Nuovo appuntamento con l’approfondimento sulle piattaforme streaming, una rubrica che ha l’obiettivo di consigliare, non recensire, 5 film a prescindere dal loro genere, dalla loro durata e dall’anno d’uscita con un nuovo articolo ogni settimana, ciascuno inerente ad una diversa piattaforma. Oggi è il turno di Amazon Prime Video. Di seguito, ecco i 5 titoli di marzo 2023.
5) Magnolia – Paul Thomas Anderson (1999)
Presentato in anteprima alla 50esima edizione del Festival Internazionale Del Cinema Di Berlino – dove si è aggiudicato l’Orso D’Oro per il Miglior Film – Magnolia ha poi ottenuto tre candidature agli Oscar del 2000 per Miglior Canzone, Migliore Sceneggiatura Originale e Miglior Attore Non Protagonista con Tom Cruise. Nonostante il buon successo sia di pubblico che di botteghino, la critica si è invece parzialmente divisa, con molti che hanno considerato il film vuoto e pretenzioso.
Anderson, che ai tempi era ancora un regista alle prime armi, nonostante avesse già girato un film meraviglioso come Boogie Nights, vuole certamente sorprendere, dimostrare chi è e quanto vale, fondandosi sulla enorme ed evidente ispirazione di tutto il suo cinema ma di quest’opera in primis, ovvero Robert Altman. Si tratta infatti di un film corale, di più storie che si intrecciano con San Fernando Valley come minimo comune denominatore. Ha certamente dei difetti e non rientra tra i suoi lavori migliori, ma quando parliamo di Paul Thomas Anderson ci dobbiamo rendere conto del suo peso specifico ed un film del genere potrebbe essere ritenuto minore solo all’interno di una filmografia come la sua, motivo per cui consigliarlo resta imprescendibile.
4) Argentina, 1985 – Santiago Mitre (2022)
Fresco vincitore del premio per il Miglior Film Straniero agli 80esimi Golden Globes e candidato agli Oscar nella categoria per il Miglior Film Internazionale, Argentina 1985 è senza dubbio uno dei migliori film di questa stagione dei premi. Presentato in anteprima in concorso alla 79esima Mostra Internazionale D’Arte Cinematografica Di Venezia, il film di Santiago Mitre racconta la storia del processo contro i capi della Giunta Militare Argentina, addirittura contro lo stesso presidente Videla.
Un processo d’importanza assoluta nella storia del paese ma anche di tutto il mondo, vista la sua importanza e tematica, dato che si tratta di veri e propri crimini contro l’umanità e la questione dei cosiddetti desaparecidos. Un film girato con grande mano da Mitre e che vede spiccare, tra le svariate ottime interpretazioni, quella di Ricardo Darìn, grande attore argentino che aveva già collaborato con Mitre nel 2017 per un altro ottimo film, Il Presidente. Difficilmente riuscirà a portarsi a casa la statuetta domenica notte per gli Academy Awards, ma merita di sicuro la visione.
3) La La Land – Damien Chazelle (2016)
A proposito di Oscar, un assoluto instant cult ed uno dei film che ha segnato le ultime edizioni di questo premio è senza dubbio La La Land, che agli 89esimi Academy Awards ottenne addirittura 14 candidature, eguagliando il record di Eva Contro Eva di Joseph L. Mankiewicz e di Titanic di James Cameron, riuscendo a portarsi a casa 6 statuette, tra cui quella per la Miglior Regia (con cui Chazelle è diventato il più giovane vincitore del premio). L’edizione fu poi segnata dal clamoroso errore nel momento di decretare il vincitore del premio per il Miglior Film, che fu poi assegnato al comunque ottimo Moonlight di Barry Jenkins.
Anche questo film fu presentato in anteprima a Venezia, in occasione della 73esima edizione della Mostra Internazionale D’Arte Cinematografica, dove Emma Stone vinse la Coppa Volpi per la Migliore Interpretazione Femminile. Dopo l’ottimo Whiplash, Damien Chazelle dimostra qui il suo assoluto talento ed il suo grande amore per il cinema e per il Jazz, raccontando una storia che ha sì dei problemi, sopra cui però si può perfettamente soprassedere, lasciandosi ammaliare da una storia che, nel bene o nel male, non lascerà di certo indifferenti. D’altronde, un film che si apre con un piano sequenza come quello in autostrada, non può non merita una visione da parte di tutti gli amanti del cinema e non.
2) Il Grande Lebowski – Joel Coen, Ethan Coen (1998)
Parlando di Cult, uno dei più grandi della storia è certamente Il Grande Lebowski, un film che ha fatto la storia del cinema ed è ormai entrato nell’immaginario collettivo non solo per delle battute a dir poco indimenticabili, per le interpretazioni gigantesche dei vari Jeff Bridges, john Goodman, Steve Buscemi, John Turturro e Julienne Moore e momenti onirici ma, ovviamente, anche per la sua assoluta qualità, diventato indubbiamente uno dei più grandi successi ma anche uno dei lavori migliori dei Fratelli Coen. Il film fu presentato in anteprima al Sundance Film Festival del 1998 ed un mese dopo al Festival Internazionale Del Cinema Di Berlino, per poi essere distribuito in tutto il mondo ed incassare 46,7 milioni di dollari, a fronte di 15 milioni di budget. Il film ha anche avuto uno spin-off, Jesus Rolls, diretto ed intepretato da John Turturro che, però, è assolutamente trascurabile. Il Grande Lebowski è invece tutt’altro che trascurabile, si tratta di un film imprescendibile che tutti devono vedere almeno una volta nella vita, da qui la sua presenza tra i 5 titoli da vedere su Amazon Prime Video a marzo 2023.
1) Sir Gaiwan E Il Cavaliere Verde – David Lowery (2021)
Sir Gaiwan E Il Cavaliere Verde è uno dei film più belli ed interessanti degli ultimi anni che, però, sembra abbiano visto davvero in pochi. Distribuito in Italia direttamente su Amazon Prime Video senza una distribuzione in sala, il film di David Lowery è uno di quei film che si possono tranquillamente portare come esempio per dimostrare l’assoluta importanza dell’esperienza cinematografica, della sala, per apprezzare al meglio un’opera che è stata concepita proprio per essere vista su grande schermo.
Il film, che doveva essere presentato in anteprima al South By Soutwest Film Festival del 2020, fu poi bloccato per via della pandemia per poi essere distribuito nella sale americane un anno dopo dalla A24, una delle case di produzione e distribuzione più importanti degli ultimi anni, fondata solamente nel 2012 ma che ha già un peso specifico importante all’interno dell’industria cinematografica. La pellicola si ispira al poema cavalleresco omonimo del XIV secolo ed ha come protagonista il bravissimo Dev Patel. Un film molto particolare, probabilmente non in linea con i gusti generali del pubblico ma che era impossibile non consigliare per il suo spessore artistico.
