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I Migliori Film Horror da vedere in streaming a marzo 2023

The head hunter horror streaming marzo 2023

Ormai con marzo avviato ed in attesa della grande Notte degli Oscar del 12/03, torna anche l’appuntamento mensile con i consigli dei 10 migliori film horror da vedere in streaming sulle principali piattaforme.

Con questa nuova lista si cercherà di consigliare per la maggior parte film degli ultimi anni, senza però tralasciare alcuni cult del genere che hanno saputo ritagliare il loro personale spazio tra pubblico e critica specialmente negli anni ’90.

Phenomena horror streaming marzo 2023

Phenomena, di Dario Argento – 1985 (RAI Play)

Nono film del Maestro del brivido del cinema italiano, “Phenomena” potrebbe rappresentare forse la linea di demarcazione che separa i grandi successi della prima filmografia di Dario Argento dalla seconda metà sicuramente meno riuscita.

 

Quasi un istant cult, che lo stesso regista affermerà essere il suo preferito tra i lavori girati, nel quale Argento unisce perfettamente la passione per il fantastico e l’occulto con il giallo investigativo, per un horror che racconta come l’abilità innata di una ragazza di saper comunicare con gli insetti potrebbe permettere di svelare il mistero dietro una misteriosa serie di omicidi.

 

Ancora l’abile regia di Argento sa andare a segno supportato dalla colonna sonora ovviamente dei Goblin, ma indovinando anche un bel cast nel quale spicca la prova della giovane Jennifer Connelly alla sua seconda interpretazione cinematografica dopo “C’era una volta in America” di Sergio Leone dell’anno prima.

The House, di Emma De Swaef, Paloma Baeza, Niki Lindroth von Bahr e Marc James Roels – 2022 (Netflix)

Un film d’animazione suddiviso in 3 episodi diversi – ambientati nell’800, ai giorni d’oggi e in un futuro post-apocalittico – che narrano il disfacimento della società e dell’umanità a favore dell’infinito, egoistico e distruttivo consumismo, prendendo come protagonista della favola in tutti e 3 gli episodi una metaforica casa/abitazione.

 

Tra i doppiatori originali troviamo tra gli altri Mia Goth, Helena Bonham Carter e Jarvis Cocker, per una sceneggiatura complessa ed analitica che scrittura le tre vicende di “The House”, abbracciando in continuità l’horror gotico, la commedia grottesca e la fantascienza distopica, realizzati attraverso una sbalorditiva animazione in stop-motion che regala sequenze visive di raro fascino.

Crimes of the future, di David Cronenberg – 2022 (NOW, Sky)

Dopo 8 anni di distanza dal meraviglioso “Maps to the Stars”, uno dei maestri del cinema horror (fantascientifico) torna sulle scene internazionali il regista canadese David Cronenberg, che con “Crimes of the future” rimette mano a quella strana creatura che è il suo body-horror a più di 20 anni di distanza da “eXistenz”.

 

In un futuro distopico, dove l’evoluzione umana ha confluito nel trovare nuove forme d’arte e di piacere nell’autolesionismo e nella chirurgia specializzata, un artista affermato (con una grande interpretazione del ritrovato Viggo Mortensen) si ritroverà coinvolto nella rivolta di una setta.

 

In questa storia sci-fi sentimentale, viscerale, noir di spionaggio, con un gran gusto cyberpunk e che non disdegna l’inevitabile gore, Cronenberg riflette ancora una volta sul cambiamento del corpo umano strettamente collegato a quello della mente, rinnovando qui la sua poetica da grande maestro.

Barbarian, di Zach Cregger – 2022 (Disney+)

Avendo fatto particolarmente parlare di sé oltreoceano attraverso un pregno passaparola, “Barbarian” è la folgorante opera prima di Zach Cregger, che realizza un thriller-horror a basso costo imprevedibilmente divertente, ricco di tensione e con una buona dose orrorifica che sa spaventare e tenere incollati allo schermo grazie ad un ritmo calzante.

 

La tetra ed affascinante messa in scena oscura goffi ed inutili scivoloni della sceneggiatura che comunque sa assestare più di qualche punto decisamente intrigante. La fotografia oscura, il raggelante sonoro e il ritmo lacerante tengono viva una visione da brivido, impreziosita da un cast in parte. Poi diciamolo, il plot twist vale forse tutto il film e va assegno con piacere.

Possum, di Matt Holness – 2018 (Prime Video)

Magnifica opera prima da regista per l’attore inglese Matthew Holness, che qui scrive e dirige un sorprendente horror psicologico parzialmente ispirato a “Il Perturbante” di Freud, che racconta il doppelgenger e il trauma infantile con una storia grottesca ed onirica tanto drammatica quanto terrificante.

 

Definito dallo stesso regista un “film muto moderno“, “Possum” non gode solo di una sofisticata sceneggiatura che lascia il segno, ma sfrutta al massimo il risicato budget per inquietare totalmente lo spettatore creando un forte senso di disagio, esaltato tanto dalla claustrofobica atmosfera e dalla sofferta prova di Sean Harris, quanto da immagini terrificanti che vedono protagonista un pupazzo agghiacciante.

La morte ti fa bella, di Robert Zemeckis – 1992 (NOW, Sky)

Con la sua nona regia, Robert Zemeckis dirige una brillante commedia nera dai toni grotteschi che ironizza sull’immortalità e sull’eterna giovinezza – soprattutto con maggior vigore nel mondo dello spettacolo – attraverso un macabro pentolone di gag intelligentemente spassose, schiaffeggiate dal duo Donovan-Koepp in sede di sceneggiatura.

 

Cast d’eccezione per “La morte ti fa bella”, con Zemeckis che si ritrova a guidare da favola (nera) il dinamico trio Meryl StreepGoldie HawnBruce Willis, lasciandosi trainare dalla bella colonna sonora di Alan Silvestri e soprattutto potendo contare su un elevatissimo comparto tecnico, con gli effetti speciali che vinceranno l’Oscar nel 1993.

The Lighthouse horror streaming marzo 2023

The Lighthouse, di Robert Eggers – 2019 (Netflix)

A quasi un anno dall’uscita nelle sale del suo terzo brillante film “The Northman” con Alexander Skarsgård e Anya Taylor-Joy – e sempre in attesa del suo prossimo “Nosferatu” – dal 19 marzo approderà su Netflix il secondo lungometraggio di Robert Eggers: The Lighthouse.

 

Un’opera magniloquente sotto tutti i punti di vista, che racconta il vortice di follia nel rapporto tra due uomini costretti, per causa di forza maggiore, a rimanere intrappolati a guardia di un faro in attesa che la tempesta cessi.

 

Un horror psicologico che omaggia il grande cinema espressionista in un folgorante B/N in 4:3, attingendo dalla letteratura lovecraftiana e di Edgar Allan Poe (con chiari riferimenti anche alla mitologia greca), che conquista per la sensazionale ed ipnotica messa in scena che fa eco alle interpretazioni magistrali di Willem Dafoe e Robert Pattinson protagonisti.

The Head Hunter, di Jordan Downey – 2018 (Prime Video)

Prima vera regia per il regista americano Jordan Downey che scrive, produce, monta e dirige un affascinante fantasy-horror in salsa medievale scandinava, che fa perno su un cinico e beffardo revange-movie per mostrare la sofferenza del guerriero indomabile fino ad un sensazionale finale che potrebbe lasciare senza parole.

 

Con un budget ridotto all’osso, una location limitata e con un unico grande attore protagonista, in “The Head Hunter” la tecnica di Downey riesce a ricreare un’atmosfera rurale fortemente suggestiva grazie alla selvaggia scenografia e l’ottima fotografia, avvalendosi di un grande montaggio e sonoro che tengono viva la tensione, con effetti speciali di grande perizia tecnico-artigianale.

Bone Tomahawk, di Steven Craig Zahler – 2015 (Prime Video)

Esordio di regia per Steven Craig Zahler davvero audace, nell’inscenare un’avventura western asciutta e dilatata nella prima parte – con più di qualche punta di ilarità lungo il sabbioso cammino – per poi spingere maggiormente nella seconda parte più brutale, con la tensione orrorifica del cannibal-movie mostrando lo splatter violento con ottimi effetti speciali.

 

Bone Tomahawk” gode sicuramente di una importante colonna sonora realizzata dallo stesso regista, il quale sceglie di far sentire l’arida ambientazione messa in scena con uno stile classico per il genere, puntando sulla sua sceneggiatura che tratteggia ottimi personaggi interpretati da un grande cast capitanati da Kurt Russell nato sceriffo.

La nona porta, di Roman Polański – 1999 (Netflix)

Tratto dal romanzo “Il club Dumas” dello scrittore spagnolo Arturo Pérez-Reverte, il 16° lungometraggio dell’acclamato regista di origini polacche Roman Polanski è un thriller-horror dai tratti polizieschi e fantastici che fa del simbolismo e dell’occulto il suo principale elemento di fascino.

 

Con l’investigazione che ruota attorno ad un misterioso testo esoterico da parte dell’esperto di libri antichi Dean Corso, la bella sceneggiatura di Polanski assesta una narrazione di ricerca incalzante ed intrigante, supportata da un Johnny Depp protagonista in gran forma nel suo periodo d’oro e con una regia del maestro di “Rosemary’s Baby” che torna a trattare l’occulto e il satanismo con estrema classe ed eleganza soprattutto dal lato tecnico.