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La classifica di tutti i film DC dal peggiore al migliore

La classifica di tutti i cinecomic DC dal peggiore al migliore

La DC Comics è nata prima della Marvel, portando i supereroi sulle pagine dei fumetti da cui poi, nel corso degli anni, sono stati realizzati tantissimi adattamenti. Ma alla luce di questo, quali sono i cinecomic tratti dalla celebre testata che hanno saputo rappresentare al meglio l’essenza dei personaggi e la loro importante qualità?

I cinecomic della DC dal peggiore al migliore

Dopo aver realizzato classifiche come quella di tutti i classici Disney o quella di tutti i film di Ridley Scott, è adesso occasione di realizzare anche una top per i 43 film basati sugli eroi della DC, partendo dal peggiore e finendo con il migliore. Naturalmente, tocca ribadire che – al di là di ogni criterio tecnico considerato – conta sottolineare anche la componente soggettività nelle scelte ottenute: di seguito, la classifica di tutti i film DC dal peggiore al migliore.

La classifica di tutti i cinecomic DC dal peggiore al migliore

45) “Steel” (1997) di Kenneth Johnson

Il peggiore film della DC è Steel, di Keeneth Johnson. Pur essendo il primo cinecomic con protagonista un supereroe nero, l’opera ottiene l’altro primato di essere il peggiore film tratto da una testata fumettistica della DC. L’ambizione viene completamente demolita da una trama debolissima e personaggi ridicoli, ma il disastro totale lo realizza la pessima interpretazione di Shaquille O’Neal con quello che è probabilmente il costume corazzato più brutto mai realizzato in un film di supereroi.

44) “Jonah Hex” (2010) di Jimmy Hayward

Se ci fosse un modo per racchiudere in maniera perfetta la parola “anonimo“, quest’ultimo sarebbe guardare questo film. Come si faccia a distruggere l’epica e a rendere inesistente qualsiasi caratterizzazione in un soggetto western con armi steampunk in cui il protagonista è capace di comunicare con i morti è un mistero che deve ancora essere scoperto.

43) “Supergirl: La Ragazza D’Acciaio” (1984) di Jeannot Szwarc

Anche questo ha il record per aver presentato la prima protagonista donna in assoluto. Tuttavia una splendida Helen Slater e degli ottimi effetti speciali non bastano a salvare un’opera con un ritmo disastrato e la totale esclusione del rapporto di crescita tra la stessa Supergirl e gli umani, cosa che demolisce totalmente l’importanza del punto d’ispirazione che dovrebbe rappresentare. Ad aggravare le cose, il film lascia anche un orribile messaggio che afferma che la consensualità degli uomini non sia importante.

42) “La Leggenda Degli Uomini Staordinari” (2003) di  Stephen Norrington

Grande peccato che Sean Connery abbia concluso la sua carriera con uno dei più grandi sprechi degli anni 2000: riunire tutti i mostri e gli eroi storici della letteratura in un unico film aveva un grande potenziale, ma è stato sprecato per una regia piatta ed una totale incapacità di costruire una struttura che possa creare immedesimazione con gli eroi dell’opera, per non parlare degli effetti in cgi non invecchiati molto bene.

41) “Suicide Squad” (2016) di David Ayer

Al 40esimo posto, dunque parte dei peggiori film DC, c’è Suicide Squadra di David Ayer. Se i protagonisti possono ricevere l’energia dalle ottime interpretazioni grazie all’intelligenza del cast scelto, purtroppo la mancata interazione tra i personaggi crea grandi problemi con la loro evoluzione, piena anche di profonde contraddizioni. Da segnalare il rapporto tra Harley e Joker, che probabilmente verrà ricordato come una delle peggiori trasposizioni di una coppia di sempre, specialmente in dei momenti in cui un assassino criminale psicopatico viene fatto passare come un eroe.

40) “Birds Of Prey E La Fantasmagorica Rinascita di Harley Quinn” (2020) di Cathy Yan

Le ottime sequenze d’azione e l’impegno sentito delle attrici coinvolte non bastano a salvare un’opera che vuole esprimere l’emancipazione femminile… senza però mai mostrare il percorso della protagonista che l’ha portata ad essere realmente emancipata, mostrando piuttosto la debolezza di Harley Quinn nel riuscire a reggere un film da sola. Il modo in cui le altre eroine incontrano quest’ultima appare forzato, in una manciata di scene che spesso appaiono quasi casuali (fatta eccezione dell’evoluzione di Cassandra).

39) “Il Ritorno Del Mostro Della Palude” (1989) di Jim Wynorski

L’assenza di Craven alla regia si sente parecchio, per un’opera che non vuole scimmiottare il film precedente ma finisce comunque per apparire un semplice “more of the same” senza riuscire ad eguagliare le atmosfere inquietanti, sostituite da una bizzarra atmosfera sopra le righe che almeno riesce ad intrattenere pur proseguendo con debolezza in un b-movie non molto diverso dagli standard.

38) “Superman III” (1983) di Richard Lester

Se le scene con Superman, tra cui lo splendido scontro tra la sua versione cattiva e la sua versione buona, appaiono suggestive, il problema è una visione autoriale completamente senza freni: Richard Lester è così ossessionato dalla comicità che fa diventare il personaggio Richard Pryor il protagonista del film, dimenticandosi più volte di raccontare lo stesso Superman. L’ottima interpretazione di Pryor tira fuori degli elementi divertenti ed anche satirici che danno originalità al film, ma esprimono allo stesso tempo una forte mancanza di equilibrio tra due impostazioni diversi tra loro.

37) “Catwoman” (2004) di Pitof

Pur essendo probabilmente l’adattamento più infedele mai realizzato in casa DC (la protagonista non abita nemmeno a Gotham), l’opera presenta degli spunti che hanno potenziale, come la critica al disprezzo per la vecchiaia femminile e la mancata accettazione di quest’ultima, ma soprattutto una protagonista che risveglia la sua sicurezza dopo tante paure e sfruttamenti, ben espresse da un’ottima Halle Berry. Tali elementi rendono il film meno osceno di come fu accolto all’epoca, ma questi non vengono sfruttati a pieno a causa di una pessima regia e di un pessimo montaggio. Inoltre è meglio evitare di commentare il discutibile costume della supereroina.

36) “Lanterna Verde” (2011) di Martin Campbell

Prodotto contestatissimo, il Lanterna Verde di Martin Campbell trova spazio nella classifica di tutti i film DC al 34esimo posto. Pur avendo un’impostazione visiva interessante (escludendo la tuta in CGI) grazie alla gestione di Lawrence, l’opera soffre di una narrazione squilibrata che è causata da tempi allungati mischiati a situazioni in cui tutto viene risolto in maniera frettolosa, a cominciare dalle strane reazioni umane in cui il protagonista accoglie in maniera tranquilla l’esistenza di alieni. Il concetto della paura, unito alla buona interpretazione del cast, è ciò che rende più umano il film, ma si sarebbe potuto fare molto di più.

35) “Superman IV” (1987) di Sidney J. Furie

Gli effetti speciali troppo vecchi anche per l’epoca, frutto di un budget non all’altezza che ha anche causato eccessivi tagli i quali hanno tolto molte scene interessanti, rendono il quarto capitolo della saga con Reeve pieno di problemi. Tuttavia l’opera offre una visione del personaggio particolare attraverso una delicata rappresentazione pacifista ed un coraggioso schieramento per quanto riguarda la guerra fredda, anticipando prese di posizione che poi finiranno nella Marvel cinematografica molti anni dopo.

34) “Shazam! Furia Degli Dei” (2023) di David F. Sandberg

Un’opera standard ed adagiata su sé stessa, ma che ritrova interesse con una voglia giocosa e spensierata di divertire il pubblico attraverso gag simpatiche e delle villain carismatiche. L’opera migliora soprattutto nella seconda parte, in cui viene affrontato il concetto di forza interiore che può essere degna di quella di una divinità. Peccato che il concetto di adolescenza con i superpoteri venga sacrificato in diversi punti, togliendo la freschezza che aveva il primo capitolo.

33) “The Flash” (2023) di Andy Muschietti

Anche il film sul velocista scarlatto è penalizzato da un utilizzo degli effetti visivi spesso inaccettabili per un blockbuster costato così tanto, ma l’opera pecca anche di una struttura molto superficiale che ha una totale mancanza di equilibrio tra dramma e comicità. Tuttavia il percorso di Flash che deve imparare ad andare avanti ed a metabolizzare un lutto che lo ha tormentato per anni è molto interessante e, nonostante i già citati pessimi effetti, ci sono dei momenti che sanno essere divertenti nell’azione, specialmente quando si vedono in scena il Batman di Michael Keaton e Supergirl di Shasha Calle, i quali però avrebbero meritato molto più approfondimento.

32) “Justice League” (2017) di Joss Whedon e Zack Snyder

Il film, che di Zack Snyder ha solo 40 minuti, non è un disastro e le aggiunte di Joss Whedon non appaiono campate per aria, poiché i suoi dialoghi tra personaggi sono intelligenti (specialmente i dubbi di Wonder Woman) e diverse gag simpatiche e coerenti con l’interazione del gruppo. Tuttavia diverse sequenze sarebbero dovute essere approfondite di più e gli effetti visivi, realizzati in grande frettolosità a causa della Warner che ha imposto di rifare il film in pochi mesi, tolgono all’opera l’aria epica che avrebbe dovuto avere nonostante quest’ultima, nel complesso, riesca ad intrattenere.

31) “Wonder Woman 1984” (2020) di Patty Jenkins

Il film è interessante per il forte attacco all’America reaganiana, denunciando l’ossessione dell’apparenza e dell’idea che accumulare e possedere sia l’unico modo per avere dignità. Oltre a ciò, il personaggio di Barbara, il quale da vittima della sua insicurezza passa ad essere una carnefice facendosi corrompere dal potere, appare coinvolgente, così come il dolore di Diana e la sua incapacità di accettare la morte di Steve. La piatta regia di Patty Jenkins è il punto debole principale dell’opera, così come una carenza di ritmo e numerose incongruenze non solo con gli altri film del DCEU, ma anche con lo stesso primo capitolo. Tuttavia la grande ambizione con cui parte di base, attraverso diversi elementi interessanti, sono sufficienti a salvarlo

30) “Batman Forever” (1995) di Joel Schumacher

Superato il primo scoglio di quelli che potrebbero essere definiti i peggiori film DC, ci si avvicina alle zone alte con la 30esima posizione di Batman Forever. Nonostante dei villain fin troppo bidimensionali (in particolare Due Facce che è la copia di Joker), ed una caratterizzazione di Batman sacrificata al divertimento, il rapporto tra quest’ultimo e Robin, ma soprattutto l’elegante messa in scena di Schumacher, il quale spesso realizza dei quadri di esplosione pop molto interessanti, il risultato finale diverte. Peccato per la performance di Val Kilmer che rovina alcuni dei momenti più importanti del film, mentre Jim Carrey riesce a dare un tocco esilarante ad un Enigmista che in altri casi apparirebbe piatto.

29) “Black Adam” (2022) di Jaume Collet-Serra

Al 29esimo posto tra tutti i film DC c’è Black Adam di Jaume Collet-Serra. Ciò che rende interessante l’opera è l’ambiguità che si pone per quanto riguarda l’etica dei supereroi, con un continuo contrasto tra chi decide di uccidere e chi invece decide di essere più magnanimo, evitando di schierarsi in maniera assolutista e creando un’interessante prospettiva per l’influenza che potrebbe avere il personaggio con il suo arrivo (nonostante i sequel cancellati). Tuttavia la difficoltà di mantenere comicità e serietà contemporaneamente si fa sentire, così come avrebbero dovuto scrivere più dialoghi per diversi membri della Justice Society e creare un’antagonista meno banale.

28) “Superman Returns” (2006) di Bryan Singer

L’eccessivo citazionismo ed attaccamento ai film di Richard Donner impedisce al film di dare un rilancio al personaggio senza apparire vecchio in diversi momenti, tuttavia è interessante il distacco con la Terra che logora Superman e soprattutto Clark Kent, così come è intelligente la modernità con cui è trattato Lex Luthor, qui molto più spietato e freddo. Inoltre la regia toglie il fiato in diversi momenti che appaiono estremamente spettacolari ed ottimamente gestiti per quanto riguarda la tensione.

27) “Constantine” (2005) di Francis Lawrence

Il carisma di Keanu Reeves, accompagnato da uno splendido cast, è integrato in un’intrigante avventura paranormale con scene demoniache che rimangono impresse ed un interessante evoluzione del protagonista per quanto riguarda la sua lotta per l’espiazione dei peccati. Da segnalare Lucifero interpretato da uno splendido Peter Stormare, il quale regala una delle migliori versioni sul personaggio che siano state fatte nel cinema moderno.

26) “Teen Titans Go: Il Film” (2018) di Peter Rida Michail e Aaron Horvath

Di certo è destinato principalmente ai bambini, ma i creatori del film si sono sbizzarriti con easter egg satirici sul panorama dei cinecomic odierni, creando una parodia divertente con personaggi molto simpatici, pur attenendosi all’impostazione narrativa standard delle serie animate occidentali.

25) “Batman: Il Film” (1966) di Leslie H. Martinson

L’opera cinematografica non ha la stessa intensità dei migliori episodi della serie TV che erano caratterizzati da messaggi ottimi per il grande pubblico, ma l’atmosfera continuamente divertita retta sulle ottime performance dei personaggi e degli elementi comunque interessanti, come per esempio il rapporto tra Bruce Wayne è Catwoman, rendono il film un ritratto della cultura pop dell’epoca assolutamente ricco di intrattenimento. 25esima posizione e ideale punto centrale nella lista di tutti i film DC per il prodotto di Leslie H. Martinson. 

24) “DC League of Super-Pets” (2022) Jared Stern

La Warner Bros Animation tira fuori non solo un film divertente, ma anche spettacolare nonostante i protagonisti siano degli animali parlanti a fianco di una versione simpatica della Justice League. Le citazioni fumettistiche sono esilaranti, ma ciò che riesce a rendere il film molto gradevole è la contrapposizione intelligente tra gli animali ed i loro padroni, mostrando che si può valere il proprio coraggio in molti altri modi dando molta importanza al gioco di squadra in uno spettacolo che può far passare una serata in allegria.

23) “Shazam!” (2019) di David F. Sandberg

Pur avendo un’impostazione registica abbastanza banale (fatta eccezione per alcune sequenze) e degli effetti visivi non molto convincenti, l’originalità creata dai protagonisti adolescenti, dando all’opera un pizzico molto fanciullesco, crea un’atmosfera davvero accogliente. Le dinamiche familiari sono molto piacevoli, ma ancora di più quando viene esaltata l’importanza della famiglia che va al di là dei legami sanguigni, creando anche un concetto che mostra che chiunque, se vuole, può essere un supereroe, dando vita a quello che nel complesso è un bel film per ragazzi.

22) “Batman & Robin” (1997) di Joel Schumacher

Non è esente da difetti a causa del pessimo personaggio di Batgirl e dell’interpretazione di George Clooney estremamente discutibile, ma la mano di Schumacher crea un film diverso dagli standard dei cinecomic, attraverso i suoi omaggi al Batman di Adam West che vengono contestualizzati e resi nuovamente moderni, con degli spunti creativi che fanno sembrare l’opera un cartone animato vivente. Eppure, in questa follia colorata, il film si prende comunque il tempo di espandere i personaggi, con l’ego di Batman che allontana le persone, il bellissimo rapporto con Alfred e la tragedia di Mr. Freeze che riprende il soggetto di Paul Dini pur mantenendo una performance camp, creando un risultato che omaggia il passato ma abbraccia anche l’evoluzione.

21) “Il Mostro Della Palude” (1982) di Wes Craven

Il maestro della paura realizza un’opera con un’atmosfera estremamente intrigante, dando alla figura di Swamp Thing un aurea che funge da ponte tra la contestualizzazione dell’autore ed il concetto di mostro lanciato dal Frankenstein di James Whale, cercando umanità in quelle macerie di palude umane rese credibili dallo splendido trucco di Tony Marrero. Tra le numerose trasposizioni della DC, questa è la prima di genere horror ad essere realizzata.

20) “Superman And The Mole Men” (1951) di Lee Sholem

La 20esima posizione nella lista dei film DC appartiene a Superman And The Mole Man, del 1951. A proposito di primati, adesso si parla del primo lungometraggio cinematografico basato su un fumetto in assoluto, nonché uno dei primi lungometraggi che, nella fantascienza, crea una forte contrapposizione tra gli alieni, ritratti come innocenti, e gli esseri umani, ritratti come mostri. L’incredibile attacco all’America conservatrice, paragonata addirittura al nazismo di Hitler, crea un’opera pessimistica sul futuro dell’uomo ma che risulta ancora oggi estremamente intelligente ed attuale.

19) “Superman II” (1980) di Richard Donner

Un’opera innovativa all’epoca della sua uscita, mostrando un dualismo di Superman in conflitto tra la sua ricerca di umanità e la sua eredità kryptoniana. Quest’ultimo è un concetto che colpisce molto attraverso l’ideologia di speranza non data solamente con il punto di riferimento che dovrebbe essere il protagonista, ma anche con la speranza delle nuove generazioni future che impareranno l’importanza del sacrificio. La posizione in questione, 19esima nella lista di tutti i film DC, è occupata soprattutto perché si sta parlando della director’s cut di Richard Donner, altrimenti il montaggio cinematografico sarebbe finito più in basso.

18) “Wonder Woman” (2017) di Patty Jenkins

La gigantesca accoglienza internazionale generata dal primo cinecomic con protagonista una donna è assolutamente meritata, grazie al rilancio moderno di una dea che si ritrova catapultata nel mondo degli uomini, imparando il concetto del credere in un’ideale migliore senza lasciarsi sopraffare dalla brutalità del mondo. Inoltre l’opera non appare nemmeno scontata, prendendosi delle scelte coraggiose rappresentate soprattutto dal destino di Steve. Le sequenze d’azione nelle trincee sono molto creative e l’equilibrio tra serietà e spensieratezza viene rispettato bene.

17) “LEGO Batman: Il Film” (2017) di Chris McKay

L’intelligenza con cui il lungometraggio riesce ad essere una perfetta parodia dell’uomo pipistrello ed a riuscire a mantenere l’essenza della tragedia del personaggio allo stesso tempo è impressionante. La solitudine di Batman, condannato a non vedere nessuno se non sé stesso, è mischiata con delle gag che omaggiano l’intera storia fumettistica e cinematografica della sua figura in modo esilarante e coinvolgente, crando uno dei prodotti più belli finanziati dalla Warner Bros Animation negli ultimi anni.

16) “Aquaman” (2018) di James Wan

La straordinaria messinscena di James Wan travolge nell’azione, attraverso guizzi registici intensi che non si risparmiano nemmeno in colpi sanguinolenti ritratti con movimenti di macchina da presa che fanno avvertire ogni singolo impatto tra i personaggi. La crescita di Arthur, la quale riprende il concetto di ré Artù accompagnato dal dubbio della propria esistenza come supereroe, è ritratta attraverso la resurrezione del mito greco che l’autore riporta nel cinema moderno, aiutati da effetti visivi che sono ormai subito invecchiati a causa dell’uscita di “Avatar: La Via Dell’Acqua“, ma non per questo poco pregevoli. 

15) “V Per Vendetta” (2005) di James McTeigue

Dell’universo DC è anche V Per Vendetta, che trova spazio al 15esimo posto nella lista di tutti i film DC, che non considerano soltanto il DC Extended Universe ma anche gli altri prodotti presentati. Uno straordinario trattato audiovisivo sull’importanza della ribellione contro la dittatura, creando una divinizzazione della mente umana per sempre resistente contro le angherie dei potenti. V è probabilmente uno dei giustizieri più celebri che siano stati inseriti nella settima arte, il cui inneggio alla cultura contro la censura causata dall’omologazione dalla politica, rappresentato dal concetto che la sua figura è possibile in tutte le persone viventi, gli danno un fascino meraviglioso.

14) “Batman v Superman: Dawn Of Justice” (2016) di Zack Snyder

La destrutturazione del personaggio di Superman, messo in bilico tra la sua divinità e la sua umanità, è pregevole in un contesto in cui una figura ultraterrena non può essere onnipotente se misericordiosa e viceversa. I dubbi di un dio si contrappongono ai dubbi dell’uomo, rappresentato da Batman, il quale non vede più speranza nell’umanità e si abbandona in una reazione disperata e priva di fiducia finché la verità non gli si aprirà di fronte ai suoi occhi. L’approfondimento intenso dei personaggi e la straordinaria regia rendono quest’opera un risultato pregevole soprattutto nella versione integrale.

13) “Batman” (1989) di Tim Burton

Il modo in cui Gotham diventa una figura astratta fagocitata dal male è incredibile, attraverso atmosfere noir e grottesche che richiamano a capolavori come “Metropolis“. Tutto ciò crea uno straordinario fascino dell’oscurità, amalgamata da luci e ombre del personaggio di Batman che può essere distinto nel vuoto della città solo da chi vede oltre le apparenze, diversamente dal Joker che invece è estremamente concentrato dall’importanza delle sue apparenze, i cui colori nascondono soltanto una macabra morte. L’ambiguità del bene e del male rappresentata dai due personaggi è uno dei dualismi più intensi che si siano sentiti in un cinecomic.

12) “Batman Begins” (2005) di Christopher Nolan

Molto curioso il fatto che l’opera di Nolan sia uscita nello stesso anno di “V Per Vendetta”, dal momento che anche quest’ultima ricrea un’ideale forte rappresentato dalla volontà di un solo uomo di essere il punto di riferimento contro una città estremamente corrotta. La rivoluzione dell’autore viene lanciata dall’inserimento del contesto realistico nella figura del supereroe, la cui paura del personaggio viene trasformata nella forza della liberazione interiore contro chi, nell’umanità, non ci crede più ormai.

11) “Zack Snyder’s Justice League” (2021) di Zack Snyder

Dopo aver considerato, nella parte più bassa della classifica dei film DC, l’opera di Jess Whedon, è ora il turno della Zack Snyder’s Justice League, nelle parti alte della lista dei film in questione. Diversamente dalle versioni integrali menzionate, questo nuovo montaggio trasforma l’opera in un film completamente diverso (242 minuti girati dal regista contro i 40 originali). Il risultato è il concetto supereroistico trasposto in omaggi visivi alla poetica di Peter Jackson (con tutte le problematiche visive del film precedente completamente risolte e ribaltate), mentre i personaggi affrontano delle straordinarie lotte interiori per esorcizzare i problemi che hanno loro stessi trasformandosi definitivamente negli eroi che manderanno avanti il mondo, come la speranza di Superman rinata finalmente in tutto il gruppo.

10) “Batman: La Maschera Del Fantasma” (1993) di Bruce Timm ed Eric Radomski

Al decimo posto e tra i migliori film DC c’è Batman: La Maschera del Fantasma di Bruce Time ed Eric Radomski. Il film animato realizza una delle rappresentazioni più mature che siano mai partorite dalla DC, con un Bruce Wayne apparentemente condannato a soffrire per l’eternità a causa dell’impossibilità di trovare la pace interiore. Geniale è l’ambiguità di rappresentare la lotta del crimine come frutto di una mancata possibilità di avere una vita normale in una realtà che sembra precipitarsi in un vuoto infinito, poiché l’umanità non riesce a tirarsi fuori dai rancori del passato, con un’evoluzione tragicamente contaminata nel non andare mai avanti.

9) “Superman” (1978) di Richard Donner

Il primo film che non solo ha dimostrato al mondo che l’uomo è capace di volare, ma che dietro a qualsiasi maschera sociale possono essere nascoste delle straordinarie capacità in grado di farci compiere le azioni più importanti. Gli effetti speciali, per l’epoca rivoluzionari, reggono ancora incredibilmente i segni del tempo, così come i personaggi riescono ancora a scaldare i cuori. Non è un caso che questo classico sia usato ancora da molti cineasti come importante modello da prendere cui esempio quando si vuole realizzare un nuovo cinecomic.

8) “L’Uomo D’Acciaio” (2013) di Zack Snyder

La perdita di umanità causata dal progresso della tecnologia di Krypton viene riacquistata da Superman in una splendida connessione con la sua nuova Terra, la quale rappresentazione del tutt’uno con essa prende spunto dal cinema di Terrence Malick. Tale filosofia, che si unisce ad un concetto cristologico del personaggio, ritrae la difficoltà di portare una responsabilità così forte sulle proprie spalle e mai così tanta immedesimazione aveva avvolto l’anima del supereroe kryptoniano come in quest’opera. Ottavo posto nella classifica di tutti i film della DC certamente meritato. 

7) “Il Cavaliere Oscuro: Il Ritorno” (2012) di Christopher Nolan

La forza di volontà di Batman ritratta nel finale della celebre trilogia è capace di esaltare al massimo la figura di un eroe che risorge due volte dalle proprie ceneri, ritrovando la vita nella possibilità di metterla a rischio per un bene superiore, facendo risvegliare gli abitanti di Gotham e mostrando il totale fallimento dell’anarchia, ormai ritratta da Nolan come un inutile strumento fine a sé stesso sfruttato solo a vantaggio delle bestie.

6) “Watchmen” (2009) di Zack Snyder

La migliore trasposizione in assoluto delle opere di Alan Moore viene realizzata in un’esperimento shot for shot, in cui le vignette fumettistiche diventano inquadrature cinematografiche identiche ma che non smettono di esprimere la poetica dell’autore, il quale paragona l’importanza dell’aiutare le persone alla più grande estasi del corpo umano, rappresentato nella totale libertà sessuale in un mondo controverso dove nessuno riesce a mantenere intatta la propria innocenza.

5) “The Suicide Squad: Missione Suicida” (2021) di James Gunn

Quinto posto nella classifica di tutti i film della DC per The Suicide Squad di James Gunn. Anche qui cinema e fumetto trovano la loro totale sinergia, mostrando l’importanza delle immagini che sono capaci di trasformare la violenza in liberazione psicologica e viceversa, in un affresco dove i personaggi devono continuare a sguazzare nel fango distinguendo i loro tratti umani migliori dalla costrizione della sporcizia in cui sono immersi. Le straordinarie sequenze visive accompagnano questo messaggio politico di Gunn in cui distrugge totalmente l’America, ricordando al pubblico tutti gli sfruttamenti che quest’ultima fa, divenendo un altro specchio dei dittatori nei paesi del terzo mondo.

4) “The Batman” (2022) di Matt Reeves

Al quarto posto e nelle zone altissime della classifica di tutti i film DC c’è The Batman di Matt Reeves. L’idea geniale di trasformare le atmosfere da detective di Batman in un thriller alla David Fincher si sono rivelate estremamente vincenti, con una tecnica registica di notevole impatto che fa sentire tutto il dolore ricevuto dall’Uomo Pipistrello che si aggira durante la notte e prima dell’alba. Proprio quest’alba è una metafora della lenta crescita di Batman, il quale è rappresentato come un simbolo che può essere percepito solamente in base alla scelta che si decide di assumere, distinguendo la distruzione reazionaria e vendicativa dall’idea di fare ciò che è giusto per il mondo lottando fino alla fine.

3) “Batman: Il Ritorno” (1992) di Tim Burton

Gradino più basto del podio tra i migliori film della DC per Batman: Il ritorno di Tim Burton. In questo cinecomic unico che rappresenta Gotham in una mente espressionista, il volto dell’eroe viene immerso in una figura solitaria, messa in disparte proprio perché unico ritratto positivo in una condanna della società dove la bontà fatica ad emergere. La stessa maschera di Batman viene vista come unico modo in cui può sfogare il suo vero io, non distinguendo più il freak dall’uomo, mentre tutti gli altri emarginati si abbandonano alla distruzione perché non possono fare altro che trasformare la loro rabbia contro l’abbandono e la sottomisione nella violenza più totale.

2) “Joker” (2019) di Todd Phillips

Al secondo posto tra i migliori film della DC non poteva che trovare spazio il Joker di Todd Phillips. Il concetto di portare il cinema di Martin Scorsese, catapultando il grande pubblico in una tipologia narrativa completamente sconosciuta nei blockbuster, è probabilmente una delle idee più coraggiose che siano mai state affrontare nel genere. Ma al di là della genialità del soggetto, la rappresentazione della nascita di Joker, il quale si autoconvince che l’unico modo per rimanere impresso nel mondo sia attraverso lo scatenare il caos dopo una vita rappresentata ad essere ignorato, ha creato una rielaborazione del personaggio perfetta in un’origin story estremamente profonda e distruttiva.

1) “Il Cavaliere Oscuro” (2008) di Christopher Nolan

Si arriva al momento fatidico: qual è il miglior film di sempre nella classifica tra tutti i film della DC? Al primo posto non poteva non finire questo film in cui la rappresentazione dell’eroe trova la sua essenza definitiva. Qui l’autore inserisce la contrapposizione perfetta tra gli ideali di giustizia e l’abbandono totale agli istinti animali degli uomini. In un mondo dove un clown del crimine cerca di scatenare la follia per dimostrare che l’uomo ritrova la sua vera natura soltanto nella totale violenza, Batman vuole dimostrare che, fin dove si ha una scelta, c’è sempre la possibilità di rimediare in un ritratto sociopolitico che è uno dei più delicati e spettacolari che si siano mai visti in un blockbuster americano.