite in maniera grossolana da parte di un Leterrier in palese difficoltà nelle (poche) fasi più concitate del film, finendo con il comparto attoriale che si rivela palesemente annoiato  e poco ispirato da un soggetto che, sebbene sia interessante nelle intenzioni iniziali, si rivela sinceramente sonnolento nella fase centrale del lungometraggio. Nemmeno dei grossi nomi come Norton, Hurt, Roth e Liv Tyler riescono a sollevare le sorti di un film che si rivela sbagliato sotto parecchi punti di vista, figlio forse di una gestione non troppo collaborativa tra Marvel Studios e Universal Pictures, detentore dei diritti cinematografici del personaggio e distributore del prodotto al cinema.

Dove poter vedere L’Incredibile Hulk in streaming

“Hulk spacca!” è il motto del Gigante Verde, l’unica cosa che ha spaccato però è la pazienza (per non dire altro) degli spettatori con un film superficiale e borioso, dalle buone idee preliminari ma non sfruttate a dovere per colpa di una gestione scellerata delle forze messe in campo: se non fosse per la presenza del logo delle Stark Industries e qualche blanda citazione sparsa al Marvel Cinematic Universe, questo film non avrebbe senso di esistere nemmeno nell’economia dell’universo condiviso della Casa delle Idee, figurarsi come cinecomic generico. L’Incredibile Hulk, che è visionabile nel catalogo di Now Tv, è il film generalmente meno apprezzato dai fans del MCU e, probabilmente, quello più apocrifo tanto che il successivo recasting di Edward Norton a favore di Mark Ruffalo lascia indicare che il film di Louis Leterrier è stato dimenticato non solo dagli spettatori ma anche dagli addetti ai lavori.

Voto:
2/5
Andrea Barone
2/5
Andrea Boggione
2.5/5
Christian D'Avanzo
2.5/5
Alessio Minorenti
2.5/5
Paola Perri
2.5/5
Vittorio Pigini
2/5
Bruno Santini
1.5/5
Giovanni Urgnani
2/5
Sarah D'Amora
2.1/5
Data di rilascio:
Regia:
Cast:
Genere:

PRO