Star Trek (noto anche come Star Trek XI) è un film reboot e una sorta di prosecuzione lineare del noto franchise omonimo nato negli anni ’60. Il film del 2009 è diretto dal regista J. J. Abrams ed è l’undicesima pellicola della serie cinematografica del brand di Star Trek, celebre anche sul piccolo schermo grazie alla serie originale d’esordio. La pellicola ha avuto due seguiti: Star Trek Into Darkness e Star Trek Beyond. All’interno dell’articolo, la trama e la recensione del film Star Trek del 2009, diretto da J. J. Abrams.
La trama di Star Trek, reboot diretto da J. J. Abrams
In un futuro lontano, il giovane Kirk viene reclutato dal capitano Pike nell’Accademia della Flotta Stellare. Durante i suoi anni di addestramento il ragazzo fa la conoscenza di Spock, un ragazzo proveniente dal pianeta Vulcano. Fra i due non sembra correre buon sangue, ma saranno costretti a collaborare davanti ad una situazione di emergenza a bordo della nave USS Enterprise: La minaccia di Nero. Il Pianeta Vulcano, di cui è originario Spock, viene attaccato da Nero. Nell’attacco muore la madre del giovane vulcaniano.
L’incidente provoca una reazione emotiva del ragazzo, che fino a quel momento si era dimostrato sempre razionale e avverso alla manifestazione dei sentimenti “umani”. Non ritenendosi (per questo) più idoneo a svolgere le sue mansioni sulla nave, Spock lascia l’incarico di Primo Ufficiale al suo avversario Kirk. Quest’ultimo dovrà cercare di fronteggiare il problema di Nero per ovviare a una catastrofe sul pianeta Terra. L’incontro di una “vecchia conoscenza” potrebbe rivelarsi utile per sconfiggere l’incombente minaccia e per sollecitare il gioco di squadra fra i membri dell’equipaggio.
La recensione di Star Trek, reboot diretto da J. J. Abrams
Il reboot di Star Trek diretto da J. J. Abrams è ritenuto da sempre un ottimo film di fantascienza e di intrattenimento, nonché una degna prosecuzione del celebre franchise. Sopra ogni cosa, va detto, questo film mostra la nascita di un’amicizia secolare (una bromance) fra i personaggi di Kirk del pianeta Terra e Spock del pianeta Vulcano, raccontata e ridimensionata per un pubblico di nuova generazione. A tal proposito non si può non fare una menzione speciale alle interpretazioni convincenti dei due attori Chris Pine e Zachary Quinto, che incarnano sapientemente i loro ruoli.
La sceneggiatura del film si muove efficacemente fra diversi generi cinematografici: commedia, avventura, azione e dramma, a cui viene sovrapposta la componente fantascientifica della ricerca nello spazio sconfinato alla scoperta di nuovi pianeti ed entità. Ma ciò che colpisce maggiormente è l’introspezione psicologica sui personaggi. Si evidenzia particolarmente il lavoro effettuato su Spock, e il suo background familiare che lascia spazio a riflessioni su più temi, tra cui la discriminazione razziale e il bullismo. In tal senso sembra quasi che il focus della pellicola sia su di lui, più che su Kirk (il quale ricopre ufficialmente il ruolo di leader).
La regia di J. J. Abrams si concede alcuni guizzi creativi, non solo nei momenti action ma anche in diverse scene di dialogo. D’altronde è proprio qui che nasce il suo noto marchio visivo dei Lens Flares (letteralmente “riflessi sull’obiettivo”), che di qui in poi utilizzerà in tutti i suoi progetti. L’elemento registico appena citato, si sottolinea, ricorre molto spesso e rischia di infastidire lo spettatore qualora l’occhio non riesca ad abituarsi. Il design della USS Enterprise è magniloquente e sfavillante, e non si fa fatica a distinguere i diversi membri della crew, ognuno con una sua caratterizzazione. Star Trek del 2009 si conferma un ottimo reboot e un buon inizio di trilogia, una visione divertente e coinvolgente, con un’inaspettata apertura verso elementi emotivi e spunti di riflessione che vengono il più delle volte tralasciati all’interno del Cinema commerciale o di mero intrattenimento.
