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Elizabeth: La Regina che sfidò le convenzioni

Elizabeth è un film storico del 1998 diretto da Shekhar Kapur. Nel 2007 ha avuto un seguito: Elizabeth – The Golden Age.

La protagonista è interpretata da una giovane Cate Blanchett. Nel cast di comprimari figurano Geoffrey Rush, Joseph Fiennes e Vincent Cassel.

 

La pellicola, ambientata nel 1558, narra dell’ascesa al trono di Elisabetta I d’Inghilterra, figlia di Enrico VIII e della sua seconda moglie Anna Bolena.

In Inghilterra imperversa una guerra fra Cattolici e Protestanti, e la Regina regna su un paese colmo di debiti. Nel frattempo deve fronteggiare anche gli avversari politici del Regno di Spagna, del Regno di Francia e dello Stato Pontificio.

Nonostante le venga suggerito dai suoi sudditi di trovare un marito per rinsaldare le alleanze e dare un erede al trono, Elizabeth rifiuta le convenzioni e decide di non lasciarsi accecare dai sentimenti nella guida del suo Regno. Ella decide dunque di non sposarsi, se non con l’Inghilterra stessa, inaugurando il mito della Regina Vergine.

Nel film ci sono senza dubbio delle inesattezze storiche, ma tutto sommato la trama rispecchia gli eventi reali. 

Elizabeth viene ricordato come uno dei “film d’epoca” migliori di sempre. Complice è sicuramente l’accurata scelta dei costumi e delle acconciature, nonché il lavoro sulle scenografie. L’apparato tecnico è degno di nota. Ma ciò che risalta più di ogni altra cosa è l’interpretazione del personaggio principale della Regina, che valse all’attrice Cate Blanchett una candidatura agli Oscar come Miglior Attrice Protagonista.

Il film venne candidato a ben sette premi Oscar, trionfando unicamente nella categoria Miglior Trucco.


Non si può negare la grossa produzione dietro la pellicola sul grande schermo. La trama risulta nel complesso avvincente ed interessante, seppure leggermente romanzata per lo spettatore. Tutto è fastoso, e i dettagli richiamano a uno stile rinascimentale che permette a chi guarda di respirare un’atmosfera diversa e sconosciuta, lontana dal nostro tempo.


Velata nel racconto è la critica sulla discriminazione di genere. Tramite gli occhi ingenui della Regina osserviamo i suoi sudditi uomini farsi beffe del suo operato e della sua inesperienza. Molti tenteranno di ingannare o soggiogare la donna, ma sarà il suo unico istinto a vincere i pregiudizi di questi ultimi. Elizabeth sarà in grado, col tempo, di dimostrare il suo valore e il suo diritto al potere, dando vita a uno dei Regni più longevi della Storia.