Moon Knight: 01×03 (Spoiler)

Articolo pubblicato il 14 Aprile 2022 da Andrea Boggione

Un Tipo Amichevole”: è questo il titolo del terzo episodio della miniserie “Moon Knight”. Una puntata che segna già la metà di questo nuovo prodotto televisivo targato Marvel Studios. Il discorso intrapreso fino ad ora viene portato avanti dal protagonista. La personalità che ha preso il sopravvento alla fine dello scorso episodio è il mercenario Marc Spector (Oscar Isaac), il quale si trova al Cairo nel tentativo di fermare Arthur Harrow (Ethan Hawke). Marc, però, mentre tenta di capire dove si nasconde Harrow, si imbatte, proprio come capitato a Steven, in una serie di blackout per nulla casuali all’interno dei quali compie azioni che non ricorda. Qui molto probabilmente si nasconde una possibile terza personalità che, però, viene solo abbozzata in questo modo senza essere sviluppata o riproposta nel prosieguo della puntata. La storia continua e rientra in gioco Layla (May Calamawy), lei e Marc si incontrano e decidono di unire le forze. E’ qui che si presenta il personaggio Anton Mogart (interpretato dal compianto Gaspard Ulliel, tragicamente scomparso lo scorso gennaio), un ladro di opere d’arte che all’interno del mondo fumettistico viene chiamato Midnight Man. Solo una piccola e breve apparizione, ma non è stato confermato se il personaggio sarà riproposto nei prossimi episodi, anche se la produzione della serie tv è terminata molto prima della sfortunata dipartita dell’attore. Un vero peccato poiché Mogart avrebbe potuto fungere da collante con altri prodotti targati Mcu (ma non è escluso un possibile nuovo casting).

 

Questa terza puntata porta in scena nuovi interessanti argomenti: vengono introdotte le altre divinità, anche se parecchio frettolosamente, ma anche la relazione tra Marc e Khonshu (doppiato da F. Murray Abraham) viene leggermente approfondita, inoltre questa non si limita ad un’unica personalità, infatti sul finale avviene anche tra la stessa divinità e il mite Steven. Una serie di elementi comunque solo abbozzati nonostante sia il terzo di soli sei episodi. I tempi cominciano a stringersi per poter dare quantomeno un minimo di risposte e chiudere l’arco narrativo principale. E’ vero, sicuramente qualche discorso rimarrà aperto per un possibile seguito e per i più probabili collegamenti con il resto dei prodotti televisivi e cinematografici del Marvel Cinematic Universe. Questo non esclude che la conclusione, oramai sempre più vicina, sia soddisfacente quanto quello che si è visto fino ad oggi. 

“Non fidatevi della parola di un Dio senza onore. No, Khonshu è squilibrato ed il suo servitore malato”

Tra i vari concetti che vengono approfonditi c’è sicuramente il discorso legato alle altre divinità: le quali vengono presentate attraverso i loro rispettivi avatar. Questi Dei hanno però deciso di non interferire più direttamente, prendendo le distanze dalle sorti e dalle azioni degli esseri umani. Loro si limitano ad osservare a differenza di Khonshu, divinità disposta a tutto pur di fermare l’agguerrito Harrow. Quest’ultimo, però, si gioca bene le sue carte e riesce grazie alle sue indubbie qualità da oratore a depistare i sospetti delle altre divinità. Come se non bastasse riesce anche nell’intento di far imprigionare lo stesso Dio della Luna, motivo per il quale Marc/Steven perde i poteri propri quando scopre sul finire della puntata un altro importante indizio. 

 

Un terzo episodio di “Moon Knight” inizialmente in linea con i precedenti, ma che conferma quanto cresca l’azione più si va avanti con la storia. I vari personaggi, sia quelli già conosciuti sia quelli nuovi appena introdotti, risultano tutti molto interessanti. Fortunatamente, a differenza dei prodotti televisivi precedenti, non soffre della cosiddetta “sindrome da terzo episodio”: il ritmo rimane lo stesso, i rapporti vengono approfonditi e la narrazione prosegue senza troppi intoppi. La cgi e gli effetti speciali migliorano sempre di più, nonostante mantengono un livello di qualità molto televisivo, ovviamente i costi sono ben diversi per la Marvel quando si trova ad occuparsi di un titolo per il grande schermo. La curiosità intorno al background, oltre a questa possibile nuova personalità, ed al futuro del protagonista resta tantissima, la speranza è che questa attesa venga quantomeno ripagata entro la fine di questa prima stagione televisiva. 

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