Recensione- Star Wars: Andor puntata 1×05 (spoiler)

Recensione puntata 1x05 di Andor, serie tv su Disney+

Articolo pubblicato il 7 Ottobre 2022 da Bruno Santini

Eā€™ uscita su Disney+ la quinta puntata di Andor, la serie tv legata allā€™universo di Star Wars ideata da Tony Gilroy. Chi volesse recuperare le recensioni precedenti a questa della puntata 1×05 basterĆ  cliccare qui. Intanto, ecco tutto ciĆ² che c’ĆØ da sapere a proposito della recensione dell’episodio in questione.Ā 

La trama dellā€™episodio 1×05 di Star Wars: Andor

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I protagonisti erano stati lasciati in una situazione di stallo, da quiete prima della tempesta. Da una parte i ribelli titubavano di fronte allā€™aggiunta in extremis di Cassian Andor al team della loro spedizione, mentre sul fronte imperiali cominciavamo a disvelare gli intrighi che intrecciano impero e ribellione. Il quinto episodio, come giĆ  accaduto per il secondo, risulta essere un po’ piĆ¹ fiacco e meno a fuoco del precedente, nonostante mantenga a livello di scrittura e messa in scena dei valori che andremo ad analizzare.Ā 

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Bisogna prendere che coscienza definitivamente che Andor sarĆ  una serie suddivisa in 4 blocchi da tre episodi e che quindi il rischio ĆØ che i cosiddetti ā€œepisodi di mezzoā€ risulteranno meno accattivanti dellā€™incipit e del finale. Lā€™episodio in questione infatti ruota in modo piuttosto vacuo sul fronte imperiale, nessuna delle addirittura 3 sottotrame sviluppate in questo versante sembra infatti produrre evoluzioni significative, ma risulta piuttosto efficace nel delineare i caratteri dei ribelli compagni di Cassian Andor e le dinamiche che intercorrono tra di essi. Lā€™episodio si conclude con un agitato Luthen Rael che controlla freneticamente il segnale radio in cerca di notizie riguardo lā€™incursione ribelle che sta per avere luogo quella notte stessa e in cui lui ripone grandi speranze.

Recensione di Star Wars: Andor 1×05, ognuno coltiva la propria personale ribellione

Il tema piĆ¹ interessante sviluppato da questa ultima iterazione della serie starwarsiana ĆØ sicuramente quello legato al rapporto tra la dimensione personale e quella comune appartenente alla lotta ribelle. GiĆ  nella scorsa recensione si era sottolineato come uno dei punti di forza della serie fosse la sua scomposizione a livello quasi molecolare di quei due blocchi granitici e inscalfibili che sono Ribellione e Impero. In questo episodio lā€™esplorazione ulteriore dei caratteri dei protagonisti permette di scandagliare le ragioni personali alla base del gruppo in cui Cassian Andor si trova ad agire. Arvel Skeen (interpretato da Ebon Moss-Bachrach nella serie) e Karis Nemik (Alex Lawther) sono i due ai quali ĆØ concesso un maggiore approfondimento, infatti questi due personaggi sembrano rispondere in modo completamente opposto alla medesima domanda, che poi ĆØ quella centrale posta da questa puntata: per cosa si combatte?


Da una parte Karis Nemik ĆØ un idealista che intende addirittura scrivere un manifesto dellā€™alleanza ribelle per consolidare ideologicamente uno schieramento che nel complesso la serie ci propone come instabile e ĆØ ben deciso nellā€™introdurre nuove tecnologie in opposizione a quelle imperiali, rifiutandosi quindi di limitare la propria azione in tal senso a emulazione o furto dei manufatti del nemico, per riappropriarsi anche da un punto di vista ā€œculturaleā€ della capacitĆ  di produrre oggetti dalla parte della ribellione che non si deve limitare a vivere questa lotta in modo parassitario nei confronti dellā€™impero ma con unā€™opposizione che sia anche propositiva. Le motivazioni alla base dellā€™agire di questo personaggio sono dunque di carattere generale e per nulla inquinate da dinamiche di puro stampo personale.


Dallā€™altra parte si ha invece il succitato Arvel Skeen che, allā€™interno del gruppo ribelle, sembra il piĆ¹ interessato e al contempo piĆ¹ guardingo nei confronti di Cassian Andor. Dopo aver infatti smascherato il pegno che Luthen Rael aveva dato a Andor, costringe il nostro protagonista a rivelare come la sua motivazione a combattere sia la meno nobile, ma forse piĆ¹ efficace, tra tutte: il pagamento, in caso di riuscita della missione, di una cospicua somma di denaro. Dal canto suo infatti Skeen ĆØ intenzionato a opporsi sino al suo ultimo afflato vitale allā€™impero a causa di una tragedia personale, il suicidio del fratello a seguito dellā€™espropriazione da parte dellā€™esercito imperiale dei possedimenti terrieri che gli consentivano il sostentamento. Il racconto di questo evento, giĆ  di per sĆ© poco usuale in una saga come quella di Star Wars, ĆØ reso ancora piĆ¹ drammatico dalla cruda descrizione di come il gesto fu compiuto e questo rappresenta un indubbio impreziosimento per una serie che intende distaccarsi a livello di tono dai canoni della saga principale.

Ecco dunque che anche un episodio non completamente centrato riesce a stimolare riflessioni e suggestioni alle quali ci si era disabituati in relazione alla narrazione della galassia lontana lontana. Ora non resta che aspettare il colpo che Cassian e i suoi compagni tenteranno di mettere a segno nella prossima puntata.

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