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Big Fish: il racconto di una vita

Big Fish – Le storie di una vita incredibile è un film fantasy del 2003 scritto da John August e diretto da Tim Burton. La trama è ispirata all’omonimo romanzo di Daniel Wallace.

 

All’interno del cast corale, Ewan McGregor, Jessica Lange, Helena Bonham Carter, Marion Cotillard e Danny DeVito.

 

Edward Bloom è un padre di famiglia, e da sempre ama raccontare storie. Suo figlio Will è protagonista di una di queste. Una vicenda bizzarra vuole che, nel giorno della sua nascita, il padre avesse catturato un grosso pesce gatto usando la sua fede nuziale come esca. Egli stesso si definisce un “grosso pesce”.

Will conosce a memoria le storie del padre, ma crede siano menzogne. La sua incomprensione crea inevitabilmente un distacco fra i due uomini, che si allontaneranno per qualche anno. Col passare del tempo i due si riuniranno durante la malattia di Edward, che al termine della sua vita avventurosa decide di raccontare alcune storie inedite. Riuscirà Will a credere finalmente in quanto l’uomo racconta? Ma soprattutto a comprendere il significato celato dietro quelle vicende?

Seguendo lo stile iconico e autoriale del regista, la storia (seppure in chiave leggera) racconta di una dipartita familiare, di equivoci irrisolti e speranzose riconciliazioni. Le musiche di Danny Elfman, assiduo collaboratore nei film di Burton, rendono le immagini poetiche, e i colori brillanti utilizzati nella fotografia danno alla trama una connotazione simbolica e quasi onirica.

Si ha spesso la sensazione, infatti, di oscillare fra due mondi, il sogno e la realtà. Persino i personaggi sono ritratti tutti con caratteri candidi e volti puliti.

Viene esplorata la dicotomia fra verità e bugia, dove il termine “bugia” diventa naturalmente sinonimo di “narrazione”. Si crea quindi un sottile gioco meta-narrativo: il film stesso è un racconto, che contiene al suo interno altri racconti.

Il senso della pellicola risiede nell’ipotesi che questo racconto, seppure inventato, possa contenere qualche traccia di verità, nonostante edulcorata. Perché una storia deve in qualche modo prendere spunto dalla vita di tutti i giorni. Ed Edward racconta storie perché è innamorato della vita. Anzi, dell’idea della vita. E questa consapevolezza lo rende sereno.

 

Raccontare per lui vuol dire ricordare. E ricordare rende qualsiasi cosa Immortale.

 

Big Fish è forse uno dei prodotti di Tim Burton meno considerati, sicuramente non al pari del successo di Batman, Edward Mani Di Forbice, La Fabbrica Di Cioccolato.Tuttavia è una chicca da scoprire (o da riscoprire). Motivo per cui ve lo consigliamo oggi.