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Recensione: Chainsaw Man episodio 1×11 dell’anime

Chainsaw Man recensione episodio 12 anime MAPPA su Crunchyroll

Chainsaw Man giunge al suo 11esimo episodio su Crunchyroll, avvicinandosi al tanto atteso finale di stagione per l’anime. In attesa di conoscere di più a proposito degli aggiornamenti relativi alla seconda stagione del prodotto, è indispensabile considerare tutti i caratteri che riguardano gli ultimi episodi della serie in questione, al fine di offrire un giudizio positivo a proposito della stessa e da stilare anche una lista di aspettative (che si sia o meno lettori del manga) a proposito delle uscite successive previste. Ecco tutto ciò che c’è da sapere a proposito di trama e recensione dell’episodio 1×11 di Chainsaw Man. 

La trama dell’episodio 11 di Chainsaw Man, anime MAPPA

L’undicesimo episodio di Chainsaw Man si apre con il patto tra Aki Hayakawa e il Diavolo Futuro; dal momento che quest’ultimo osserva quale e quanto tragica sarà la morte di Aki, decide di offrirgli il suo potere semplicemente posizionandosi nel suo occhio destro: ciò gli offre la possibilità di osservare leggermente nel futuro, pur non aumentando il suo potere in alcun modo se non nella velocità di pensiero e di azione. Mentre l’attentato alla Divisione di Pubblica Sicurezza, in virtù di una posizione di Makima sempre meno chiara, quest’ultima appare votata a sconfiggere la Yakuza siglando un patto (estorto con violenza) con quest’ultima: ricevere i nomi di tutti gli attentatori che, grazie al suo potere non ancora svelato, potrà uccidere e sconfiggere a distanza. 

 

La nuova Divisione Speciale (formata da Majin, Diavoli, oltre da Aki, Denji e Power) combatterà contro gli scagnozzi ribelli della Yakuza all’interno dell’Hotel in cui gli attentatori – dopo aver stretto un patto con il Diavolo Pistola e ucciso diversi membri di Tokyo – si sono rintanati: gli zombie che utilizzano come scagnozzi vengono quasi tutti uccisi, mentre Aki si imbatte nuovamente nella donna che controlla il serpente. Quest’ultimo sputa Ghost, il Diavolo con cui Himeno aveva stretto un patto rinunciando alla propria vita, ed è proprio il Demone che apparentemente sconfigge Aki. 

Chainsaw Man episodio 11 recensione

La recensione dell’episodio 11 di Chainsaw Man

L’episodio 11 di Chainsaw Man riprende una caratteristica inaugurata dal precedente e che potrebbe essere tipica della serie nel suo svolgimento futuro: la metareferenzialità, che permette di creare un tratto sicuramente originale tra i personaggi pensati all’interno dell’anime in questione. Se il riferimento precedente era di Denji e Power, a proposito dell’intelligenza con cui i “protagonisti di manga” riescono a vincere grandi battaglie, nell’undicesimo episodio dell’anime su Crunchyroll è Aki a essere protagonista di un discorso analogo: la sua tempra, il suo comportamento e la sua personalità atipica – rispetto a quella follia che dovrebbe caratterizzare i Devil Hunter – è schernita in virtù del suo essere tipica di “personaggi manga che spiccano per la loro forza”. In entrambi i casi, dunque, la portata ironica del riferimento provoca una volontà di distaccarsi da narrazioni convenzionali all’interno delle quali immergere i protagonisti. 

 

L’episodio in questione vive sicuramente del suo cliffhanger finale: trattandosi del penultimo episodio della prima stagione di Chainsaw Man, il ritmo rallenta leggermente, auspicando una nuova accelerazione nell’ultima puntata del prodotto che permetterà di indirizzare verso la successiva (e particolarmente attesa) seconda stagione dell’anime. Eppure, non mancano dei riferimenti notevoli: il Diavolo Futuro di cui Aki Hayakawa fa la conoscenza trasporta, idealmente, in questo prodotto le figure mitologiche alla Miyazaki, per mezzo di una struttura corporea e di un enorme occhio al centro del petto, che fagocita il capo di Aki per leggere il suo futuro. Il rimando agli zombie “alla Walking Dead” ritorna, invece, a seguito della prima puntata in cui erano apparsi enormemente minacciosi rispetto alla situazione del protagonista Denji: il parallelo è pensato, chiaramente, in virtù di un depotenziamento della Yakuza e dei suoi scagnozzi, dal punto di vista estetico e narrativo, sulla base dell’emergere dei nuovi Diavoli e Majin. Un enorme polverone (non soltanto metaforico) finale permette di concludere degnamente la prima saga di un anime che si rinnova per mezzo di nuovi personaggi, in attesa di conoscere il gran finale della prima stagione. 

Data di rilascio:
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Generi:

PRO