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Recensione – Asterix & Obelix, Il Regno Di Mezzo: la Francia è imbattibile

asterix e obelix - il regno di mezzo: recensione

A più di dieci anni dal flop ottenuto con “Asterix & Obelix Al Servizio Di Sua Maestà“, i galli combattenti più amati della cultura pop tornano al cinema con “Asterix & Obelix: Il Regno Di Mezzo“, nuovo capitolo della saga costato circa 70 milioni di dollari e che conferma la continua volontà della Francia di investire in in kolossal per il grande pubblico come l’apprezzato “Athena“. Di seguito, viene indicata la trama e la recensione di Asterix & Obelix – Il Regno di Mezzo. 

La sinossi di Asterix & Obelix – Il Regno di Mezzo

Al fine di prendere in considerazione la recensione di Asterix & Obelix, viene indicata dapprima la sua trama, per mezzo della sinossi del film: “Nel villaggio gallico arriva un carro con la principessa cinese Fu Yi, unica figlia dell’imperatrice tenuta prigioniera dal principe traditore Deng Tsin Qin, che è venuta a chiedere aiuto ad Asterix e Obelix. La reputazione dei Galli è ben nota anche a Shanghai ed i due protagonisti decidono di intervenire, ma le cose si complicano quando Deng Tsin Qin decide di stringere un’alleanza con l’Antica Roma governata da Giulio Cesare.”

Asterix & Obelix – Il Regno Di Mezzo e le ambizioni che battono l’Italia

In un’opera in cui lo scopo principale è l’intrattenimento, sorprende quanto la produzione riesca ad essere intelligente nel suo rapporto con il pubblico internazionale. Lo stile che l’opera adotta è estremamente esagerato e camp, prendendo numerosi stilemi tipici della comicità orientale, in modo da trovare appeal con il pubblico cinese… mantenendo però, allo stesso tempo, diversi elementi della cultura pop che possano coinvolgere le famiglie occidentali. Tale comicità è accompagnata da un gran numero di scene d’azione, le quali, pur mantenendo una forte componente demenziale, allo stesso tempo non vogliono rinunciare alla spettacolarità (impressionante il numero di comparse e l’utilizzo delle scenografie fumettose).

Nel film infatti viene mischiato il genere action d’arti marziali, insieme alle scazzottate che richiamano le opere con Bud Spencer e Terence Hill (spesso fonti d’ispirazione nei live action sui due galli), amalgamando il tutto con guizzi visivi che vogliono rendere il lungometraggio un cartone animato vivente. Questa intelligente strategia produttiva punta a fare diventare Asterix e Obelix delle icone che possano sfondare nel mercato asiatico, il mercato internazionale più redditizio insieme a quello americano (sempre che il governo cinese non crei problemi con la distribuzione del film, cosa che spesso accade con le opere più insospettabili). Ancora una volta l’Italia è estremamente indietro rispetto al suo vicino dell’Europa, dal momento che sembra fantascienza provare a puntare nel mercato orientale per il nostro paese.

asterix & obelix - il regno di mezzo: recensione

Temi semplici in uno spettacolo estremo

Pur essendo grande nelle sue ambizioni visive, a volte è difficile per l’opera riuscire ad equilibrare stili diversi senza apparire stucchevole (c’è persino una componente black humour insieme a divertenti rimandi ad artisti come Ennio Morricone ed a Peter Jackson), ma di certo aiutano gli attori, tutti visibilmente divertiti nella parte, specialmente uno scorretto Vincent Cassell nei panni di un Giulio Cesare in piena megalomania. Discutibile è invece il ruolo del calciatore Ibravimovich nei panni di Antivirus: la sua presentazione scenica in realtà è esilarante e la sua fisicità è credibile e ben sfruttata, anche perché per fortuna parla poco (orribile il suo autodoppiaggio), ma la risoluzione del suo personaggio, probabilmente creata per limiti del suo contratto d’ingaggio, è eccessivamente anticlimatica.

La caratterizzazione dei personaggi risulta essere gradevole, specialmente nel rapporto tra i due protagonisti e le donne cinesi con cui entrano in contatto, le quali esaltano in maniera trionfale il ruolo della donna nel mondo e creano la forza della comunicazione con altri popoli. Interessante è la contrapposizione della saggezza imperiale cinese con quella della dittatura dei Romani, ritratti come degli zoticoni (più volte viene sottolineato quanto l’impulsività di Cesare per essere il maschio alfa crei solo problemi nella sua relazione con Cleopatra). Peccato per l’interessante idea di rendere Asterix dipendente dalla pozione magica, mostrando un aspetto inedito della sua umanità che tuttavia non riesce a trovare una conclusione ed appare superficiale.

asterix & obelix - il regno di mezzo

“Asterix & Obelix: Il Regno Di Mezzo” non è assolutamente un’opera perfetta ed a volte la sua eccessiva demenzialità potrebbe disorientare l’onestà del prodotto, ma la buona messinscena registica, il grande dispendio di mezzi e soprattutto la semplice genuinità dei personaggi permette allo spettatore di sorridere di fronte ad uno spettacolo gradevole e divertente adatto a tutte le famiglie. E nonostante tutti i limiti, l’impresa non sempre riuscita del mischiare più tipi di pubblico possibile rimane comunque ambiziosa ed affascinante.

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